domenica 3 aprile 2022

706) 2000 - QUANDO OLIVER KAHN FU COLPITO ALLA TEMPIA, CON UNA PALLINA DA GOLF.


Un capitolo a parte per riallacciarsi al post precedente, il 705, riferito al fenomeno dei lanci, che oppresse in modo ampio gli anni centrali della Bundesliga, va dedicato a un episodio forse celeberrimo e forse tra i più pericolosi che si siano visti sui terreni tedeschi dopo la nascita del girone unico. Protagonista fu il Titano, Oliver Kahn. Bisogna preannunciare che a causa della sua figura scimmiesca e il suo portamento gorillesco, fu più volte al centro di sberleffi e caricature che evidenziavano grottescamente la sua figura equiparandola a quella di un primate. Su molti terreni, sia con le maglie di

club, che con la maglia della Nationalmannschaft, spesso venne bersagliato dalle curve con lanci di banane, che immancabilmente rendevano la sua area costellata di frutti gialli. Tutto ciò giocava su una provocazione sottintesa, tendente a fare perdere concentrazione al portiere. Ma quello che successe a Friburgo nella stagione 1999-00 passò alla storia per le immagini crude e per la reazione scatenata del biondo poriere di Karlsruhe. È il 12 aprile 2000. Due giorni prima Angela Merkel era stata eletta leader del partito della Cdu, dovrebbero passare cinque anni e mezzo prima che diventi cancelliera. Jadon Sancho aveva solo 18 giorni ed Erling Haaland non è ancora nato. In Bundesliga, FC Bayern e Bayer Leverkusen sono testa a protagonisti di un testa a testa in vetta alla classifica. Quel mercoledì, Friburgo aspettava il Monaco. Tra i pali del SCF c'è Richard Golz, mentre tra i migliori giocatori di campo figurano Kobiashvili e il dribblatore, a volte incontenibile, Iashvili, due georgiani. Effenberg, Elber e Lizarazu così come l'attuale direttore sportivo Salihamidzic sono invece presenti sul campo per il 


Bayern, Scholl entrerà poi come sostituto. Oliver Kahn, probabilmente il miglior portiere del mondo dell'epoca, è nella porta dell'FCB. Anche quella sera guidò benissimo le redini della difesa, dimostrando il suo ormai leggendario carisma, tanto che il ''Kicker'' gli diede un voto di 1,5. Per Kahn, il calcio non fu mai solo un gioco. Fu sempre una lotta. Lavoro duro. Kahn lo chiamavano il Titano e probabilmente giustamente. Non ha mai nascosto di subordinare tutto al successo, assolutamente tutto. Un testardo. Nessuna partita quella sera sarebbe stata ricordata nei libri di storia se non ci fosse stato quel fatto al 90° minuto... "Non riuscii nemmeno a ricordare il risultato", dice Andreas Zeyer, che ha giocato più di 400 partite di campionato con l'SCF e che anche quella sera c'era. Oggi, il 51enne padre di tre figli vive in una casa vicino a Heidenheim e gestisce l'impresa di costruzioni in acciaio dei suoi genitori. ''Anche se fu una partita avvincente con i Freiburgers vivaci e pericolosi, c'era molto pepe in campo, con l'espulsione anticipata di Sammy Kuffour e un calcio di rigore tardivo e controverso che Scholl trasformò nella vittoria per 2:1 del Bayern. Comunque non sarebbe mai stata una partita che sarebbe passata alla storia. Se non fosse stato per quel 90° minuto.''  Ci fu un calcio di rinvio dalla porta del Bayern - e all'improvviso Kahn cadde a terra. Si teneva la testa, il sangue gli scorreva lungo la guancia. All'inizio, nessuno capì cosa fosse effettivamente successo. Poi Kahn si alzò, corse in direzione della bandierina d'angolo e raccoglie qualcosa dal prato: è un oggetto che e' finito dentro un bicchiere di birra gettato tra i cartelloni pubblicitari. Kahn con il guanto estrae una pallina da golf dal bicchiere e allunga il braccio mostrandola all'arbitro. Queste palline hanno un diametro di circa 4,2 centimetri e hanno un guscio di plastica particolarmente dura. Quella pallina da golf aveva colpito il portiere del Bayern alla tempia, a pochi centimetri dal suo occhio sinistro, procurandogli una ferita aperta. Successivamente gli fu cucita con due punti. "Se solo fosse stato colpito un po' più a fondo, ora potrebbe essere cieco", disse il suo allenatore Ottmar Hitzfeld. All'inizio in campo restò sorprendentemente calmo. Kahn tornò in porta dopo un primo soccorso. Ma quando l'arbitro Uwe Kemmling concluse la partita, pochi secondi dopo, Kahn esplose come un ordigno. L'allora trentenne andò fuori di testa, la sua comprensibile eccitazione per ciò che aveva vissuto pochi istanti prima gli fece perdere il controllo. Cominciò ad 


