lunedì 30 luglio 2018

461) I PERSONAGGI - ANTON ''TONI'' POLSTER - Il sorriso del gol.


Prima che David Alaba diventasse l'austriaco piu' famoso di Bundesliga, tra le miriadi di frontalieri che si esibirono in Germania dalla notte dei tempi e prima che Lucas Podolski, diventasse il simbolo, il giocatore di culto piu' acclamato della tifoseria di Colonia, sicuramente l'Austriaco, quello che diede piu' lustro alla Bundesliga e che si guadagno' il cuore dei sostenitori dei caproni fu Toni Polster. Tra il 1993 e il 1999, Anton "Toni" Polster  gioco' 181 partite tra Colonia e Borussia Mönchengladbach seminando 90 gol lungo la sua strada. Infatti, Polster fu così prolifico che gli fu
dato il nome "Doppelpack Polster" per aver segnato spesso due gol in una partita. (16 doppiette e tre triplette) Ciò che ha reso la carriera in Bundesliga di Polster più notevole, fu il fatto che è arrivo' in campionato considerato come un flop, un acquisto azzardato e sicuramente di cui pentirsi. Polster ebbe un grande successo nel suo paese all'inizio della sua carriera con l'Austria Vienna e più tardi in Spagna e Italia si comporto' con buona rilevanza. Si trasferi' a Colonia nel 1993. Aveva gia' 29 anni ed etichettato ormai dalla stampa come lento, sovrappeso e sul viale del tramonto. Non godette molto di credibilita'. Ma trovo' un uomo che credette in lui.  Fu  Morten Olsten. Il trainer danese era appena subentrato a Colonia dopo l'ennesimo valzer di panchine del club Renano. Olsen, con passato di giocatore nella squadra, avrebbe dovuto stabilizzare il club e riportarlo ai vertici, se non agli anni di gloria. Il Colonia aveva avuto uno degli attacchi peggiori della  Bundesliga nella stagione precedente e dopo essere arrivato quarto nel 1992, riusci' a sfuggire alla retrocessione con difficolta' nell'anno successivo. Arrivò Polster, svincolato dal Rayo Vallecano, a un paio di mesi, da compiere i trentanni e con la folta e carateristica chioma di capelli che cominciavano lentamente a diventare grigi.
Piu'rilevante sarebbe stato il fatto che il  Colonia aveva appena perso, per la seconda volta, la leggenda del club, Pierre Littbarski che aveva chiuso la sua carriera in Bundesliga per esibirsi per un periodo in Giappone, prima di ritirarsi definitivamente. Si puo' dire che c'erano grandi lacune da colmare a Colonia quell'anno che andava a cominciare. Sebbene l'eta' e i media in maniera palesemente denigrante, lo stessero martellando, non sembrò eccessivamente preoccupato e con un atteggiamento vivace e con un abituale sorriso da orecchio a orecchio, dimostrò subito che avevano torto. Polster era quello che molti ora considererebbero un tipico 9, un grande finalizzatore, forte in elevazione e con un gran fiuto per il gol. Una razza estinta nel gioco moderno ed ''evoluto'' di oggi, ma il fulcro dei segreti per il successo, nel passato. In Austria, fu capocannoniere per tre volte e addirittura vinse la Scarpa d'Oro Europea nel 1987, segnando 39 goal. Segnare gol è quello che Polster ha sempre fatto e come ogni grande attaccante, la forma puo' essere suscettibile a cali, gli infortuni possono ostacolare la velocità o il rendimento, ma l'istinto non muore mai e lo ritrovera' giusto in tempo per la sua prima stagione con il Colonia. Nel suo primo anno in Germania, Polster  segna 17 gol in 25 partite, concludendo solamente per un gol dietro ai principali marcatori Anthony Yeboah e Stefan Kuntz. Fu una stagione da favola per l'attaccante ''veterano'' e ancora di più perche' era nuovo per quel campionato. Ci volle un po' di tempo per decollare a Polster. Non segno' per le
prime quattro partite. Ma quando inizio' a farlo, poi divento' difficile fermarlo. Avrebbe segnato ben 8 goal nelle sue seguenti 6 partite, ben quattro doppiette consecutive. Il che avrebbe rapidamente ispirato molti tifosi a Colonia a coniare un soprannome per lui. Polster salta cinque partite a causa di una squalifica dopo un'espulsione rimediata contro il Leverkusen, ma i suoi gol permisero al Colonia di chiudere all'ottavo posto in classifica il girone di andata. Una cosa fu presto evidente in quella stagione. Quando Polster segnava, il Colonia vinceva. Il Colonia perse solo una partita quell'anno di quelle in cui segno' Polster. La dipendenza della squadra nei suoi confronti stava rivelandosi più decisiva di quanto molti si aspettassero, ma i dubbiosi rimasero. Era questo un caso o si sarebbe ripetuto.?  Esperti e critici che affilavano ardentemente i loro coltelli lo attendevano al varco ad ogni partita. Nella sua seconda stagione, Polster non solo continuo' la sua buona forma segnando gol con continuita', ma  con Bruno Labbadia raggiunge il massimo di gol in coppia per quella stagione. La coppia segno' insieme 31 gol. Quella squadra aveva anche un imberbe 19enne, Carsten Jancker, come rincalzo d'attacco. Nella sua ultima stagione con il club biancorosso, e probabilmente la più difficile, Polster ha comunque collezionato 13 gol mentre il Colonia lentamente ma senza possibilita' di porvi rimedio, si avvio' verso la retrocessione. Il caos  manageriale e la cessione di giocatori come Bodo Illgner, Bruno Labbadia e Sunday Oliseh  resero ancora più difficile per il Colonia competere con le migliori del campionato. Al termie della stagione 1997/98 il Colonia fu relegata per la prima volta nella storia della Bundesliga. Aveva fatto il meglio che poteva, con quello che aveva, ma nemmeno Toni Polster avrebbe potuto porre rimedio all' inevitabile. Quasi pesante come la retrocessione in sé, si uni' la fredda consapevolezza che un giocatore come Polster non sarebbe più rimasto con il club. Era così amato che i supporter del Colonia lo supplicarono di rimanere anche dopo la loro retrocessione, ma con loro delusione, si accordo' coi ''rivali'' del Borussia Mönchengladbach per la stagione seguente. Nella stagione di Gladbach, Polster  trovo' il fondo della rete 11 volte. Come per ironia della sorte, però, anche il Gladbach retrocesse e Toni lo segui in serie minore, il tempo di giocare 7 partite. Tra queste, il derby con il Colonia nel quale va anche a segno nel 3:1 con cui i Fohlen battono i Caproni nel primo derby disputato in serie minore. L'unico di 4 giocati tra le due squadre, non finito in parita'. Polster torno' in Austria per chiudere un'illustre carriera, una carriera che fu resa molto più importante in Germania. Polster ha vinto il campionato austriaco tre volte, lo Scarpa d'oro europea nel 1987, e' stato calciatore  Austriaco dell'anno nel 1997, e fino ad oggi rimane il più grande capocannoniere dell'Austria, con 44 gol in 95 partite per la Nazionale. A Colonia sarà sempre ricordato come colui che rubo' i cuori dei tifosi e con eroicità e affidabilità segno' tante reti per i Caproni. Soprattutto, sarà sempre ricordato come il giocatore che avrebbe sempre avuto un sorriso sulla sua faccia dopo una partita, non importa il risultato.



















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