sabato 5 febbraio 2022

653) CURIOSITA: IL BAYERN-DUSEL: COSA E'? ESISTE? - ''Scienza, psicologia e statistica, dicono la loro sulla proverbiale ''fortuna immeritata'' del Bayern. Scaramanzia, invidia o ammissione di inferiorità?''

Il Bayern-Dusel (da Dusel, che in tedesco sta per ''fortuna immeritata'') è un mito calcistico diffuso in Germania, tra i tifosi avversi al Bayern e ultimamente anche tra gli organi di stampa. Si riferisce in genere al FC Bayern, il club di maggior successo della Bundesliga tedesca e vuole affermare che la squadra è spesso particolarmente fortunata nelle partite che mettono pressione. Il termine, nacque negli anni '70 ed ebbe un particolare successo, poichè è usato come una parola d'ordine e sbrigativa, dai tifosi e dai club concorrenti dei Bavaresi. Bayern-Dusel viene utilizzato anche in relazione ad altri club.

Ormai e' una normale maniera di interloquire anche nei media. Nei media di lingua tedesca, almeno dal 2001, si parla del Dusel bavarese. Gli vengono regolarmente assegnati significati come, "tipico", "proverbiale", "famoso", "leggendario", "temuto", "incredibile", "mostruoso", "in agguato" ed "eterno", nonché conseguenza del "potere del mito". Con il Bayern-Dusel vengono spiegate non solo le partite che il Bayern decide a proprio favore, ma anche la presunta fortuna nelle vittorie per le competizioni internazionali di coppa. Nei media svizzeri, dopo una vittoria di misura all'ultimo minuto sull'FC Basel, fu tirato in ballo il ''dusel''  bavarese. In un articolo di Capodanno pubblicato sul quotidiano austriaco Die Presse nel 2011, l'autore esprimeva la speranza che con il nuovo allenatore della nazionale Marcel Koller, la nazionale austriaca avesse ora qualcuno, che potesse fermare questa insopportabile ''fortuna'' del Bayern che si era trasferita armi e bagagli anche alla squadra della DFB. Molti studi scientifici ed esperti di statistica si sono occupati del curioso quanto non sottovalutato argomento, ad esempio Christian Hesse, che insegna matematica e statistica all'Università di Stoccarda, o il professore di economia Eberhard Feess, così come la società Opta Sports, che commercia dati sportivi. Le loro richerche e inerenti sondaggi, dimostrano che il ''Bayern Dusel'' nelle decisioni arbitrali, ha un equivalente statisticamente provato ed espresso, come chiaro vantaggio a favore del FC Bayern Monaco. Viene inoltre avanzata la tesi che il Bayern-Dusel si basi su un privilegio conferito al Bayern dalla Federcalcio tedesca (DFB) in generale e dagli arbitri in particolare. In questo contesto si parla anche di un bonus Bayern. Si presume che la DFB non osi prendere decisioni impopolari contro il club, a causa della grande influenza dell'FC Bayern Monaco, forte finanziariamente, supponendo poi, che potrebbero portare anche a una inconscia sudditanza da parte dei singoli funzionari di questa associazione, così 


come alle valutazioni arbitrali in specifiche situazioni di gioco. Il fatto che esista effettivamente un bonus Bayern è stato scientificamente provato. Nella pubblicazione specialistica "La Gestione della Champions League e cosa possiamo imparare dal calcio professionistico", la ''fortuna'' del Bayern è descritta invece come un risultato diretto della fiducia in se stessi, che viene "inoculata" nei giocatori del FC Bayern. Il consulente di gestione e filosofo dello sport, Reinhard K. Sprenger ha coltivato un'opinione simile. In un'intervista allo Spiegel, Sprenger rispose alla domanda su come sono nate le ''fortune'' del Bayern che vanno avanti da decenni: Sono una conseguenza che: "L'enorme fiducia nel successo dei giocatori del Bayern arriva intorno all'85 minuto. E nella stessa misura si rimpicciolisce la fiducia per gli avversari. L'FC Bayern riesce a dare un nuovo slancio a questo mito della fiducia nel successo e volta dopo volta, lo accresce ancora ed ancora.'' Lo psicologo sportivo ed ex calciatore professionista Philipp Laux ha spiegato in un'intervista che il fattore decisivo del gioco è "non essere rassegnati, ma crederci che puoi ancora vincere ogni partita in qualsiasi momento.'' Questa convinzione, ha sicuramente qualcosa a che fare con le aspettative e gli obiettivi che il club si è prefissato e in cui i giocatori si identificano”. Giocatori e dirigenti dell'FC Bayern reagiscono diversamente alla menzione ormai frequente del ''Bayern Dusel''. Una volta, dopo aver battuto l'Hannover 96 negli ultimi minuti della partita, il capitano e portiere di lunga data dell'FC Bayern, Oliver Kahn, dichiarò: "A causa della tradizione dell'FC Bayern, abbiamo i nervi saldi. Non c'è niente di gratuito neppure la fortuna, devi forzarla". Bastian Schweinsteiger commentò autoironico dopo una vittoria di misura contro l'Hamburger SV nel febbraio 2004: "Il ''Bayern Dusel'' è tornato!" Felix Magath disse anche, durante il suo periodo come allenatore del Bayern, dopo una partita decisa allo scadere: "Se segneremo un altro gol al 90', salterà fuori ancora la famosa sciocchezza del Bayern Dusel". I membri dell'FC Bayern a volte hanno reagito anche con il pelo gonfio. Uli Hoeneß, a cui nel 2008 fu chiesto da un giornalista della "FCB TV", la televisione del club, se una vittoria per 1:0 contro il Karlsruher SC, fosse dovuta al Bayern Dusel, rispose seccamente: "Devi trovarti un altro lavoro''. In Inghilterra, il cosiddetto Fergie Time è considerato l'equivalente britannico del Bayern Dusel. Riferito al Manchester United di Alex Ferguson e alla similitudine delle due società di sapersi districare nelle situazioni piu' precarie negli ultimi secondi di gioco. Probabilmente visto come ando' la celeberrima finale di Coppa dei Campioni a Barcellona tra le due squadre nel 1999, la versione Britannica deve avere piu' peso specifico.

