giovedì 17 maggio 2018

191) 2011 - MANUEL NEUER, L'INFAME TRADITORE ODIATO DA DUE BANDIERE.

 5 novembre 2006
Mirko Slomka, trainer dello Schalke 04, decide dopo la sconfitta di Bundesliga a Stoccarda per 3:0, di dare una ventata di gioventu' alla squadra e nonostante un non malvagio terzo posto a tre lunghezze dalla vetta, dopo solo 10 giornate, parte con la rivoluzione, dalla difesa della porta. Contro il Bayern a Gelsenkirchen esordisce Manuel Neuer che soppianta cosi' Frank Rost. Scherzo del destino proprio contro la squadra che lo consacrera' fenomeno Mondiale. Esponente principe della nuova scuola di
portieri. Quella dei portieri-libero, buoni coi piedi, primi a riavviare l'azione. Un po' limitati nelle caratteristiche tipiche dei portieri vecchia scuola. L'esordio non e' dei piu' felici. Lo Schalke domina gran parte della gara e si trova in vantaggio per 2:0. Poi gli uomini di Felix Magath in 7 minuti pareggiano con Ottl e Makaay. Slomka e' ugualmente soddisfatto dell'esordio del giovane portierino e ne preannuncia una fulgida carriera. Dopo essere diventato l'uomo nuovo dei Knappen e il simbolo dei tifosi in poco tempo, sara' maturo per il ''tradimento''. Il primo giugno 2011 per 23 milioni di euro passa al Bayern...Comincia un'altra storia...Tra Nazionale e rancori..Ancora oggi, ogni qualvolta torna alla Veltins Arena si sprecano le manifestazioni di astio. Una volta mentre il pullmann del Bayern percorreva un cavalcavia che portava allo stadio, un manichino vestito con la divisa dell' ''infame'' fu esposto a mo' di impiccato, dai tifosi Konigblauen I tifosi del Bayern ne hanno fatto uomo copertina, con tanto di Coppa del Mondo in mano, sulla loro pagina Facebook. Cosa normale, si sarebbe portati a pensare, fatto quasi rivoluzionario se si prende in considerazione il rapporto tra curva e giocatore, se si rilegge la storia in Baviera di “Suppamanuel”.E' arrivato al Bayern firmando un contratto quinquennale, con la convinzione, dirigenziale, di avere preso il miglior portiere tedesco e il disappunto del popolo rosso che guardava con rabbia e scetticismo quel lungagnone dalle mani enormi. Dubbi sulla bravura tra i pali? Macche'. Il problema era un altro, molto più grande. Manuel Neuer era nato a Gelsenkirchen, giocava nello Schalke 04, ne era capitano e idolo assoluto della curva. Troppo anche per i bavaresi che sino a tre anni prima applaudivano e inneggiavano cori alla maglia numero 1, quella maglia che per loro aveva solo un nome: Oliver Kahn. Vederla vestita a un odiatissimo “minatore”, per di piu' sino all’anno prima loro uomo immagine, era qualcosa di insostenibile e così, poche ore dopo l’annuncio del raggiunto accordo tra Bayern e Schalke, gli ultras si sono radunati sotto la sede della societa' per chiedere l’annullamento del trasferimento. Le proteste in quel 2011 hanno anche varcato il confine, scendendo sino sul Garda, dove a Riva del Garda, era in ritiro la squadra. E cosi' dopo due giorni di contestazioni e insulti verso il numero uno, la dirigenza ha deciso di convocare un tavolo per cercare un dialogo con i tifosi. Escluso un annullamento del trasferimento o una partenza in prestito di Neuer, come inizialmente richiesto, si e' arrivati ad un compromesso, un patto di non belligeranza firmato, tra societa', portiere e tifosi: l’odiato “minatore” avrebbe dovuto rispettare 5 semplici regole, ovvero “non potra' avvicinarsi alla Curva Sud dell'Allianz Arena; Non potra' baciare la maglia del Bayern, ne' lanciarla agli spettatori; Non potra' intonare le strofe di ‘Humba’, (l'inno dei fedelissimi) e non potra' commentare con la stampa il comportamento degli ultras”. Ora a 5 anni di distanza, queste regole sono ancora valide, nessuno ha mai stracciato l’accordo, ma la Curva Sud acclama “Suppamanuel”, lo applaude, lo chiama per applaudirlo. E lo rende uomo copertina, facendo finta di non ricordarsi il passato, i problemi di appartenza, tutte le critiche di quell'estate. "Manuel e' un bene del calcio tedesco e del Bayern", ha detto a Tz uno dei capi ultras bavaresi. Il resto non conta più. Il campo non solo ha sancito la tregua, ha fatto sbocciare l'amore.

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