lunedì 21 febbraio 2022

675) 1989 - QUANDO UN PAIO DI SCARPETTE MAGICHE, FECE ENTRARE NORBERT DICKEL NELLA LEGGENDA - ''Da mito giallonero, a speaker di culto.''

 La storia calcistica di Norbert Dickel si puo' riassumere tutta in un unico giorno. Quel giorno che in soli 75' divenne una leggenda immortale della storia del Borussia Dortmund. "Un sacco di gente sperava in me e io idiota stavo per mollare!" ricorda Norbert Dickel quando gli si chiede di quella finale di DFB Pokal del 1989. La storia della finale del 24 giugno 1989, è materiale per leggende. È il giorno in cui Norbert Dickel di Bad Berleburg divenne eroe di Berlino. Ed è anche l'incredibile storia di una persona che ha basato tutta la sua vita successiva traendo le forze da quella

gara speciale.. Perché il fatto che Norbert Dickel sia sceso in campo per il Borussia Dortmund nella finale di DFB Cup, in quella indimenticabile giornata estiva e si sia reso immortale con i suoi due gol contro l'SV Werder Brema, fu solo grazie a una catena di tante piccole e grandi decisioni e coincidenze, che alla fine ben combinate tra loro, determinarono il suo destino. Perché fino ad un quarto d'ora prima dell'inizio della partita, c'erano ancora due nomi a contendersi la maglia numero 9 giallonera: Norbert Dickel e Bernd Storck. la storia comincia il 9 maggio 1989, al 78' di Borussia Dortmund - VfB Stuttgart, semifinale di DFB pokal. Norbert Dickel lasciò il campo per un brutto infortunio al ginocchio destro..Le speranze di tornare in campo per la fine della stagione, sono molto ridotte. L'operazione a Zurigo era durata ben due ore. Il "lavoro di ristrutturazione", come lo chiamò in seguito Dickel, sul ginocchio destro, si rivelò molto più complicata di quanto inizialmente si fosse pensato. I medici avevano rimosso un pezzo di osso, levigato il danno cartilagineo ma soprattutto, avevano asportato il menisco laterale. Norbert Dickel aveva sopportato tutto questo, con l'obiettivo fisso di partecipare a tutti i costi alla finale della DFB Pokal. Ma come si sarebbe comportato, data la gravità dell'operazione? 


Almeno una volta al giorno, Dickel si trovava sul punto di rinunciare e seppellire tutte le sue speranze. Quando la sera si sedeva sul divano, alzava la gamba destra, metteva sul ginocchio operato del quark magro. La massa bianca era così rinfrescante, rilassante e tonica - che lasciava vagare la sua mente. No, non esisteva proprio che avrebbe saltato la finale. Eppure stava finendo il tempo. La finale era alle porte. In effetti, Dickel era tornato ad allenarsi con la squadra solo due giorni prima della finale. Una situazione che non avevano mai vissuto a Dortmund. In realtà a Dickel, in precedenza, non fu permesso di giocare solo per motivi medici, ma come l'allora presidente del BVB, Gerd Niebaum, molti giocatori del Borussia pensarono: "Non possiamo vincere la partita senza Nobby". La notte prima della finale, l'allenatore del BVB, Horst Köppel non riusciva a dormire nella sua stanza d'albergo presso la scuola 

sportiva di Wannsee. Cosa avrebbe dovuto fare? Köppel in seguito ricordò quei minuti e quelle ore inquiete: "Facevo i chilometri nella mia stanza, camminando avanti e indietro o stavo accovacciato sul bordo del letto e mi schiacciavo la testa tra le mani". I suoi pensieri si mischiavano e si confondevano, alla ricerca di una scelta definitiva, durante quei momenti altamente emotivi: "Se le cose vanno male con Nobby in campo, io sono l'idiota a cui addosseranno la colpa. La gente dirà: era palese! Dopotutto, Dickel non aveva giocato neanche una partita per sei settimane, dopo l'operazione". Quando Horst Köppel finalmente prese una decisione, la mattina, dopo la sua notte insonne, i nervi del giovane attaccante improvvisamente cedettero. Il viso di Dickel diventò completamente pallido quando sentì le parole del suo allenatore. Una strana sensazione si era insinuata in di lui, da un momento all'altro - e non era poi, davvero una bella sensazione del tutto. Erano successe tante cose nella semifinale di coppa contro il VfB Stuttgart qualche settimana prima. Tre espulsioni, nervi a fior di pelle e il suo infortunio. Nonostante il BVB vinse, si creò una aspettativa per la conquista della Coppa, che giorno dopo giorno si poteva tagliare col coltello..E poi infine, arrivò il grande momento. Ma prima, Dickel, visse forse la più piccola e alla fine più grande magia di quel giorno molto speciale. Le sue vecchie scarpette, alcune paia delle quali già sbrindellate, stavano sotto il suo posto negli spogliatoi dello Stadio Olimpico di Berlino. L'attaccante fu sorpreso ed andò a cercare il magazziniere, "Bomber" Harmut Wiegandt. Ma sulla sua bocca c'era solo un sorriso quando disse a Dickel: "Queste sono le scarpette con cui hai segnato un gol dopo l'altro qualche mese fa. Vuoi fare di nuovo suonare le campane oggi? Allora indossale". E sebbene nessuno avrebbe potuto garantire che le scarpe avrebbero resistito alle sollecitazioni e che Dickel, come disse una volta lui stesso, riuscisse "a malapena camminare" con quelle scarpette, fece come gli aveva


