venerdì 27 luglio 2018

456) 1983 - LA NOTTE CHE JEAN MARIE PFAFF, ''EL SIMPATICO,'' SEGNO' IL RIGORE E DIVENNE EROE.

2 novembre 1983.
I rigori nella storia Internazionale del Bayern sono sempre stati di importanza storica. Passando dalla vittoria contro il Valencia in Coppa dei Campioni nel 1999 che erse Oli Kahn a eroe e che dopo 25 anni di illusioni e delusioni con tre finali perse, (Aston villa, Porto e Manchester Utd) riporto' il Bayern sul tetto d'Europa, una partita oltretutto, che riservo' altri tre rigori nei tempi di gioco regolamentari, fino alla finale all'Allianz Arena nel 2012 contro il Chelsea, in cui dopo un vantaggio conquistato sul campo all'83esimo, con i giochi ormai fatti, il Bayern si fa raggiungere allo scadere da un colpo di testa di Drogba. Ma nel recupero, minuto 95, una nuova occasione dagli undici metri si concretizza con Robben che maldestramente spreca. Si va alla lotteria finale dal dischetto.
Il Bayern,
dovra' rinunciare alla occasione unica di poter diventare campione d'Europa davanti al proprio pubblico e nella propria citta'. Fu la conferma dell'allergia della squadra Bavarese alle squadre Inglesi. Aston Villa, Manchester United, e Chelsea castreranno in sequenza le ambizioni di ribalta' internazionale della societa' di Monaco all'ultimo round. Unica eccezione fu il Leeds..ma la vittoria del 74 ancora oggi porta con se un strascico di polemiche mai sopito e ancora ampiamente dibattuto secondo le versioni di parte.  Ma in quale occasione il Bayern dovette affrontare per la prima volta il patema adrenalinico che comporta la lotteria dei rigori? In Germania e in DFB Pokal puo' essere consuetudine. Ma in campo Internazionale? Successe in occasione dei sedicesimi di Coppa UEFA nella stagione 1983/84. Il Bayern affronta i Greci del PAOK Salonicco. Una formazione alla portata secondo l'opinione comune. In Grecia la gara finisce sullo 0:0 in un clima ribollente e intimidatorio. I restanti 90 minuti, quelli decisivi si giocheranno all'Olympiastadion e dovrebbero essere una pratica facile da sbrigare. Non sara' cosi', perche' quella sera il pubblico di Monaco presente allo stadio, vivra' una delle sue serate piu' coinvolgenti e spaventevoli. La cronaca della gara e l'epica mitologica che ne seguira', ne fara' una delle serate piu' al cardiopalmo della storia dei Bavaresi....Sedetevi comodi, che ve la racconto... La sera della sconfitta col Chelsea, Jupp Heynckes fatico' a trovare cinque giocatori disposti a presentarsi dal dischetto. Toni Kroos glisso' l'offerta di calciare perche' aveva sbagliato nella semifinale, poi vinta, col Real Madrid, Anatoliy Tymoshchuk si tiro' indietro. E cosi', a vincere sara' il Chelsea. Appena un anno dopo pero', i bavaresi riusciranno a conquistare la coppa, battendo in finale il Borussia Dortmund. Prima di Kroos e Tymoshchuk, in casa Bayern ci fu un precedente...Un altro giocatore che ''si rifiutò'' di calciare un rigore: Bertram Beierlorzer. In quel caso i bavaresi non ne pagarono le conseguenze, perché quel giorno Jean-Marie Pfaff vestì i panni dell’eroe. Ma andiamo con ordine. E' mercoledì 2 novembre 1983. Il Bayern Monaco nel secondo turno della Coppa Uefa pesca il Paok Salonicco. L’andata, in Grecia, finisce 0-0. Prima del ritorno i favori del pronostico sono tutti per i bavaresi: A Monaco non ci saranno problemi, vinceranno a mani basse e si qualificheranno per il turno successivo. Ma non ando' proprio proprio così...Le cose infatti non si mettono bene. Dopo 36 minuti Karl-Heinz Rummenigge