venerdì 6 luglio 2018

411) 1984 - L'ADDIO MEMORABILE DI WOLFGANG KLEFF AL FORTUNA DUSSELDORF.

Negli anni 70 fu la spina dorsale del Fohlen Elf di Weisweiler. Quel Borussia di fresche espressioni di un calcio veemente, votato all'attacco, che tante simpatie e tanta riverenza conquisto' anche in Europa. Con Jupp Heynckes, Günter Netzer, Berti Vogts e Co., in quegli anni, colleziona un titolo dopo l'altro. Dopo undici anni con il Borussia ha vinto cinque campionati tedeschi, due DFB Pokal e due Coppa UEFA. Per tutti era ''Otto'', per la sua somiglianza con il bardo cantore della Frisia Orientale, Otto Waalkes. Per tutti quelli del Boekelberg un idolo. Per la sua estroversita', in campo e fuori, le sue doti e i suoi atteggiamenti stravaganti e soprattutto per la sua indoile a rispondere sempre a tono a chiunque. Uno cosi' non poteva dare un addio al calcio in maniera silenziosa e banale. Diventa un personaggio cult nel panorama del calcio tedesco. Lasciati i puledri, si accasa per una parentesi all'Hertha Berlino poi nel 1982 decide per un ritorno nella Regione a Lui piu' famigliare e accetta la proposta del Fortuna Dusseldorf. Sono passati i tempi delle rivalita'. In quello stadio ''Otto'' visse coi Fohlen molte delle gare piu' importanti della sua carriera. Il Rheinstadion e' sempre stato la seconda
casa per i Gladbacchi. A 35 anni diventa beniamino del pubblico con facilita'. A volte la sua personalita' genuina lo porta pure a scontrarsi coi tifosi, a cui, dopo qualche intervento approssimativo, risponde con muso duro ai fischi e agli insulti, senza timore di sorta. Nel 1984, il presidente Bruno Recht, decide di non rinnovare il contratto a Kleff. La stagione del Fortuna non e' delle piu' esaltanti, si salva con fatica, ma Otto non rientra piu' nei piani della societa'. Fu cosi', che deluso, essendo un orgoglioso, organizza il suo addio personale con tanto di siparietto finale. Non attende oltre, dopo aver appurato di non rientrare nei programmi societari dei Fortunelli. Alla 28esima giornata al Rheinstadion contro il Waldhof Mannheim annuncia che sara' la sua ultima gara a Dusseldorf. Con le squadre sull'1:1, al 75esimo, Otto, finge un infortunio. Nel mentre che esce per la sostituzione, comincia' un giro di campo trotterellando, acclamato dal pubblico, durante il quale comincera' a togliersi gli indumenti di gioco. Prima la maglia..poi un guanto per volta..., le scarpe una ad una, i calzettoni, finiranno tutte tra il pubblico a mo' di reliqua per i tifosi presenti a quell'addio. Quando arriva in prossimita' della tribuna centrale dove stazionano le maggiorita' della societa' Renana ecco il colpo ad effetto..Kleff mostra la schiena al presidente Recht e si abbassa i calzoncini, mostrando le terga nude in segno di spregio. Rispondera' ad un intervista: ''I tifosi meritavano i miei indumenti, la dirigenza meritava solo di baciarmi il culo''. Con gli anni ''Otto'' rinneghera' la dichiarazione post gara, ridimensionandola. Giochera' ancora un anno..In quel di Bochum e chiudera' nel club dei 400...coloro che hanno disputato piu' di 400 gare in Bundesliga. 433 presenze...e oibo'..solo un'ammonizione.

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