ESEMPI DI GLORIE E DRAMMI ACCADUTI NEGLI ULTIMI MINUTI NELLA STORIA DEL BAYERN.
Il dramma del Getafe diede nuova linfa al mito dell'incredibile fortuna del Bayern nelle fasi di chiusura delle gare. Tornarono alle cronache vecchi discorsi che col tempo sfociarono in vere e proprie interrogazioni anche in ambito scientifico o filosofico. Ma come cominciò' tutto questo? Vediamo una rassegna di episodi, non sempre a favore che hanno caratterizzato la storia del Bayern e deciso incontri negli ultimi spiccioli di gara. Prendiamo in considerazione solo gli incontri piu' significativi, che lasciarono un ricordo indelebile anche in un pubblico neutrale. Tutto comincio' nel 1974 a Bruxelles – 119 minuti erano stati giocati nella finale di Coppa dei Campioni tra Atletico Madrid e FC Bayern 


quando è successo l'incredibile. L'Atletico Madrid era in vantaggio per 1:0 a Bruxelles il 10 maggio 1974 con un gol al 114' e il portiere spagnolo Reina non subiva gol da 869 minuti, gli attaccanti del Bayern Gerd Müller e Uli Hoeneß disperavano per la difesa ben organizzata dell'Atletico. L'arcigno  difensore Georg Schwarzenbeck portò la palla fino a circa 25 metri dalla porta avversaria, fece alcuni passi e scaglio un tiro radente e angolato. La palla si indirizza perfettamente all'angolo in basso a destra di Reina. Nel replay, due giorni dopo, il Bayern vinse 4:0 con due gol a testa di Uli Hoeneß e Gerd Müller. Non fu segnato alcun gol, invece, nel tempo di recupero infinitamente lungo della partita di Bundesliga tra Bayern e Hamburger SV il 9 ottobre 1982 - ma questa fu esattamente la storia. Le partite tra le due squadre furono i duelli più duri di quell'epoca in Bundesliga - e il Bayern fu spesso in svantaggio, come nella stagione 1981/82, quando perse 3:4 in casa dopo essere stato per 3:1 in vantaggio, con un tra l'altro, un gol di Horst Hrubesch proprio all'ultimo minuto (!). Ma sempre con l'Amburgo l'anno successivo, il Bayern era stato recuperato da un vantaggio di due gol e almeno avrebbe chiuso con un pareggio per 2:2. Ad un certo punto l'arbitro Eschweiler concede un calcio di rigore per un discutibile fallo di mano di Udo Horsmann. Era il 90'. Era giustificabile, ma il pubblico di Monaco creò così tanti problemi che ci vollero quasi dieci minuti prima che Manfred Kaltz arrivasse sul dischetto. Kaltz era considerato un rigorista quasi infallibile e il nuovo portiere del Bayern, Jean-Marie Pfaff si doveva ancora riprendere dalle critiche che gli piovvero addosso poche settimane prima, per il suo debutto, quando aveva messo in rete direttamente una rimessa laterale contro il Werder Bremen. Kaltz calciò, radente il terreno, Pfaff parò. Lo Stadio Olimpico ruggì di entusiasmo. Alla fine, comunque l'HSV fu ancora il campione. E ancora..Era la 33a giornata della stagione 1985/86 quando l'FC Bayern, secondo in classifica, dovette giocare contro la capolista Werder Brema. Se avessero vinto, il Werder sarebbe stato campione. All'89' l'arbitro Volker 


