sabato 1 settembre 2018

513) I PERSONAGGI - MICHAEL ''MICHA'' RUMMENIGGE - ALL' OMBRA DEL ''GRANDE FRATELLO''.


Offuscato, schiacciato, infastidito per troppo tempo dall'ingombrante ombra di un fratello troppo importante, Michael Rummenigge trovo' la sua giusta consacrazione del proprio talento calcistico, solamente a 27 anni. Forse un talento non straripante come quello di Karl Heinz, ma sicuramente di tutto rispetto e capace in piu' di un'occasione di fare la differenza in Bundesliga. Michael la sua sfida la vince quando si scrolla di dosso tutte le etichette di giovenu', tutti i confronti e tutti i paragoni. Nel momento in cui lascera' Monaco ed approdera' all'ammiraglia di Westfalia. Il Borussia Dortmund. E si liberera' di quel l'invisibile cordone ombelicale che gli hanno sempre rimarcato. Non e' piu' in quel
momento la brutta copia del fratellone, ma un vero e proprio uomo squadra che sulla trequarti ha trovato la sua giusta collocazione tattica per le sue caratteristiche tecnico fisiche. Destro naturale, ottime doti tecniche, sa dettare il passaggio smarcante cosi' come castigare con la botta dalla media distanza. Nel gesto tecnico, a tratti ricorda un po' Kalle, ma la prestanza atletica e la forza d'urto li differenziano radicalmente. A 17 anni arrivo' al Bayern e a 24 lo lascio', non senza delusione, perche'

a Monaco arrivo' Olaf Thon, gioiellino del calcio tedesco in fase di esplosione.  Quando i fratelli piu' piccoli emulano il piu' grande non c'è nulla di insolito, ma se il grande diventa un calciatore professionista, solo pochi saranno in grado di emularne le gesta e di superarlo. Michael Rummenigge è riuscito a competere, anche se non è riuscito a raggiungere le glorie del fratello Karl-Heinz nella sua carriera. Diciassettenne, Micha  approdo' al Bayern nel 1981. In quegli anni, il fratellone era capitano sia del Bayern che della Nazionale Tedesca. Per la seconda volta di fila era stato nominato Pallone d'oro, calciatore Europeo dell'anno. Sotto questa grande ombra, la partenza di Michael nell'ensemble delle stelle di Monaco fu molto lenta e intermittente. Dovette aspettare fino al 1983 di giocare la sua prima partita in Bundesliga, alla 33esima giornata, come sostituto. Nel successivo anno, tuttavia, è riuscito quasi a saltare fuori dal nulla e sorprendendo tutti, chiude la stagione con 33 presenze e 11 segnature. Gli anni seguenti giocarono per Micha un ruolo significativo nella collocazione del reparto offensivo del Bayern e con la squadra si pote' fregiare di tre Meisterschale. In quel periodo si collocano anche le sue due uniche presenze con la maglia della Nationalmannschaft, con cui esordi' nel 1983 (contro la Turchia) e chiuse nel 1986 (contro l'Austria). Forse proprio questo il suo unico rimpianto. Una nazionale trovata presto, a diciannove anni e persa troppo presto. ''Micha'' nel 1988 fu il primo trasferimento di un giocatore tra Bayern e Borussia Dortmund, in 26 anni di Bundesliga. Prima di lui

solo Burkhard Segler, passo' dai Bullen ai gialloneri nel 1974, ma faceva parte della rosa giovanile e non aveva mai messo piede in Bundesliga. Il Dortmund si assicuro' Rummenigge junior per un milione e trecentomila marchi, ma nelle prime stagioni si dovette accontentare di fare da spalla a Andy Moeller. Nel frattempo ricarico' le pile. La prima stagione si era conclusa con solo quattro gol in 32 partite. Non si è avvicinato al suo punteggio di Monaco a due cifre, 10 gol dell'anno precedente. Alla fine della stagione pero', arrivo' il primo titolo del Borussia Dortmund dopo più di 20 anni dall'ultimo. Sicuramente un trionfo con tutto un altro sapore. Nel 1989, infatti Rummenigge junior, vinse la DFB Pokal con la maglia giallonera del BVB 09. Negli anni a venire, Michael Rummenigge passò dall'attacco a centrocampo e riconquistò a poco a poco la vecchia predisposizione al gol. Nel 1992/93, sotto la guida di Ottmar Hitzfeld, fu promosso capitano della squadra e guidò i compagni al secondo posto in Bundesliga nel 1992 e un anno dopo nella finale di Coppa UEFA, nella quale si dovette inchinare alla Juventus dei ''traditori'' Jurgen Kohler e Andy Moeller. Nel 1994, Micha chiude con il calcio di grande livello e si avventura in Giappone per esplorare il calcio emergente della J League alla ricerca di fresche emozioni e diciamocelo, soprattuto di ''cash''. Trascorre due stagioni negli Urawa Diamonds, gica 42 gare e segna 13 reti. Il suo consuntivo finale e' di 309 presenze in Bundesliga e un totale di 398 nel calcio che conta con un buon bottino di 111 reti nonostante un ruolo ne carne ne pesce.  Quando finì la sua carriera attiva nel 1996, si trasformo' in imprenditore di successo nel campo del marketing sportivo. Attualmente gestisce anche una scuola di calcio e vende articoli


sportivi con la propria etichetta. E' socialmente molto coinvolto in iniziative a scopo benefico come patron dell'associazione "Kinderlachen" e l'iniziativa "No power to the drugs". Ha costruito con passione una grande collezione di pezzi rari di cimeli di calcio degli anni '80. Per alimentare questo hobby, regolarmente saccheggia una grande casa d'aste online. Per cui, attenzione, chiunque offra su Ebay un album Panini della stagione del decennio tra l'80 e il 90, rischia all'ultimo minuto di essere superato dal potente offerente Michael Rummenigge. Michael Rummenigge ha tre figli. Marco, nato nel 1988, anche egli si avvio' alla carriera di calciatore, ma nonostante promettenti doti e alcune convocazioni nelle giovanili Nazionali, dovette rinunciare molto presto alla carriera sportiva per persistenti complcazioni ad un ginocchio.



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