Quando si tratta del Real Madrid, ogni squadra va in fermento. Sin dal momento del sorteggio, diventa l'unico pensiero sul quale concentrarsi. Un pensiero che ti lascera' solo al fischio finale della gara di ritorno. Il Real Madrid in Germania ha preso le piu' sonore batoste della sua storia Internazionale. Spesso fini a se stesse. Ribaltate con rocambolesche rimonte, a volte truffaldine. Cio' non toglie che le merengues in Germania non transitano molto volentieri. Sono passati 28 anni da quella semifinale di Coppa dei campioni al Volksparkstadion, ma nella mente dei protagonisti il
ricordo e vivido come se il miracolo fosse appena accaduto...Gli occhi di Caspar Memering, grande protagonista di quella partita, si illuminano e la voce si strozza mentre racconta cosa successe quella notte...La notte piu' bella di Amburgo. ''Dei problemi di Zebec con l'alcolismo ormai ne eravamo tutti consapevoli. Si faceva in modo di non badarci. Dopotutto lui era un santone del calcio tedesco. Dopotutto fino a quel momento eravamo in piena lotta per il Meisterschale a un solo punto dal Bayern. Dopotutto al Volksparkstadion avevamo vinto 12 partite su 14 e persa una. Certo, il punteggio del Bernabeu dell'andata imponeva due reti da rimontare e visto che l'ultima partita che 4 giorni prima giocammo a Dortmund, Zebec si presento' negli spogliatoi completamente ubriaco...Beh..potevi avere motivo di non essere fiducioso. Il campionato ci interessava, eravamo campioni in carica e tutto sommato i presupposti per vincerlo di nuovo c'erano. Sarebbe stato stupido cambiare la guida della squadra in quel momento. Anche Netzer, Dt della squadra, si dimostro' d'accordo. Ricordo che quella sera le parole di Zebec avevano qualcosa di diverso. Sembrava che la squadra non lo prendesse sul serio piu' di tanto. Vedevamo l'alcolista, non il trainer. Ma seppe trovare le parole giuste. ''In casa nostra siamo una potenza''...Disse. ''Veniamo da due stagioni di massima competivita' con qualsiasi avversario...La Bundesliga e' importante...Qualcuno di voi ha vinto la Coppa delle Coppe ed era un traguardo importante, ma questo traguardo e' ancora piu' importante.'' Guardai i miei compagni e vidi nei loro sguardi che questo traguardo lo volevamo davvero. Lo stadio esaurito ci accolse all'entrata in campo con un assordante benvenuto...Si parte. Andammo subito a testa bassa e mettemmo sotto pressione gli spagnoli, anticipando la loro idea di prendere le redini del gioco e da un'incursione di Keegan su mio lancio in area, dopo pochi minuti otteniamo il rigore.
Manny sul dischetto e' gol sicuro...E non sbaglia. Ottimo segnare un gol subito. Passa poco...Willy Reimann fugge via e calibra un cross teso...Horst a centro area anticipa con un tuffo spettacolare tre avversari e siamo gia' 2:0 al 17esimo. Abbiamo gia' pareggiato il conto con l'andata. Ma presto dovremmo convincerci che non sarebbe stato cosi' semplice, pur spinti dalla veemenza per una storica vittoria. Infatti, Kargus e Santillana si ostacolano a vicenda su un pallone alto e nella confusione Cunningham segna l'1:2. Adesso dobbiamo segnare ancora due gol per rimediare al gol in trasferta.
Fortunatamente ci riprendiamo subito. Manny Kaltz e' in serata strepitosa su quella fascia e con una bomba da fuori area, ci tira subito fuori dal pericolo della rassegnazione. Ma non e' finita..perche' quella notte il ''mostro'' non lo avrebbero fermato neppure con i bazooka. Su un disimpegno veloce di Keegan corro sulla fascia sinistra e crosso nel centro dell'area. Vedo Horst alzarsi in quota noncurante della marcatura e di rabbia schiacciare in rete. Siamo 4:1. Lo stadio e' una bolgia di colori, di


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