e dopo una rentree' di altri due anni a Francoforte, sonda il clima del Nord presso i Dinos e quindi chiude senza lasciare tracce nella Dynamo di Dresda a Germania ormai unificata. Nel 1993 prende la cittadinanza tedesca. Continua oltre frontiera in quel di Elvetico torneo. Zurigo, Lugano, Locarno...ma l'archibugio ormai e' senza proiettili. Attaccante agile, votato al contropiede, buono di testa e in acrobazia ma se non servito sparisce dal contesto offensivo. Un fulmine nei primi metri se ruba palla e anticipa l'avversario diretto. Poche doppiette ma molti gol decisivi e al momento giusto. Si trasforma in trainer e guida tra gli altri il Lucerna, il Larissa in Grecia e in Germania si propone sulla panca di Oberhausen, Gladbach, Mainz05, Offenbach e infine Karlsruher prima di varcare il confine per approdare al Salisburgo. Attualmente ha accettato la panchina della Nazionale piu' incognita possibile...la Corea del Nord...Nel 2006 dichiaro' che Joachim Low lo voleva come vice...Il Ct confermo' il rumour ma non se ne fece nulla per la titubanza del Norvegese. Nonostante la classifica cannonieri, la sua giornata migliore cade due anni dopo. A Monaco un Eintracht bullo del secondo posto dietro lo Stoccarda, impone alla decima giornata all'Olympiastadion di Monaco, il pari ad un Bayern ottavo in classifica e alla ricerca del proprio status. Finisce tre a tre. Jorn Andersen segna una doppietta. Sara' un anno in cui vedra' la sua parabola curvarsi verso la discesa...10 reti...Tre colleghi saranno piu' prolifici di lui...Andy Moeller 12 , Sippel 14 e Yeboha 15...Lascia un ricordo indelebile in Bundesliga. La sua zazzera bionda tagliata col falcetto lo rese identificabile in ogni azione offensiva. Oltre al primato di primo straniero che si aggiudichera' il Kanone, giostra per 243 gare e va a segno per 67 volte. Attualmente ancora si hanno notizie di lui...Stiamo in contatto...Dovesse sparire non ci si sorprende...Basta chiedere a Kim Jong-un.
martedì 8 maggio 2018
139) I PERSONAGGI - JORN ANDERSEN.
e dopo una rentree' di altri due anni a Francoforte, sonda il clima del Nord presso i Dinos e quindi chiude senza lasciare tracce nella Dynamo di Dresda a Germania ormai unificata. Nel 1993 prende la cittadinanza tedesca. Continua oltre frontiera in quel di Elvetico torneo. Zurigo, Lugano, Locarno...ma l'archibugio ormai e' senza proiettili. Attaccante agile, votato al contropiede, buono di testa e in acrobazia ma se non servito sparisce dal contesto offensivo. Un fulmine nei primi metri se ruba palla e anticipa l'avversario diretto. Poche doppiette ma molti gol decisivi e al momento giusto. Si trasforma in trainer e guida tra gli altri il Lucerna, il Larissa in Grecia e in Germania si propone sulla panca di Oberhausen, Gladbach, Mainz05, Offenbach e infine Karlsruher prima di varcare il confine per approdare al Salisburgo. Attualmente ha accettato la panchina della Nazionale piu' incognita possibile...la Corea del Nord...Nel 2006 dichiaro' che Joachim Low lo voleva come vice...Il Ct confermo' il rumour ma non se ne fece nulla per la titubanza del Norvegese. Nonostante la classifica cannonieri, la sua giornata migliore cade due anni dopo. A Monaco un Eintracht bullo del secondo posto dietro lo Stoccarda, impone alla decima giornata all'Olympiastadion di Monaco, il pari ad un Bayern ottavo in classifica e alla ricerca del proprio status. Finisce tre a tre. Jorn Andersen segna una doppietta. Sara' un anno in cui vedra' la sua parabola curvarsi verso la discesa...10 reti...Tre colleghi saranno piu' prolifici di lui...Andy Moeller 12 , Sippel 14 e Yeboha 15...Lascia un ricordo indelebile in Bundesliga. La sua zazzera bionda tagliata col falcetto lo rese identificabile in ogni azione offensiva. Oltre al primato di primo straniero che si aggiudichera' il Kanone, giostra per 243 gare e va a segno per 67 volte. Attualmente ancora si hanno notizie di lui...Stiamo in contatto...Dovesse sparire non ci si sorprende...Basta chiedere a Kim Jong-un.
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