Roth fischiò un rigore per il Brema. Michael Kutzop, che all'epoca era considerato ancora più infallibile di Manfred Kaltz, afferrò la palla, e spiazzato abilmente il portiere del Bayern, Pfaff, colpì l'esterno del palo. La partita finì 0:0. Il Werder poi perse 2:1 a Stoccarda nell'ultima giornata di gioco, mentre il Bayern spazzò via il Mönchengladbach per 6:0 e divenne campione. Ancora..Nell'andata delle semifinali di Champions League del 7 aprile 1999, l'FC Bayern era in svantaggio per 3:1 contro la brillante squadra della Dynamo Kiev e rischiava di finire completamente travolto dagli ucraini. Ma Shevchenko, Rebrow e Co. sprecarono una possibilità dopo l'altra. Al 78' Stefan Effenberg ebbe l'idea di tirare un calcio di punizione oltre il muro  della barriera da una posizione piuttosto incerta e sorprendere così il portiere. Il 2:3 portò la Dinamo a perdere fiducia. Al 90', Carsten Jancker segnò il gol del 3:3. Il Bayern vinse la gara di ritorno 1:0 e raggiunse la finale. Andiamo avanti...Alla 33ª giornata della Bundesliga 2000/2001 erano già terminati i 90 minuti. La capolista Schalke 04 aveva pareggiato 0:0 a Stoccarda, mentre il Bayern Monaco, secondo, sembrava incapace di andare oltre l'1:1 contro l'1.FC Kaiserslautern. Poiché lo Schalke si aspettava il SpVgg Unterhaching nell'ultimo turno di gioco, sembrava ormai già certa una conclusione anticipata del campionato. Ma poi, quasi contemporaneamente, Krassimir Balakow dello Stoccarda e Alexander Zickler del Monaco segnarono. Lo Schalke perse 0:1, il Bayern vinse 2:1 e improvvisamente aveva tre punti di vantaggio. Alla 34° giornata della stagione 2000/2001, lo Schalke 04 vinse come pronosticato 5:3 contro l'Unterhaching. Al Bayern bastava un pareggio in casa dell'Hamburger SV per aggiudicarsi il titolo. Fino al 90° Minuto era 0:0 - poi Sergej Barbarez colpì di testa la palla nella porta di Oliver Kahn. A Gelsenkirchen si diede il via ai festeggiamenti. Ma il gioco non era ancora finito. Nei minuti di recupero, il portiere dell'HSV Matthias Schober raccolse con le mani un retropassaggio. Il calcio di punizione indiretto in area fu l'ultima azione della stagione, tutte le altre partite erano già finite. Stefan Effenberg toccò la palla e Patrik Andersson segnò attraversando una selva di gambe proprio nell'angolo in basso a sinistra: il Bayern fu nuovamente campione e lo Schalke solo secondo. Nelle semifinali della Coppa dei Campioni 1991, il Bayern visse un'ora amara a Belgrado. Alla Stella Rossa avevano recuperato la sconfitta interna per 2:1 dell'andata a Monaco, quando il libero Klaus Augenthaler batte' con un autorete il proprio portiere, Raimond Aumann - proprio al 90esimo. Nella fase a gironi di Coppa Uefa 2007/2008, la squadra di Monaco riuscì almeno in una piccola rivincita. La Stella Rossa fu sul 2:1 fino all'86', ma poi il subentrato Toni Kroos, di appena 17 anni, calibrò un cross in area di rigore, che Miroslav Klose trasformò per il 2:2. È andò ancora meglio: al 90', quando proprio Kroos segnò per il 2:3. Nel derby della Coppa DFB contro i rivali cittadini del 1860 il 27 febbraio 2008, (giorno del centenario della 


fondazione) il Bayern sembrava prendersi in giro da solo. Non riuscirono a trovare in alcun modo la via del gol contro i "Lowen" abilmente schierati in difesa. Fino al 120° minuto però. Poi Ribéry convertì freddamente il rigore assegnato e fatto ripetere - e il sogno del colpo a sensazione svanì per il 1860. Altrettante sfortune, contribuirono, piu' che per carenza di abilità e di volontà, a decidere due tra le piu' amare sconfitte del FC Bayern, negli ultimi minuti: Forse la più amara di tutte le sconfitte finali, lo colpì duramente Il 26 maggio 1999, quando dopo aver condotto per 1:0 fino ai minuti di recupero contro il Manchester United, la finale di Champions League, colpendo anche un palo e una traversa, in pochi secondi si vide ribaltare il risultato senza accedere ai supplementari. Prima Teddy Sheringham e poi Ole Gunnar Solskjaer segnarono una doppietta per lo United nell'arco di due minuti. Champions League 2011/2012. A Monaco la finale vede impegnati Bayern e Chelsea. Davanti al pubblico di casa il Bayern va in vantaggio con Thomas Muller all'83' ma all'89' Didier Drogba riporta in pareggio il Chelsea. Nei supplementari al 95' minuto Arjen Robben fallisce un calcio di rigore. Il Bayern finira' sconfitto ai rigori. Anno successivo. Champions League 2012/2013. A Wembley, Bayern e Borussia Dortmund si affrontano per il trono d'Europa. Risolve Arjen robben all'89' e si fa perdonare il rigore fallito l'anno precedente. La gara terminera' 2:1 per il Bayern. Il resto è storia, condita da supposizioni, sane invidie e esasperazione. 


Nessun commento:

Posta un commento