lunedì 9 luglio 2018

416) 1987 - LA NOTTE EROICA DI RENE' MULLER - Sognando la Bundesliga

Rene' Muller realizza il rigore decisivo contro il Bordeaux.
La sera del 22 aprile 1987, Rene’ Muller diventa l’eroe di una citta’. Della sua citta’. Nativo di Lipsia ne difende i colori per 10 stagioni nella parte meno visibile del calcio tedesco. Quella grigia, come i casoni popolari della citta'. Come il cielo della parte industriale e come le prospettive e i sogni di chi e' nato nella meta' sbiadita di una Nazione negli anni di guerra fredda. Dieci Oberlighe con la maglia della Lokomotive gli rendono due riconoscimenti personali come giocatore dell’anno nel 1986 e 87 e
tre FDGB Pokal. Portiere normilineo piu’ simile a Croy che non a Grapentin o Rudweleit entra nel giro della selezione nazionale nel 1984 e per 5 anni ne difende la porta in complessive 46 apparizioni. Freddo, calcolatore, ma reattivo e acrobatico, grazie ad un fisico asciutto ed atletico. La Stasi gli impedisce il trasferimento al Bayern, che gia’ lo stava pregustando come possibile successore di Junghans. Le voci in proposito, che si erano sparse a macchia d'olio non facevano che aumentare il suo sogno. Il suo sogno mai nascosto di giocare in Bundesliga. Lo realizzera’. Lo realizzera' alla caduta del muro, “ tradendo “ i colori gialloblu’ per quelli della Dynamo Dresden. In una nuova Anschluss, questa volta calcistica, in cui solo a due squadre ex DDRine nel 1991,  sara' permesso in via sperimentale, di accedere all'Olimpo professionistico di Bundesliga ai masimi livelli. Tra queste due (Dresden e Hansa Rostock) non ci sara' spazio per la Dynamo Berlino, ora che le sovvenzioni sia economiche che politiche del regime non davano piu' garanzie.
Tre stagioni che gli fruttano complessivamente 81 gare. Nulla a confronto delle 232 con la Lokomotiv. Un premio meritato per chi e’ sempre stato al suo posto, senza creare disturbo con professionalita’ e dedizione alla maglia. Rene’ Muller entra nella storia della sua citta’ e porta il Lokomotiv Lipsia alla finale di Coppa Coppe, come terza squadra dell'ex Germania Democratica, dopo Magdeburg e Carl Zeiss Jena. E' la semifinale di ritorno della Coppa delle Coppe 1987. L'exploit dell' andata in terra Franzosa per 0:1 e' vanificato al Zentralstadion di Lipsia dal gol di Zlatko Vujovic. E’ parita’ di gol e si va ai rigori dopo i prolungamenti. Sui guanti ha gia’ la tacca per il rigore parato a Vercruysse, il secondo dei
tiratori per i transalpini. Ma la serata e’ ancora da infarto. Dopo l’errore di Liebers, si torna in parita’ e sembra che nessuno abbia intenzione di mollare l’osso. La sessione dei 5 rigori finisce. Si va ad oltranza. Tigana non sbaglia e Altmann pareggia. Ed ecco la svolta. Si presenta Zoran, il fratello meno furbo dei Vujovic. Il bel Rene’ non si scompone. Durante la rincorsa finta due volte sulle gambe un movimento ingannatore e Zoran confuso, batte debolmente e senza decisione. Siamo vicini a entrare nella storia.  E ora...? Ora tocca a Lui....! Rene’ Muller si porta sul dischetto e senza saper ne leggere ne scrivere, al fischio dell’arbitro, fa tre passi e lascia partire un destro secco al centro della porta. E’ finale. La sua citta’ lo immola eroe per sempre, di una notte magica. La finale contro gli aiacidi guerrieri di Amsterdam, non portera’ glorie. Sotto la direzione di Agnolin, un imberbe Marco Van Basten lo batte di testa per il gol dell’1-0 definitivo. Un' illusione svanisce ma e' meno amara del solito. Di li' a 4 anni calchera' i terreni di Bundesliga. Esordira' contro il Kaiserslautern, sconfitto per 0:1. Disputera' in tre stagioni 81 gare di Bundesliga. Chiusa la carriera si dedica alla guida tecnica di squadre giovanili o minori, collaborando anche con Eintracht Francoforte e Norimberga alla gestione della squadra II. (segue video)
https://www.youtube.com/watch?v=B96xBqnrFZY

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