lascia il campo per infortunio e per il Bayern Monaco le cose si complicano tremendamente. Dopo 90 minuti i risultato e' ancora fermo sullo 0-0. E dopo 120 minuti non ci sono ancora gol. Per la prima volta nella storia ci saranno i rigori di coppa internazionale all’ Olympiastadion. Cominciano i greci e dal dischetto Kostikos apre la sarabanda. Augenthaler dopo due ripetizioni, due,...riesce a segnare. L'arbitro, l'inglese Robinson con inconsueta fiscalita' obbliga il portiere ospite Furtula ad un rispetto piu' letterale delle regole sui calci di rigore. Il movimento del portiere in  
occasione dei tiri di Augenthaler sembro' a tutti molto nelle righe. Si continua... Segna Dimopoulos. Dieter Hoeness sbaglia clamorosamente telefonando il tiro a Furmula. Quindi Skartados, Kraus, Vasilakos, Nachtweih....Tutti a segno...Il rigore decisivo e' sui piedi di Ioannis Damanakis. Bayern a casa se il centrocampista Greco scuote la rete.  Pfaff intuisce, vola sulla sua sinistra e...sventa la minaccia e l'eliminazione. Ancora Robinson protagonista. Fa ripetere..Lo scrupolo riservato ad Augenthaler adesso e' a favore del Greco. Nuova rincorsa, cambio di destinazione, stravolta e' sulla destra, ma Pfaff legge giusto, si distende e sventa di nuovo... La tachicardia per molti dei presenti sale ai livelli di guardia. Soren Lerby chiude la rassegna dei 5 rigori a testa. Si va ad oltranza.  Apre Nikolaos Alavantas e lo imita il caschetto d'oro Karl De L'Haye. Quindi Alexandridis. Il vecchio marpione Bernd Durnberger segna. E quindi, Psarras, Michael Rummenigge, Haris Baniotis, Hansi Pflugler segnano e proseguono la sequenza...Tocca a Malioufas...In campo solo da 8 minuti..Ancora ''el Simpatico'' intuisce. Vola sulla sua destra e respinge la conclusione. Il suo esultare e' autocelebrativo...Ancora non sa cosa lo aspetta...Ora e' match point per il Bayern.... Ora a calciare toccherebbe a Beierlorzer, ultimo giocatore di movimento a disposizione dei tedeschi. Ma Beierlorzer ha abbandonato il campo, non si vede, e' scomparso. Pfaff ricorda così quei momenti: ''Udo Lattek e Uli Hoeness vennero da me e mi dissero che non c’erano altri giocatori a disposizione. Dovevo calciare io. Gulp !!'' (Anni dopo Beierlorzer raccontò l’episodio in maniera del tutto diversa) ''Mi faceva male il ginocchio ed ero certo che non avrei dovuto calciare quindi stavo gia' facendo la doccia.'' Avevo anche paura di vivere in modo troppo coinvolgente l'ansia che comporta la lotteria dei rigori...Avevo Preferito leggere negli occhi dei miei compagni l'esito al rientro negli spogliatoi...''Beierlorzer dunque era gia' negli spogliatoi, sotto l'acqua calda. Eppure, se Pfaff avesse sbagliato, a quel punto sarebbe toccato proprio a lui, perche' tutti i suoi compagni avevano gia' calciato. Il portiere belga non aveva mai tirato un rigore in vita sua, e dopo quella serata non ne tirerà mai più. ''Sono cose che ti succedono una volta ogni 50 anni, a volte mai in una carriera intera. Ero tesissimo prima del rigore. Le gambe termavano. Ero abituato ad affrontarli io i rigori, non a tirarli.'' Jean Marie Pfaff segna e spedisce il Bayern Monaco al turno successivo. Il telecronista lo definira' piu' volte Eroe, con enfasi e liberazione. La fatica, seppur storica, sara' inutile infatti al turno seguente il Bayern sara' eliminato dal Tottenaham. Ma in quella notte, cosi' strana a tribolata, all'Olympiastadion si consacrera' per sempre un nuovo eroe. (vedi video)
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