lunedì 24 settembre 2018

524) 7 LUGLIO 1974 - PAUL BREITNER: IL ROMANZO DI UN RIGORE ENTRATO NELLA STORIA.


3 luglio 1974.
A Francoforte, al 53esimo minuto della semifinale del Mondiale tedesco del 1974, tra Germania Ovest e Polonia nella partita passata alla storia come ''Die Wasserschlacht'' (vedi post 448)  la Germania puo' modificare il risultato con un tiro dagli undici metri e pensare concretamente a strappare uno dei due biglietti per la finale di Monaco. Sul dischetto va Uli Hoeness...Perche'? La domanda e' tendenziosa...Fino a quel momento Uli aveva affrontato solamente due rigori in carriera nei tempi di gioco. Due rigori. Uno in Bundesliga, contro Rudi Kargus esattamente due mesi addietro e uno con la maglia della Mannschaft una settimana prima contro Ronnie Hellstroem, portiere della Nazionale Svedese, prossimo a diventare una rockstar della Bundesliga con la maglia del

giovedì 13 settembre 2018

523) LEONARDO CAETANO MANZI - IL 'PELE' ''SCARSO'', IDOLO DEL ST PAULI.


I media e gli organi di stampa per l'occasione, annunciarono Leonardo Manzi come "il piccolo Pelé". Ma il Brasiliano aveva in comune solo l'origine di provenienza della stella Mondiale del calcio. Tuttavia, i tifosi amarono con passione questo calciatore piuttosto rustico, approssimativo tecnicamente e maldestro nelle conclusioni, che segno' il suo goal più importante nel 1993, entrando di diritto nei cuori del popolo dei pirati. Un brasiliano all'FC St. Pauli? Non era mai successo prima di allora. Fu così che il quotidiano "Bild" nel 1989 ci ricamo' sopra come d'obbligo, coniando un titolo euforico e azzardato "L'erede di Pele' per il St. Pauli." Normale in seguito, che si si fosse tentati di fare un confronto con il tre volte campione del mondo. Anche  Manzi dopotutto comincio' la sua

martedì 11 settembre 2018

522) 2010 - KEVIN HANSEN - UNA TONNELLATA E MEZZA DI DROGA...E QUEL GOL A OLIVER KAHN. Quando Kevin Hansen, talento nascente della Bundesliga dovette andare in carcere.


La mattina presto del 12 aprile 2010, Kevin Hansen venne svegliato da qualcosa che rimbombava come forti colpi di martello,  proprio fuori del suo appartamento ad Amburgo. Sorpreso, ancora completamente annebbiato dal profondo sonno che aveva in precedenza guadagnato con fatica, dopo la notte brava, una delle solite. Senti' gli uomini che urlavano. "Mani in alto", piu' volte, piu' voci contemporaneamente, un caos sonoro indistricabile. La porta si apri' di colpo e davanti al letto del trentenne, si stagliarono otto membri della polizia d'elite del MEK, (Mobiles Einsatzkommando) con le loro armi spianate e le visiere dei loro elmetti abbassate. "Quello fu il peggior giorno della mia vita" ricorda Kevin Hansen tre anni dopo il giorno in cui fu ammanettato, portato via e condotto in un carcere ad Amburgo. Fu il

lunedì 10 settembre 2018

521) 1977 - PAUL BREITNER E IL BRAUNSCHWEIG - IL DRAMMA DELLA GELOSIA.


Avrebbe davvero lasciato il Real Real Madrid per il Club provinciale della Bassa Sassonia? Sì, che lo avrebbe fatto. Anche il popolo gialloblu di Braunschweig, in quegli anni stava cercando di riprendersi una collocazione consona, nel vuoto di potere nel calcio tedesco, che lascio' a metà degli anni Settanta, il crollo del Bayern di Monaco. Nella primavera del 1977, i Lowen Sassoni, sognarono di ripetere la vittoria nel loro unico campionato di dieci anni prima, questa volta sotto la guida di Branco Zebec. Con un Breitner poi, solo 26enne, che dopo tre anni a Madrid torna in Germania piu' maturo e motivato che mai, fu lecito sognare. Grazie ai soldi del suo mecenate Günter Mast, che pago' in contanti la quota di trasferimento di 1,6 milioni di marchi al Real, l'affare che stupi' il mercato della stagione 1977/78 si pote' realizzare. L'imprenditore e amministratore delegato del gruppo Jägermeister fu l'unico in Bundesliga, disposto a pagare 1,6 milioni di marchi al Real. Breitner e sua

520) 1999 - QUANDO OLIVER KAHN AZZANNO' AL COLLO HEIKO HERRLICH - ''L' ira di Kahn''.