 detto il ''vecchio'' Harmut. Alle 18:21, la profezia del magazziniere si sarebbe finalmente avverata per la prima volta. Dopo un gol all'inizio, di Karl-Heinz Riedle, che portò avanti i Werderer, Norbert Dikel segnò l'importantissimo pareggio per il Borussia. L'attaccante del BVB da allora ha raccontato forse centinaia di volte la storia di questo gol: "Vedo Bratseth che è ancora in anticipo davanti a me sul centro in area di Mill. Spero che non mi veda dietro di lui. Il Norvegese è un passo troppo indietro e non ci arriva. Ho una visuale chiara della porta, l'angolo destro è vuoto. Colpisco di piatto, la palla è dentro. Amici, stavo impazzendo!" Da quel momento in poi, la partita fu in discesa per il BVB. Frank Mill segnò di testa il 2:1, Norbert Dickel fa doppietta e segna il 3:1, con un tiro al volo incrociato sul palo opposto, prima che Michael Lusch alla fine segnasse in contropiede il 4:1. Il Dortmund vinse la Coppa DFB e non ci fu dubbio che fu meritata. Andreas Möller in seguito disse stupito: "Per me Norbert è semplicemente sensazionale. Io oggi non sarei nemmeno riuscito a fare cinque minuti dopo un infortunio così grave". Ma la storia di questa giornata magica, ebbe in serbo anche un'amara fine. Norbert Dickel pagò a caro prezzo l'impiego precipitoso dopo il grave infortunio. Nella stagione 


successiva, Dickel giocò solo sei partite. La sua ultima gara di Bundesliga il 15 dicembre 1989, coincise con un 1:1 contro il Fortuna Dusseldorf. Stara' in campo tutti i 90 minuti e segnerà proprio al 90' il gol del pareggio. Lascerà il calcio. Si convinse di presentare domanda per invalidità sportiva, anche se sapeva che era troppo presto. Ma non si pentì della sua decisione di mesi addietro. Dopotutto, aveva in mente un obiettivo ben preciso allora, nel estate del 1989. Lo testimonia il fatto che quando si recò a Berlino, registrò sulla sua segreteria telefonica: "Non sono a casa. La prossima volta che parleremo al telefono, parlerai con il vincitore della Coppa di Germania. Augurami buona fortuna. Puoi già congratularti dopo il segnale acustico!" Norbert Dickel ha collezionato 108 presenze con la maglia del Borussia Dortmund, segnando con la maglia giallonera esattamente 50 gol. Da allora il nome Dickel, divenne sinonimo degli albori della rinascita sportiva del BV Borussia 09. Dopo essere sfuggito per un soffio alla retrocessione agli spareggi nel giugno del 1986, il Borussia Dortmund rinforzò l'attacco acquistando Norbert Dickel dall'1 FC Köln e Frank Mill dal Borussia Mönchengladbach in bassa stagione. Finirono quarti l'anno successivo e poi, il 24 giugno 1989, come raccontato, batterono il Werder Brema 4:1 conquistando la DFB Pokal. Norbert Dickel fu protagonista di una sorprendente ripresa fisica, dopo un periodo di sei settimane in disparte per un infortunio. In quel periodo, lottò con la riabilitazione, trascorrendo innumerevoli ore a sfrecciare su e giù per l'autostrada per vedere i compagni giocare. Finita la carriera, dopo brevi periodi come venditore di tamburi per nastri trasportatori, poi di cucine componibili e infine come venditore presso un 


produttore di articoli sportivi, la seconda carriera di Norbert Dickel al BVB, iniziò il 22 agosto 1992, quando sostitui' Bruno "Günna" Knust, allora e ancora oggi, un intrattenitore estremamente popolare e di successo a Dortmund. Continuò rapidamente da dove aveva interrotto il suo predecessore. Dickel è ormai insostituibile al microfono dello stadio Iduna, una figura di culto. Nelle partite casalinghe si sente cantare -  "Norbert, Norbert – Norbert Dickel: Tutti lo conoscono, l'eroe di Berlino" . È un rituale che ora è stato ripetuto nella tribuna sud in centinaia e centinaia di occasioni. E questo conta solo le partite di Bundesliga. Dickel, che ora è sulla sessantina, sa fare molte cose, ma c'è una cosa che non fa: abbassare i toni. Ad alta voce ormai da trentanni: "Ed ecco la formazione del Borussia Dortmund", urla - o meglio, ruggisce - al microfono. "In porta, il numero ***..." Dickel ha recentemente festeggiato il suo 30esimo anniversario da presentatore allo stadio. Ha saltato solo una partita in questo spicchio di secolo, quando soffriva di un forte raffreddore. "Considero ancora un grande onore avere questo lavoro", dice Nobby, aggiungendo: "Sono nervoso prima di ogni partita come lo ero prima del mio esordio". Il suo servizio fu riconosciuto in passato dal presidente Dr. Reinhard Rauball. Quando Dickel iniziò nel 1992, il concetto di "marketing" non esisteva in Germania. Nobby, tuttavia, fu perspicace nell'individuare gli sponsor giusti e a coltivare i contatti. "Si...perchè fare l'annunciatore dello stadio è in realtà solo una piccola parte del mio lavoro", spiega oggi orgoglioso il presentatore di "BVB total!", il canale televisivo del Borussia Dortmund. Al link il video della finale di DFB Pokal 1989: https://www.youtube.com/watch?v=JYVWyQzSFxk


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