venerdì 11 marzo 2022

691) 1979 - QUANDO LA VAR NON C'ERA: M'GLADBACH - HSV E QUELLO SCHIAFFO DI MAGATH, CHE FECE SCANDALO. - ''La prima prova video utilizzata per una squalifica...''


In retrospettiva, si può dire che il 10 febbraio 1979 fu il momento della consapevolezza che le prove video come le conosciamo oggi avrebbero potuto dissipare molti dubbi discplinari. A quel tempo, il giocatore dell'HSV, Felix Magath venne condannato successivamente alla gara, sulla base di immagini televisive. Divenne uno scandalo enorme, ma fece pensare per il futuro. Nel febbraio del 1979 dunque, il calcio in Germania perse finalmente la sua innocenza. Da quel giorno, una partita di Bundesliga non finiva più dopo i 90 minuti di gioco. D'allora in poi, il "postludio" avrebbe potuto essere esteso per

settimane. Perché qualcosa di molto importante era cambiato: da quel giorno in Bundesliga non contavano più solo le decisioni concrete di un arbitro in campo. La presenza delle televisioni creò una nuova situazione che stravolse molto di quello che un tempo era stato il fascino originale del gioco. Ma cosa accadde realmente allora in quel fatidico giorno? Quel giorno si è svolse un'accesa partita tra Moenchengladbach e Hamburger SV sul terreno del Bökelberg. Più che correre e giocare, si camminava costantemente avanti e indietro, attenti a non cascare su un terreno pesantemente ghiacciato. Al 76' fu segnato un gol che è rimasto ancora oggi memorabile. Il nazionale dell'Amburgo, Horst Hrubesch realizzzò un gol meraviglioso. Imbeccato da un passaggio di Felix Magath, il giocatore che al  Rot-Weiss Essen avevano chiamato il "mostro dei colpi di testa" ripescò un pallone in aria con la punta del piede al limite dell'area e contro la sua reputazione di centravanti legnoso e impacciato, saltò in pallonetto un primo avversario, saltò quindi il secondo e con un tiro di punta, piazzò la palla nell'angolino a battere Wolfgang Keib sulla sua destra. Il gol fu così bello che fu persino votato "Tor des Monats". Ma nemmeno questo bellissimo centro, servì agli Hamburgerer. Il Borussia alla fine sconfisse l'HSV per 4:3. Ma non fu il meraviglioso gol di Hrubesch ad essere a suscitare la maggior eccitazione 

della giornata, ma fu una scena che accadde all'85° minuto che avrebbe finito per fornire un argomento di conversazione assai accesso e complesso. Horst Wohlers del Gladbach e Felix Magath dell'Amburgo si erano scontrati a gioco fermo. Quando l'arbitro Heinz Quindeau lo notò, aveva appena visto Wohlers prendere a calci Magath. Non ebbe quindi altra scelta che mostrare al Gladbacher il cartellino rosso per questo episodio. Nonostante le accese proteste dei compagni di squadra del Folhen, Wohlers dovette lasciare il terreno di gioco. Ora la questione parve che fosse stata risolta qui. Ma la sera stessa, non ci furono solo milioni di ''normali'' tifosi di calcio, che seguirono le partite della giornata in Tv, seduti comodamente nei propri divani di casa, ma anche un importante funzionario Federale, aveva acceso il televisore. E il procuratore capo della DFB, Hans Kindermann non fu affatto d'accordo con la decisione presa da Quindeau al Bökelberg nel tardo pomeriggio. Ai suoi occhi, la violenta reazione di Wohlers fu preceduta da uno "ceffone di sinistro" di Magath. Questa cosa infastidì così tanto Kindermann che fece qualcosa che in precedenza non era mai stato fatto e divenne unico in Bundesliga. Decise di coseguenza, per la punizione di Magath, il cui reato durante il gioco non era stato affatto punito, comminandogli una squalifica di sei partite. Divenne uno scandalo, non appena la cosa fu riportata sui taccuini di molti giornalisti il ​​giorno successivo. Sebbene tale sentenza sia stata poi revocata in appello, gli effetti di tale decisione si fanno sentire ancora oggi. L'unico problema non era che il processo avesse avuto luogo, ma proprio come oggi, tutti gli osservatori si trovarono di fronte al problema di come interpretare correttamente il materiale delle immagini. Subito dopo la partita, Wohlers giustificò il suo calcio a Magath con le parole: "Non mi piace quando qualcuno mi colpisce in faccia. E di certo non quando lo fa un Magath". Ma il giocatore dell'HSV, da parte sua avrebbe voluto che il suo ceffone fosse visto più come una "pacca amichevole", come un buffetto, da interretare come segno di riconciliazione. In pratica: dichiarazione si oppone a dichiarazione. Come dovrebbe essere presa una decisione ragionevole allora?  Qualcos'altro preoccupava però larghe fasce del pubblico calcistico: molti temevano in effetti che l'autorità degli arbitri da allora sarebbe stata minata. Perché, se potenzialmente, ogni decisione in campo avesse potuto alla fine essere discussa e rivalutata da un (troppo) zelante procuratore capo, che ne sarebbe stato più, della bella esperienza calcistica di novanta minuti, con le sue regole chiare e inequivocabili? In effetti, Kindermann riconobbe questo possibile problema appena in tempo e si limitò a quell' intervento serio e sostanzialmente arbitrario, nella decisione del fatto specifico. Ma ormai dal 10 febbraio 1979, una cosa si era radicata nella mente di tutti i tifosi e funzionari: la speranza un giorno di poter rendere il calcio più giusto e equo attraverso l'utilizzo delle immagini televisive. Dovettero trascorre ben 40 anni ancora però. Non fu fino alla stagione 2017/2018, che le prove video, poterono essere utilizzate su tutta la linea in Bundesliga. Per paradosso, uno dei maggiori sostenitori dell'introduzione fu proprio Felix Magath tra tutte le persone, che già nel 2015 proferì: "La lega ha bisogno di un arbitro televisivo - immediatamente!

Nessun commento:

Posta un commento