Quando il Borussia Dortmund incontra il Bayern Monaco, è sempre un gioco controverso. Definito ormai da anni come ''Der Klassiker" tedesco, l'incontro tra le due squadre con piu' tifosi in Germania, puo' sempre riservare episodi o finali sorprendenti. Nell'aprile del 1999, il Bayern arrivo' come leader inconstrastato della stagione al Westfalenstadion. 14 punti lo distanziavano dal primo inseguitore, il Kaiserslautern. Con una vittoria in Westfalia, il titolo era da considerarsi in cassaforte. Il Dortmund, d'altra parte, stava lottando per un posto in Champions League inseguendo il quarto posto. L'atmosfera fu riscaldata gia' prima del calcio d'inizio, quando il portiere del Bayern, Oliver Kahn si batte' il petto davanti alla Tribuna Sud stracolma, provocando i tifosi del BVB che risposero con il

venerdì 7 settembre 2018

519) 2010 - NORBERT NACHTWEIH A RUOTA LIBERA - LA FUGA DALLA DDR, LA STASI, LA BUNDESLIGA...E ZINEDINE ZIDANE.- Il Re senza corona.


Se ci fu un giocatore migliore in Bundesliga negli anni '80 che non ha mai collezionato nemmeno una singola presenza Internazionale con la divisa della squadra del suo paese, fate un passo avanti e fate il suo nome....oppure tacete per sempre. 
Norbert Nachtweih, per il suo Stato di nascita fu un disertore e naturalmente un criminale agli occhi del governo della Germania Est. Sebbene la politica della Germania Federale contemplasse di concedere la cittadinanza immediata a qualsiasi tedesco dell'Est che fuggisse dalla DDR, qualora ne avesse fatto richiesta, la procedura operativa standard della FIFA di quel periodo, proibi' a Nachtweih di giocare per la selezione Nazionale della Germania Ovest, poiché l'ex giocatore del Chemie Halle

mercoledì 5 settembre 2018

518) 1963/1979 - IL ''FOHLENELF'' - LA NASCITA, IL MITO, IL CROLLO - L'epopea del Borussia Moenchengladbach.


Nel corso del 1960, una piccola città della Renania, che non aveva mai dato avvisaglie di essere un dormiente focolaio di calcio, emerse, Mönchengladbach. "Mönchengladbach fu il Vesuvio, Hiroshima e ogni cataclisma del creato tutti insieme, nel mondo del calcio....'' Quando quella squadra giocava a pieno ritmo, si era tentati di appendere le scarpe al chiodo e andare a piantare i cavoli. Fu la sintesi di tutte le doti e tutte le qualità richieste dall'emergente calcio moderno. Il suo gioco era fatto di corse avanti e indietro, senza tempi morti, come la più bella armonia creata in un concerto sempre in crescendo. Un orchestra interprete di arie Wagneriane per 90 minuti. La Bundesliga fu creata nel

517) I PERSONAGGI - RAINER ''OKI'' OHLHAUSER - ''Meglio di Lui a Monaco, solo Gerd Muller......''


Meglio di lui solo Gerd Müller, e scusate se è poco. Ma con i suoi 220 gol realizzati in 349 partite con la maglia del Bayern Monaco, Rainer Ohlhauser è il secondo miglior marcatore di sempre nella storia dei bavaresi, dei quali ha vissuto l’intera fase di genesi di quella super-squadra che negli anni Settanta sarebbe stata in grado di vincere per tre volte consecutive la Coppa dei Campioni. Era il Bayern del Kaiser Beckenbauer, di Müller, Schwarzenbeck, Maier, Hoeness e Breitner, il Bayern dominatore in patria (dove riusciva a tenergli testa solamente il Borussia Mönchengaldbach di

lunedì 3 settembre 2018

516) 1974 - QUANDO NORBERT NIGBUR, ENTRO' IN CAMPO CINQUE MINUTI DOPO E NESSUNO SE NE ACCORSE.


14 settembre 1974.
Nella partita contro il VfL Bochum, i Konigsblauen dimenticarono il loro portiere negli spogliatoi, nella pausa tra il primo e secondo tempo. Norbert Nigbur ritorno' in ritardo sul campo, cinque minuti dopo l'inizio della seconda frazione a causa di una medicazione alla caviglia, ma neppure il Bochum se ne accorse e non aveva nemmeno tirato in porta. Gelsenkirchen 14 settembre 1974. ... Quando Norbert arrivo'  all'intervallo, non sospettava che avrebbe scritto uno dei capitoli più grotteschi della storia del calcio tedesco in quel giorno. L'attaccante del Bochum, Hans Walitza lo colpisce cinque minuti prima della pausa alla caviglia, il portiere dello Schalke aveva bisogno di un trattamento alla parte contusa. Gli spogliatoi, nel vecchio Parkstadion, erano allora divisi in tre parti: zona

515) 1979 - LA FAVOLA DE...''I GIOCATORI DEL DOPO LAVORO DEL BOLLENFALLTOR''. - Il Darmstadt 98 della stagione 1978/79.


