Austriaco. Negli anni 70/80 il gioco dell'Austria passava tutto
attraverso i suoi piedi. Un cervello di centrocampo che si sa ritagliare
un ottima considerazione anche in Germania, tanto che ai Mondiali del
1978 con la maglia dell'Austria, il burlone gli fara' uno scherzone da
non dimenticare presto. Arriva in Germania nella stagione 1975/76 dopo
un'esperienza al Valencia, dove fa rodaggio e tagliando per il calcio
che conta. Ma non e' un sodalizio di blasone a chiamarlo. Veste la
casacca delle zebrotte bianco blu del MSV Duisburg. Ma non e'
schizzinoso e dimostra la sua continuita' e classe
prendendo in mano il
gioco e diventando il perno della manovra. Pochi assist, non e' un
trequartista ma un regista geometrico e con un tiro potente e preciso.
Non disdegna di inculcarsi personalmente negli spazi angusti delle
difese avversarie e a volte si rende pericoloso con estemporanee
conclusioni. Famoso il suo gol in rovesciata all'88esimo contro il
Francoforte nella stagione 1976/77 che valse la vittoria per 4:3. (vedi
video). Giocare per le zebrotte vuol dire partire con l'obiettivo di
salvezza, ma nella stagione 1977/78 le porta in gita in Coppa Uefa dove
addirittura raggiunge le semifinali in una storica stagione che vede le
tedesche occupare tutti i quattro posti che ambiscono alla finale. Ma la
sua impresa piu' grande resta la tripletta segnata a Colonia il 19
aprile 1980. 29esima di Bundesliga e Msv con l'acqua alla gola. Con tre
acuti, Kurt Jara guida le zebre al sacco di Colonia. Le reti di Litti
Littbarski e Toni Fallodilegno sono solo illusorie. Lo svantaggio nel
primo tempo sara' ribaltato nel secondo con una doppietta e con tanto di
gol nel finale. I 2 punti saranno fondamentali per la salvezza. Dopo
160 presenze e 23 reti cambia aria. Una stagione con lo Schalke con 32 presenze e due reti. Lascia la Germania con un buon ricordo. Il suo percorso continuera' tutto in Confederazione Elvetica. 4 stagioni con le cavallette di Zurico..sara' anche la prima squadra che guidera' dalla panchina. Torna in Germania con il nuovo millennio, sulla panchina dell'Amburgo. Vince con i Dinos la Coppa di Lega nel 2003. L'anno dopo chiamato al capezzale del Kaiserslautern orfano di Gerets, silurato al termine del girone d'andata, porta i Roten Teufel alla salvezza. Tornato in Austria si sistema al Salisburgo con i neonati Red Bull. La fine del rapporto con i ''Bibbitari'' avviene con strascico giudiziario e anni di carte bollate per un contenzioso tra il tecnico e i vertici della societa'. Le accuse di incongruenze nei trasferimenti di giocatori, a suo carico, cadono nel 2009 dopo mesi di indagini della corte di Salisburgo che lo sollevera' da detta imputazione. Qualitativamente uno dei tanti personaggi di cui si e' perso lo stampo con l'evoluzione del calcio moderno..
https://www.sportschau.de/sendung/tdm/video-tor-des-monats-mai--112.html
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