giovedì 5 luglio 2018

410) I PERSONAGGI - LOTHAR EMMERICH - Il bomber di frontiera.


Probabilmente il nome di Lothar Emmerich risulta sconosciuto ai tanti. Nonostante sia stato un fortissimo centravanti e portentoso realizzatore in 3 distinti campionati Europei. Lega il suo nome alla squadra della sua citta', Dortmund, partecipando a suon di gol ai successi dei gialloneri negli anni 60. Si dimostra subito finalizzatore dalle grande forza fisica , che si manifesta in un piede sinistro potentissimo, con il quale riesce a trovare la porta in qualsiasi condizione, anche da distanze siderali. Molto fisico, e' ovviamente fortissimo nel

le palle alte, specialmente quando sfrutta con abilita' i traversoni provenienti dalle fasce laterali. Inoltre e' abile a giocare per la squadra ,diventanto un riferimento importante per i compagni, ai quali e' in grado di fornire passaggi vincenti con continuita'. L'esordio arriva durante la stagione 1963/1964, dove si impone all'attenzione generale realizzando 16 reti in 28 apparizioni oltre ad un numero di assist notevole per una punta centrale. Ottiene il primo successo nel 1965 vincendo la Coppa di Germania a sconfiggendo in finale l'Alemannia Aachen per 2:0. La seconda realizzazione porta ovviemente la sua firma, regalando al Borussia Dortmund il primo successo in questa competizione. La stagione successiva rappresenta il suo apice, entrando nella storia del club della Westfalia. La squadra tedesca ha la possibilità di partecipare alla Coppe delle Coppe ed incentra la stagione su tale competizione. Emmerich si scatena letteralmente gia' dal primo turno. Nel doppio impegno contro il maltesi del Floriana apre le marcature nel match giocato a Malta e terminato 1:5. Nella partita di ritorno il Borussia vince 8-0 ed Emmerich mette a segno addirittura 6 reti, stabilendo uno dei primati assoluti delle Coppe Europee, inerente la Coppa Coppe. Negli ottavi l'avversario e' il CSKA Sofia che viene eliminato nonostante la sconfitta per 4-2 in Bulgaria, in virtu' del 3-0 nella partita di andata. Nel ritorno Emmerich realizza la rete del 2-1, dopo il veemente arrembaggio della squadra bulgara. Nei quarti di finale contro l'Atletico Madrid segna sia all'andata in Spagna, terminata 1:1, sia nella partita giocata a Dortmund e vinta per 1:0. Realliza due doppiette nelle semifinali contro il West Ham, vinte dalle squadra tedesca per 1:2 e 3:1. Nella gara d'andata giocata a Londra segna i due gol nei minuti finali, ribaltando lo svantaggio inziale. L'epilogo finale viene giocato contro il Liverpool e termina 2-1 per il Borussia, dopo un'accesa partita decisa nei tempi supplementari da un gol di Libuda. Oltre alla soddisfazione della vittoria Europea, vince il titolo di capocannoniere della competizione, realizzando addirittura 14 gol. Tale bottino rappresenta il record imbattuto di gol segnati in una sola edizione della Coppa delle Coppe. L'anno 1966 lo vede incredibilmente prolifico anche in patria, dove vince il titolo di capocannoniere con ben 31 reti. Nonostante cio' il Borussia non riesce a vincere il titolo, terminando secondo a soli 3 punti dal Monaco 1860. Nello stesso anno si gioca il Mondiale in Inghilterra ed Emmerich e' atteso come uno degli attaccanti piu' forti del panorama Europeo. L'avventura per la Germania termina in finale contro i padroni di case e Lothar gioca un buon mondiale, impreziosito da una grandissima rete nel match contro la Spagna e vinto per 2-1. Queste saranno pero' le ultime partite da lui giocate con la maglia della Nationalmannschaft, pagando le scelte tecniche che prediligono altre soluzioni. Con la Germania Ovest gioca solo 5 partite segnando 2 gol; tali numeri sembrano davvero stonare vicino agli altri da lui prodotti durante il suo periodo di attivita'. La sua esperienza con il Borussia Dortumund continua con la solita continuita' realizzativa, nonostante si interrompa la seria di vittorie. A livello personale vince anche la classifica marcatori 1966/1967 a pari merito con Gerd Muller con 28 reti. Proprio l'esposione di quest'ultimo offusca un po' la stella di Emmerich, che riesce comunque a mettere a segno 30 reti nelle due successive stagioni. Nel 1969 a soli 28 anni ritiene terminata la sua esperienza a Dortmund, forse per mancanza di stimoli o forse perchè desideroso di trovare un ambito diverso dove mettere in mostra le sue doti. Lascia con un bottino finale di 126 reti in 215 partite di campionato e decide di approdare in Belgio, nel Beershot. L'impatto con il campionato belga e' subito positivo, tanto da diventare Capocannoniere Belga nella stagione 1969/1970, segnando 29 reti. Con la squadra di Anversa gioca in totale 3 stagioni, contribuendo alla vittora della Coppa del Belgio nel 1971. L'anno successivo ha la possibilità di cimentarsi con il suo terzo campionato, venendo ingaggiato dalla squadra austriaca del Karnten. In Austria resta due stagioni, non riuscendo nella sua specialita' di vincere la classifica cannonieri, nonostante segni 20 reti il primo anno e 21 il secondo. Nel 1974 ritorna in Germania per giocare in squadre di serie minori, come Schweinfurt, Wurzburger e Kickers Wurzburg. In tali contesti continua a segnare con la solita continuita', fino al 1978, anno nel quale decide di terminare la sua prolifica carriera. Dopo una lunga eperienza come allenatore nelle serie minori tedesche, scompare nel 2003 ad appena 62 anni. In estrema sintesi stiamo parlando di uno dei più grandi realizzatori della storia del calcio tedesco, che a suon di gol si e' conquistato il suo spazio in tale ambito. La stessa storia l'ha forse un po' dimenticato e l'esplosione di autentici fenomeni hanno fatto si che Emmerich non abbia al momento la rilevanza che merita. Anche in questo caso il termine "bomber" e' accostato in modo appropriato. In suo onore, la simpatica vespa giallonera, simbolo e mascotte del Borussia Dortmund, e' stata chiamata ''Emma''.


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