venerdì 10 agosto 2018

483) 1973 - EINTRACHT BRAUNSCHWEIG - I PIONIERI DELLA PUBBLICITA' NEL CALCIO.


Prima che il mondo del calcio comprendesse il potenziale commerciale delle sponsorizzazioni, una squadra tedesca precorreva i tempi e sfidava le convenzioni sociali ed economiche del periodo. Lo storico Eintracht Braunschweig, campione nazionale tedesco nel 1967, divenne nel 1973, la prima squadra a indossare una divisa con uno sponsor anticipando di quasi un decennio l'arrivo definitivo del marketing nel calcio. La storia di tutti i giorni è piena di paradossi. Quella del calcio non potrebbe essere diversa. Il calcio tedesco è rimasto fino agli anni '60, aggrappato a un'idea irremovibile di semi-professionalità che alimentava le fondamenta stesse del titolo mondiale di successo raggiunto nel 1954 in Svizzera. La Federazione e i dirigenti della Repubblica Federale di Germania hanno
ritenuto da sempre, con strenua convinzione, che fosse immorale usare lo sport come forma di arricchimento. Nel corso di un decennio, una vera propria caccia alle streghe si premuro' di individuare e bandire dal gioco, tutti gli atleti che ricevessero uno stipendio per giocare (la maggior parte dei giocatori era pagata sotto sottobanco, con accordi sotterranei stipulati e avvallati dai clubs), e quando diversi giocatori cominciarono a emigrare in campionati italiani e spagnoli, furono
boicottati e sospesi dalla possibilita' di rappresentare la selezione Nazionale. Nel 1963 alla fine, tra tira e molla vari, atti di convincimento piu' o meno condivisi, tutti si dichiararono d'accordo e nacque la Bundesliga. Fu l'ultima importante lega del calcio europeo ad aggiungersi al calendario continentale e la saggia decisione permise uno sviluppo accelerato dei club, sotto il punto di vista economico gestionale, prima privo di veicoli finanziari per competere a livelli consoni la tradizione. Un decennio dopo, la gara è iniziata, la stessa Federazione che non avrebbe consentito prima una sfida di calcio professionistico nei confini Nazionali, comincio' ad accettare seppur con sospetto, tutte le convenzioni globali che il professionismo comportava, prima su tutte, l'esibizione sulle divisedei marchi delle ditte fornitrici il materiale tecnico alle societa'. Cio' che oggi sembra un'eresia era impensabile in quegli anni. Nessuna squadra aveva mai pubblicizzato, ne esibito il logo tecnico della ditta sportiva fornitrice, figuriamoci una aziendas esterna che con calcio non centrava proprio niente. Nel 1973 l'Eintracht Braunschweig stava attraversando alcuni problemi finanziari. La storia del club della Germania settentrionale è anche uno specchio di come il gioco si evolse nel paese. Fu uno dei membri fondatori della Federazione stessa, una squadra di tutto rispetto nei primi due decenni del ventesimo secolo che stava lentamente scomparendo dal radar. Dopo la seconda guerra mondiale, ha svolse un ruolo importante nella riformulazione del calcio nella nuova RFG e non sorprese nessuno che nel 1963 fosse uno dei sedici club invitati alla prima Bundesliga. ( A parte i nemici giurati dell'Hannover 96 vedi post...)  Quattro anni dopo, contro ogni previsione, l'Eintracht Braunschweig divento' campione. Ad oggi è ancora considerato il più sorprendente dei vincitori nell'Albo d'oro della Bundesliga. Fu una squadra praticamente senza attori di livello internazionale, estremamente difensiva, in grado di concedere solo 27 gol in 34 partite, un record che rimase fino alla fine degli anni 80. Un titolo che non si ripete' piu' anche perche' l' Eintracht era oberato di problemi finanziari che lo portarono a retrocedere solo dopo 6 anni dal titolo. Fu allora che il presidente del club, Hans Jancker, accettò la proposta dell'azienda produttrice di liquori, Jagermeister, di sponsorizzare il club.
La decisione finale fu nelle mani dei soci. Il risultato non potrebbe essere più chiaro: 145 voti a favore, sette contro. E il cervo ha fatto la sua grande comparsa sulla maglietta gialla della squadra sassone, una reliquia oggi tra le piu' ambite e ricercate tra i collezionisti di maglie. Il cambiamento era stato servito. Nella stagione 1973-1974 quattro squadre di Bundesliga aprirono agli sponsor: l'Amburgo (Campari), l'Eintracht Francoforte (Remington), il Fortuna Düsseldorf (Allkauf) e il Duisburg (Brian Scott). Inoltre, il Bayern aumento' significativamente le dimensioni del logo Adidas, prima ridotto al solo minuscolo marchio tecnico. Il nome Jagermesiter cominciò a comparire nelle aree pubblicitarie ai bordi del campo dello stadio del club, fino a quando la Federazione Tedesca non approvò definitivamente l'uso del logo della società sulla maglia del club. Il 24 marzo 1973, una delle ultime partite della stagione contro lo Schalke 04, l'Eintracht Braunschweig è diventata la prima squadra nella storia a entrare in campo con uno sponsor in evidenza, sul petto della maglia da gioco.

Sulla maglia gialla con rifiniture blu era apposto il marchio con il cervo di Sant Hubertus. L'azienda di liquori, aveva destinato 100.000 marchi all'anno (24.000 euri al cambio di oggi.) alle casse del club e il partenariato tra la società e l'Eintracht rimase saldo fino al 1988. In questo periodo, più volte, il club avanzo' istanza presso la Federazione per cambiare il nome ufficiale per Eintracht Jagermeister, ma tutte le petizioni furono respinte regolarmente. L'abbinamento frutto' non poco per entrambe le parti, poiche' l'azienda vide aumentare le vendite del prodotto in maniera esponenziale, mentre il club ebbe la possibilita' di risanare le casse e proporsi anche sul mercato con qualche colpo a sorpresa. (Paul Breitner su tutti). Rimanevano i detrattori, piu' rosi dall'invidia che altro, che seppero accampare solo quale controindicazione..''che lo sponsor andava a profanare i sacri colori sociali''.  La decisione del club tedesco fu uno shock al momento. Inizialmente gli altri club pensavano che fosse solo una moda passeggera e molti sostenitori  boicottarono le partite della squadra in segno di protesta. Per quasi un decennio la situazione rimase la stessa. In Inghilterra, nel 1978, il Liverpool divenne il primo club a seguire l'esempio tedesco firmando un contratto con Hitachi. In risposta, l'Arsenal fece lo stesso, con una società rivale, la JVC e nei due anni successivi la maggior parte dei club inglesi segui' la nuova tendenza. L'uso della sponsorizzazione si diffuse rapidamente nel resto del continente e a metà degli anni '80, tutti i principali club Europei avevano stipulato contratti pubblicitari ed esibivano il logo della ditta consociata sulle magliette. L'era dell'innocenza era finita. I numeri potrebbero essere ben lontani da ciò che viene praticato oggi, ma la tendenza era inevitabile.
Quando lo storico Club gialloblu', aveva cominciato a percorrere la sua Via Crucis personale nelle divisioni minori, il mondo del calcio stava abbracciando la sua lungimirante innovazione pionieristica e il cuore e la passione, caratteristiche dello sport piu' povero per eccellenza, stavano lasciando il posto ad a nuovi presupposti, presupposti di un calcio che stava entrando in una nuova fase, in cui il denaro, più che mai, sarebbe diventato il grande elemento di differenziazione.
 

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