insultare selvaggiamente i giocatori di Friburgo e il pubblico. Il presidente del Bayern Uli Hoeness, cercò di calmare Kahn, ma non ci riesce. "Il Titano divenne un vulcano", fu un titolo di una testata giornalistica all'epoca. Zeyer intraprese con Kahn una guerra di parole. Ironia della sorte Andreas Zeyer non si fu mai ricordato prima che qualcosa lo avesse coinvolto in discussioni nella sua lunga carriera. Persona equilibrata e modesta che parallelamente alla sua carriera professionale ha conseguito la laurea in ingegneria meccanica e all'età di 31 anni, era già un giocatore molto esperto. La scena che precedette il gol decisivo all'87' "non era un rigore", riporta Zeyer dopo che alcuni video di YouTube gli rinfrescarono la memoria sugli eventi di quella sera. Si dice che Diarra abbia commesso un fallo su Sergio, "ma fu un regalo", ha continuato Zeyer, "e noi non avevamo ottenuto una netta penalità per fallo di mano precedentemente. Ci siamo sentiti svantaggiati". Di conseguenza, le emozioni "ribollivano da entrambe le parti", sia in campo, ma di sicuro anche sugli spalti. Sulla strada per lo spogliatoio, Kahn era "pieno di adrenalina". Era scatenato contro tutto e tutti. Ricordo che diedi la mano a Kahn in modo dispregiativo e gli ho gridato qualcosa. "Non ricordo davvero cosa ho detto", dice Zeyer. "Ma fu sicuramente qualcosa che non contribuì esattamente a calmare la situazione. Non credo di aver detto nulla di male, ma con tutto quello che ci pioveva addosso dall'esterno, eravamo tutti estremamente stressati. E naturalmente, aggiunge Zeyer, "sono contento che non gli sia successo niente di grave". Sono calciatore anche io. So che e' sempre un rischio giocare sui terreni in trasferta. La sua ''testardaggine'' ha salvato la sua testa dal peggio e in seguito anche il portiere del Bayern mise ordine mentale sulla vicenda. Tre giorni un sedicenne fu identificato come l'autore, grazie alle testimonianze di altri tifosi, per le quali il club aveva offerto una ricompensa di 500 euro. Il tribunale gli credette quando disse che non avrebbe voluto fare del male al portiere della nazionale. Quindi il giudice condannò lo studente a 30 ore di lavoro socialmente utile, per lesioni personali colpose. La società ospitante fu multata di 38.000 euro dalla DFB. Nella seguente partita casalinga contro lo Schalke, molti striscioni furono appesi al recinto. Si leggeva "Scusaci Olli". Oppure: "Siamo dispiaciuti." Cinque settimane dopo, tutto ormai era passò in secondaria importanza: nell'ultima giornata di gioco, il Bayern vinse 3:1 contro il Brema all'Olympiastadion, mentre la capolista Leverkusen ha perso 0:2 17 chilometri poco più in là, a Unterhaching. La squadra di Kahn era ancora campione, grazie alla migliore differenza reti. Un altra cosa per i libri di storia. Al link il video dei fatti di Friburgo.                     https://www.youtube.com/watch?v=jPWwQYI-1Rk
Un altro episodio tra i più recenti che fece storia, fu nel 2005 ad Amburgo quando Alexander Laas fu colpito gravemente da una bacchetta di tamburo scagliata dagli spalti. Il post di riferimento e' il numero 284.

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