Fu una novità assoluta! Finora gli oggetti in Bundesliga erano volati solo in una direzione: dagli spalti al prato. Ma il giocatore peruviano dell'HSV Paolo Guerrero ribaltò questa regola alla 29esima giornata del torneo 2009-10. La sua rabbia incontrollata fece si che colpì un tifoso della sua stessa squadra, lanciando sugli spalti una bottiglia di acqua piena! Paolo Guerrero era appena tornato ad Amburgo dal suo paese natale, il Perù, dopo ripetuti tentativi falliti di salire sull'aereo. A causa della sua aviofobia (paura di volare), il team di Amburgo inviò persino un supervisore in Sud America per cercare di organizzare il modo di riportare il Peruviano nella città anseatica, oltre che in aereo. Alla fine Guerrero
si dovette rassegnare a volare, punto. Quando tornò ad Amburgo, non era ancora in grado di giocare dopo aver trascorso una pausa di sei mesi per infortunio. Perché Guerrero - e questo non sembrò del tutto privo di una certa trama da commediante - asserì si era strappato una fibra muscolare mentre sembrava che stesse rincorrendo sulla pista dell'aerodromo il suo aereo. Tornato ad Amburgo quell'anno disputò solo 6 gare. Rientrò in campo alla 28esima per soli 30 minuti e fu sufficiente per rimediare un'ammonizione. E poi arrivò la 29° giornata della stagione 2009/10. Labbadia lo inserisce nel secondo tempo al psto di Ruud Van Nistelrooy. Avrebbe dovuto essere la sesta partita del peruviano nel torneo in corso. Ma nello 0:0 contro l'Hannover 96, come i suoi compagni di squadra e gli stessi avversari dopo tutto, fece ben poco quel giorno per rendere la partita divertente o più interessante. L'atmosfera nello stadio era insofferente e soprattutto con lo stesso peruviano, reo di pigrizia, insofferenza e poco impegno. Quindi quando un tifoso insultò Paolo Guerrero mentre entrava negli spogliatoi, tutte le micce dell'attaccante dell'HSV presero fuoco. Dall'interno, dello stadio, afferrò una bottiglia piena che lanciò
sulla tribuna colpendo alla testa il tifoso arrogante. L'HSV reagì immediatamente comminando al suo giocatore quella che si dice sia la penalità più alta di tutti i tempi all'interno del club anseatico. All'epoca si parlava di 100.000 euro. Ma ovviamente non finì qui. La DFB sospese Guerrero per il resto della stagione e gli inflisse un'ulteriore multa di 20.000 euro. Ma non fu tutto. Perché il peruviano dovette sopportare di essere ridicolizzato dalla comunità di Internet. Spesso in modo volgare e minaccioso. Tuttavia, non di rado anche in modo molto umoristico. Giorni dopo, Paolo Guerrero definì il suo recente lancio di una bottiglia verso un tifoso, il peggior errore della sua carriera in un'intervista pubblicata il mercoledì seguente. "Il mio comportamento nella partita di Hannover è stato l'errore più grande della mia vita... Sono ancora scioccato quando vedo il filmato. Ancora non riesco a capire la mia reazione. Non mi era mai successo prima", dichiarò Guerrero al settimanale Sport Bild. "Ho fatto un errore che non accadrà mai più. Ma non è bello nemmeno, essere insultato dai propri tifosi". Guerrero lanciò la bottiglia in faccia al tifoso che lo aveva insultato mentre si dirigeva verso lo spogliatoio, tra gli scherni per la scarsa prestazione della squadra nello 0:0 in Bundesliga contro l'Hannover 96, il 4 aprile 2010. Sfuggì a una squalifica del proprio club perché fu sanzionato con una multa. L'organo discplinare della DFB lo bandì per cinque partite di Bundesliga, facendogli saltare il resto della stagione di campionato fino alla conclusione. L'Amburgo presentò ricorso contro la sentenza, ma Guerrero fu idoneo solo per l'Europa League, dove l'Amburgo raggiunse la semifinale contro il Fulham. Lanciando un oggetto dall'interno del terreno fino sulla tribuna, Paolo Guerrero rappresentò una novità nei quasi 47 anni di storia di Bundesliga. Al contrario, le cose, le più disparate sono sempre volate in campo e spesso con compiacimento dei tifosi. Nella stagione 1974/75, gli storici della Bundesliga, annotavano sui bloc notes: alla 9a giornata: "Il Gladbach ha perso in casa contro il Bayern Monaco. Una partita carica di odio. Il presidente del Bayern al termine, ha dovuto respingere una vera tempesta di castagne, mentre uova sono state lanciate contro l'accompagnatore Robert Schwan e l'allenatore Udo Lattek si è beccato anche una piccola bottiglia di liquore sulla nuca". E nella stagione 1976/77, l'arbitro Rudolf Frickel sospese al 76'esimo per la prima volta in assoluto, una partita di Bundesliga alla quindicesima giornata, a causa del lancio di una bottiglia. (Proprio in questi giorni a Bochum, - marzo 2022 - la gara e' stata sospesa e annullata, per il lancio di un bicchiere colmo, che ha colpito sulla nuca un guardalinee...) La partita tra 1. FC Kaiserslautern e Fortuna Düsseldorf stava sullo 0:1 all'epoca. Non fu "una grandinata di bottiglie di birra", come riportarono poi gli osservatori, che alla fine portò alla sospensione dell'incontro, ma bastarono tre bottiglie. Per l'allora allenatore del Lauterer, Erich Ribbeck, la squadra di Düsseldorf fu in parte responsabile dello scandalo. Arrabbiato, Ribbeck mostrò alla stampa un ''tabloid'' della metropoli renana, pubblicato il giorno prima della partita. Le dichiarazioni irrispettose fatte dal Fortuna contribuirono ad avvelenare inutilmente l'atmosfera, secondo l'allenatore dell'1. FC Kaiserslautern. Ma niente di tutto ciò lo aiutò a giustificare l'accaduto: la partita fu sanzionata con 0:2 goal a tavolino. Si dice che una volta, il leggendario arbitro Wolf-Dieter Ahlenfelder, raccontò che i lanci di bottiglia non erano così rari sul temuto Betzenberg di quegli anni. Secondo l'arbitro di Oberhausen, già prima della partita era chiaro se la gara sarebbe stata complicata da dirigere. Ma Ahli,
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