lunedì 30 luglio 2018

462) 1987 - ULI STEIN - DAL PUGNO A WEGMANN, ALLO SCANDALO ''SUPPENKASPER'' - La solitudine dei numeri Uno.

 ''Ricordo che la reazione non aveva senso. Ok, era il gol dell'1:2, probabilmente tutto sarebbe filato liscio e in breve si sarebbero scordati della partita, una come tante...Della Supercoppa non frega niente a nessuno...O per lo meno, divento' importante per la mia reazione sconsiderata, il mio passo falso istintivo. Quello che ricordo è che Jürgen Wegmann spinse la palla oltre la linea, ci ritrovammo per terra uno abbarbicato all'altro, boh, magari voleva alzarsi per esultare...So che cadde in modo scomposto sopra di me,  ma so che non lo fece con l'intento di farmi male..E poi, improvvisamente il

blackout: Gli diedi un pugno, proprio in faccia. Ma non me lo ricordo affatto, fu come un crash di una pellicola di un film. Anche se lo rividi in TV un paio di volte, non riesco ancora a spiegarmi perché l'ho fatto. Ad ogni modo, non centrava Wegmann, e neppure, lui mi aveva provocato, poteva essere chiunque in quel frangente. Come per la Coppa del Mondo del 1986 in Messico.... Altro casino..C'era questo duello tra me e Toni Schumacher per il posto in porta. In quel momento mi sentivo più forte e non era solo una mia opinione personale. Prima della prima partita, anche Franz Beckenbauer mi confermo' che per lui meritavo il posto...Che secondo lui ero il miglior portiere del mondo in quel momento....Non giocavo per decisioni dall'alto..mi disse...Forse centrava anche l'Adidas che preferiva Toni a me come immagine. ''Che motivo avevo di rimanere allora?'' Cominciai a vivere l'esperienza con superficialita'. Dalla famosa bevuta di birra nella hall dell'albergo, davanti alla delegazione della DFB, alla sparata sulla zuppa, alla nottata in fuga dal ritiro, per locali, con Auge, Jakobs e Dieter Hoeness che mi costo' il confronto a muso duro con Franz...Franz era alla sua prima esperienza da CT, ma non aveva una grande influenza sui giocatori. Era piu' un burattino nelle mani della DFB che sfruttavano la sua grande immagine e considerazione nel mondo del calcio. La selezione che aveva assemblato per i Mondiali era totalmente scollegata e non fosse stato per quelli piu' anziani ci saremmo pututi scordare addirittura l'entrata in finale...Cosi' alla vigilia della prima gara, quando

seppi che non avrei giocato...Mi feci ''sfuggire'' la famosa frase...''Da uno che pubblicizza zuppe (Beckenbauer anni prima fu protagonista di una pubblicita' di una nota marca di minestre in busta.) ti puoi aspettare solo una minestra di cetrioli'', riferito alla scelta di alcuni giocatori selezionati dal Kaiser per affrontare il Mundial. Boccaccia mia...Certo, avrei potuto risolvere alcune cose in modo più elegante. E a volte mi feci prendere dal trasporto, nella scelta dei mezzi. Ma in fondo, penso ancora che le cose che ho detto e fatto, fossero per difesa di una ragione. Franz mi diede dell'idiota, davanti a testimoni, mi minaccio' di cacciarmi...ma quando Dieter Hoeness e Auge, si schierarono dalla mia parte e lo minacciarono...''Via Lui, via anche Noi''...chiuse con una risata e glisso'. Il giorno dopo mi prese da parte e mi disse: ''Sei fuori dalla rosa. Ordini dall'alto.'' Comminarono una multa di 5000 marchi a Dieter e Klaus e di 10.000 a me. Fu Neuberger in persona a silurarmi. 4 anni piu' tardi, Franz mi chiamo' per avere la mia disponibilita' per Italia 90...Neuberger si impunto' nuovamente e
 per me le porte della Mannschaft rimasero chiuse. Oggi penso che la mia carriera sia andata esattamente come sarebbe dovuta andare. ''Per l'occasione avevo gia' 32 anni. Non sapevo che avrei giocato fino a 42''. ''Quanto avrei dovuto aspettare ancora?. '' Puoi goderti i trionfi solo se hai vissuto la delusioni. Questo ti rende più forte. Cadere non è vergogna: basta che ti sdrai, guardi il cielo e poi ti rialzi. Questo era il mio motto. Come portiere, hai grosse difficoltà a liberarti dell'aggressività. Spesso non vieni coinvolto nel gioco, trascorri miriadi di minuti senza essere chiamato in causa e poi devi essere reattivo improvvisamente in un centesimo di secondo. Quindi non hai davvero spazio per sfogare le frustrazioni. Come difensore, sei in movimento e' diverso. La marcatura ti obbliga ad una continuita' di concentrazione.  Ma tutto ciò non centra con il pugno a Jurgen. Non c'era nemmeno un motivo valido: Ripeto, la Supercoppa non aveva, come ho detto, nessuna importanza, anche se era contro il Bayern....Non era così importante. Posso solo dire: che ero in preda ai nervi. Ernst Happel se ne era andato e il suo successore Josip Skoblar, ha fatto una preparazione impossibile da reggere L'umore era estremamente ai livelli di guardia. Alla finale della Supercoppa eravamo tutti così tanto stressati che l'arbitro Pauly, ci disse in seguito: ''In realta' non solo Uli...Avrei dovuto buttarne fuori almeno 8, di Voi Amburghesi.'' ''Mi butto' fuori per il pugno..Era sotto gli occhi di tutti.'' ''Gia' in panchina, pensavo tra me e me..Il tuo tempo ad Amburgo finisce stasera..'' Fui sospeso dal Club e squalificato per 10 gare. In 21 anni di carriera mi lasciai andare ad un gesto simile solo una volta...Per quello imbastirono tutto sto teatrino. Oggi Uli Stein ha la nomea incancellabile di piantagrane. Lo chiamano, ''megafono'', perche' quando apre bocca lo fa senza peli sulla lingua...e spara a zero senza remore affinche' tutti sentano. E' sempre stato uno dai modi spicci e diretti. Ora che non e' piu' suscettibile a sanzioni, la sua indole ci sguazza..Le ultime sentenze, ai microfoni di NDR 2, in relazione agli attuali tribolati momenti dell'Amburgo, videro come protagonisti Pierre Michel Lasogga.....''Uno cosi' 30 anni fa avrebbe vestito la retina dei palloni ad Amburgo...Non la maglia dell'HSV...'' e su van den Vaart. ''Quando scende in campo, da sempre la sensazione che gli avversari siano uno in piu'...'' Questo e' Uli Stein...Una bomba a orologeria, uno che ora che non ha piu' museruola abbaia e ringhia come e piu' di prima. '' Ho sempre detto e fatto quello che pensavo...'' 17 stagioni di Bundesliga con 512 gare giocate tra Arminia, Amburgo e Eintracht Frankfurt ne fanno il decimo giocatore piu' presente di tutti i tempi. 775 gare in assoluto con 4 espulsioni, guarda caso 3 contro il Bayern, di cui una quella entrata nella storia per il pugno al ''Cobra'' Wegmann. Due Meisterschale e Due DFB pokal a livello Nazionale e una Coppa dei Campioni nella stagione 1982/83 con l'Amburgo a livello Internazionale....Uli Stein. La solitudine dei numeri...Uno. (vedi video)
https://www.ardmediathek.de/tv/Sportschau/Vor-30-Jahren-Uli-Steins-Faustschlag-g/Das-Erste/Video?bcastId=53524&documentId=44775426


















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