Scegliete una squadra nei livelli inferiori del calcio tedesco e troverete molti giocatori con tanti tipi di lavori diversi. Di solito, ai livelli inferiori, si incontrano persone che frequentano le sessioni di allenamento del proprio club alla sera, semplicemente perché il lavoro impedisce loro di essere reperibili prima del tardo pomeriggio o addirittura in serata inoltrata. Negli anni '70, il SV Darmstadt 98 fu una di quelle. Tuttavia, la squadra riusci' ad ottenere la promozione dalla Zweite Bundesliga alla Bundesliga, al termine della stagione 1977/78, dopo che il gruppo di giocatori semi-professionisti del club, riusci' a compilare la striscia vincente piu' lunga della storia dei Lilien, vincendo 12 partite di fila. Un altro club semi-professionista avrebbe potuto pensare alla propria situazione ed escogitare

514) 1947 - LA LEGGENDA DI RUDOLPH NOACK - QUANDO I TATUAGGI TI COMPLICAVANO LA VITA - Storia del piu' grande giocatore dell'HSV di tutti i tempi.


Se oggi doveste chiedere a qualsiasi fan, quale è stato il miglior giocatore che ha indossato la maglia del Hamburger SV, le possibili risposte sarebbero le più prevedibili. Una grande maggioranza favorirebbe Uwe Seeler, recentemente eletto in un sondaggio del giornale Morgenpost come la più grande icona nella storia del club, perché tutto dipenderà dai gusti e l'età dei votanti: Kevin Keegan con i suoi due palloni d'oro, Horst Hrubesch, Manfred Kaltz, Felix Magath, Charly Dörfel ...Tuttavia, quasi nessuno ha tra i suoi favoriti un giocatore, che ha abbagliato con un pallone ai piedi, tutti coloro che hanno avuto la fortuna di vederlo giocare neli lontani anni '30 e '40. "Dovremmo fargli un monumento. E 'stato il miglior giocatore che abbia mai avuto l'HSV" (newsmagazine su HSV) Rudolph Noack, questo è il suo nome, è nato il 30 marzo 1913, quasi alla vigilia della prima guerra mondiale.

sabato 1 settembre 2018

513) I PERSONAGGI - MICHAEL ''MICHA'' RUMMENIGGE - ALL' OMBRA DEL ''GRANDE FRATELLO''.


Offuscato, schiacciato, infastidito per troppo tempo dall'ingombrante ombra di un fratello troppo importante, Michael Rummenigge trovo' la sua giusta consacrazione del proprio talento calcistico, solamente a 27 anni. Forse un talento non straripante come quello di Karl Heinz, ma sicuramente di tutto rispetto e capace in piu' di un'occasione di fare la differenza in Bundesliga. Michael la sua sfida la vince quando si scrolla di dosso tutte le etichette di giovenu', tutti i confronti e tutti i paragoni. Nel momento in cui lascera' Monaco ed approdera' all'ammiraglia di Westfalia. Il Borussia Dortmund. E si liberera' di quel l'invisibile cordone ombelicale che gli hanno sempre rimarcato. Non e' piu' in quel

512) KEVIN PANNEWITZ - DA TALENTO A SPAZZINO E RITORNO.


E' l’ultima occasione. E proprio questa volta non la può sprecare. Kevin Pannewitz è tornato nel calcio professionistico. Ha firmato un contratto con il Carl Zeiss Jena fino al 2019. La sua è una storia davvero particolare. Si era infatti ritirato perché esageratamente sovrappeso: era arrivato a pesare 125 chili. E pensare che fino a pochi anni fa, il classe 1991 Kevin Pannewitz, giocava con squadre importanti come l’Hansa Rostock e il Wolfsburg. Era in Zweite Liga a un passo dalla Bundesliga. A 20 anni poteva anche andare bene. Ha sempre avuto però, una esagerata passione per il cibo. Non aveva la testa e l'equilibrio per fare l’atleta e nonostante il talento falli'. Per sbarcare il

511) ''LE TANE'' - GLI STADI CHE HANNO FATTO LA STORIA - 4) ''GRUNWALDER STADION'' - Monaco di Baviera.


Lo Stadio Comunale sulla Grünwalderstrasse a Giesing è un pezzo di storia dello sport e uno dei pochi stadi della Germania, da cui i residenti possono guardare dalla finestre delle abitazioni le partite. Dalla stagione 2017/18 il TSV Monaco 1860 e' tornato a giocarci in pianta stabile le sue partite di casa in Regionalliga. Ormai paradossalmente l'Allianz Arena era diventata troppo ''larga'' per i Leoni. Il ridotto seguito di fans e ormai composto piu' che altro di cittadini di Monaco nostalgici, o figli dei figli dei figli, che si sono tramandati a voce, le gesta di una squadra che vide il suo massimo fulgore negli anni 60, vincendo un titolo e giocando contro il West Ham una finale