martedì 29 maggio 2018

271) 1981 - KLAUS FISCHER...UN EX, DURO A MORIRE..


7 febbraio 1981.
A Gelsenkirchen si festeggia con giubilo il ritorno al gol di Klaus Fischer dopo 8 mesi di assenza per l'infortunio contro il Bayer Uerdingen il 22 marzo del 1980. Rientrato due gare prima contro il Gladbach, l'attaccante tornera' a fare centro con una doppietta proprio nella gara con gli avversari contro cui si infortuno'. 3:1 risultato finale contro gli Alka Seltzer. Lo Schalke naviga in pessime acque oberato da debiti e pessima gestione societaria. I due gol dell'idolo di casa sono visti come una ripresa e una speranza di salvare la baracca. La classifica e' ostica da risalire. Concludera' la stagione
con 17 presenze e 5 reti. Non saranno sufficienti per salvare i Knappen dalla retrocessione. A fine torneo ci si aspetta il rinnovo nonostante il declassamento in Zweite. Il colpo di scena arriva durante il calcio mercato. Dopo 11 anni di militanza nello Schalke accetta di passare al Colonia. I tifosi lo tacciano di tradimento. Assediano la sua casa e la bombardano di uova. Lettere minatorie di minacce di morte completano il quadro intimidatorio. A Colonia dovra' guadagnarsi il posto. Col tempo i sui 31 anni lo relegano a rincalzo di lusso dietro Woodckok e un giovane Littbarski. In 3 stagioni coi caproni segna 29 reti. Il 19 febbraio del 1983 apre le marcature a Gelsenkirchen contro lo Schalke per un 4:1 a domicilio. Quando nel 1984 crede ormai di aver esaurito le sue possibilita', Ottokar Wust presidente del Bochum gli offre il posto in squadra. Giochera' ancora per 4 stagioni. A 35 anni con la maglia del Bochum realizza ancora 16 reti al termine della stagione 1984-85 piazzandosi tra i primi dieci marcatori della stagione. Si ripetera' nuovamente contro i Knappen il 29 agosto del 1984 quando il Bochum sbanchera' il Parkstadion per 2:3. Firma il gol del provvisorio 2:2. Mettera' il sigillo Stefan Kuntz. Chiudera' la carriera nel 1988 con 535 presenze e 268 reti in Bundesliga..

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