martedì 10 luglio 2018

419) 1974 - DFB Pokal - L' HSV E L'UMILIAZIONE DI EPPINGEN.

Gente a bordo campo...un tifoso bacia le mani a Volker Gebhard a fine primo tempo.
26 ottobre 1974
Accade quello che non ti aspetti anche se la DFB pokal e' da sempre un cilindro di sorprese. La partita piu' celebrata ancora oggi nelle birrerie del circondario di Sinsheim. La piccola squadra dell'VfB Eppingen, riceve per il secondo turno della Coppa Nazionale, la capolista di Bundesliga. La finalista oltretutto del precedente torneo. E come in tutte le leggende epiche, su un campo senza recinzione e il pubblico seduto ai bordi del terreno di gioco, Davide sconfigge Golia. Il Davide della situazione si chiama Gerd Storzer. Studente universitario. E’ stato incluso da Kicker tra i dieci eroi di DFB Pokal di tutti i tempi. Nessuno probabilmente ne ha mai sentito parlare esclusi gli addetti ai
lavori o coloro che riesiedono in Germania e hanno una ampia cultura pallonara. Due sono i veri protagonisti di questa narrazione. Gerd Storzer e Volker Gebhard. La spada e lo scudo della piccola realta' del Baden Wurtenberg. Un Amburgo, insofferente si presenta con spocchia convinto di svolgere il compitino e prendere senza sforzo la sufficienza per il turno successivo. Peste lo colga. Gli indigeni sono coriacei. Resistono e il loro portiere erge con cazzuola e malta un muro invalicabile. Eppingen e' una neopromossa in Zweite per la stagione 1974/75 e al termine tornera' nelle bolgie regionali delle varie Oberliga. Ma vuole lasciare un marchio del suo passaggio ben visibile. Dopo un primo turno contro il SV Röchling Völklingen passato per 2:1. (Sempre doppietta dello studentello di cui sopra. Si vede che il ''nome'' e' una garanzia.) ecco l'occasione. Gerd Storzer con una doppietta nel secondo tempo, elimina da solo i finalisti della edizione precedente. Storzer assediato dai giornalisti, entrera’ nel cuore degli appassionati piu’ emotivi, per essere stato capace di di dire solo....”Questo giorno...lo dedico alla mia mamma....” La piccola squadra dilettantistica si arenera’ due turni dopo, sconfitta sullo stesso campo, da un’altra squadra anseatica per 0-2, il Werder Bremen. Nota curiosa, il General Manager dell’ Eppingen era Robert Schwan, per anni figura con incarichi di rilievo nella dirigenza del Bayern, negli anni seguenti e manager personale di Franz Beckenbauer. Diverso il destino di Volker Gebhard che se avesse ascoltato sua moglie non avrebbe mai vissuto un'esperienza del genere. Cercato negli anni precedenti nientemeno che dal Norimberga, si accontenta invece della piccola realta' paesana. Con una prestazione maestosa entra nella storia del circondario di Sinsheim. Ci vorra' la promozione in Bundesliga del Hoffenheim per rinverdire certi fasti.

Il suo idolo era Harry Gregg, portiere dell'Irlanda del Nord. Ne fu abbagliato durante una partita a cui assistette in Tv dopo avere fatto 4 km a piedi per il bar piu' vicino. Perche' lui e la sua famiglia non possedevano il televisore. La rete di osservatori era limitata in quei periodi. Spesso, possibili  fenomeni non venivano notati e dovevano continuare nelle loro realta' minori. Gebhard, continuo' a giocare nell'Eppingen fino al 1982. Racconta che dopo l'exploit di Pokal, si ritrovo' a un tavolo tra birre e wurstell a parlare con emissari di varie societa'. Prevalse la coerenza. Problemi alle ginocchia lo tormentavano. Continuo' a giocare a Eppingen, di cui poi divenne allenatore dei portieri, tra cui suo figlio Rafael. Era meccanico di auto ma apri' un'azienda di giardinaggio di cui divenne titolare con la moglie..quella che voleva andasse a Norimberga. Sulla parete dell'ufficio, in bella mostra, la pagina di Kicker che nella stagione 1980/81, lo vede come secondo miglior portiere del torneo di Zweite, per media voti. Nella vita, basta accontentarsi. ( segue video)
https://swrmediathek.de/player.htm?show=7d4da8f0-7ddf-11e7-9046-005056a12b4c

Nessun commento:

Posta un commento