Inizia l'era Schoen. All'Olimpico di Berlino di fronte a 75.000 presenze la Mannschaft incontra la Svezia per le qualificazioni al Mondiale Inglese. Lo scudiero di Herberger che premeva gia' da qualche anno si porta appresso tale Udo Lattek. Esordisce per l'occasione Rudi Brunnenmeier che realizza il gol del temporaneo vantaggio. La gara delude le aspettative. Il pareggio di Kurt Hamrin
seppure con un fortunoso colpo di testa..stabilisce sull'1:1 il punteggio. Schoen ridimensiona le critiche. '' Io guardo all'andamento della partita...un 2:0 per noi non rubava nulla. Il gioco piano piano si costruisce e presto ci saranno veridicita' su cui basare i giudizi..'' Schoen concludera' il suo mandato dopo i mondiali del 1978. Sara' rilevato da Jupp Derwall. Da notare che anche il suo esordio come giocatore con la maglia della Nazionale tedesca comincio' contro la Svezia. Era il 21 novembre del 1937 ad Amburgo. La Mannschaft vinse 5:0 e Schoen segno' due reti. Durante il suo mandato la Germania Ovest acquisi' quella rinomanza mondiale che poi vestira' nei secoli dei secoli successivi. Una finale Mondiale a Londra, una semfinale al cardiopalmo a Mexico 70 con conseguente medaglia di bronzo, Titolo Europeo 1972 e Mondiale 1974. Finalista Europeo 1976 ai rigori. Nel 1996 muore dopo una lunga malattia. Al suo funerale tutti suoi ragazzi. Gli appartenenti a quella generazione di fenomeni che costello' il calcio tedesco nel decennio del 1970. Molti lo ricordano come una persona paterna, sensibile e gioviale con i suoi ragazzi. Lascera' un ricordo incolmabile nel calcio tedesco e probabilmente non fosse stato per lui in questo momento non starei scrivendo di fussball.
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