giovedì 3 febbraio 2022

651) - 2002 - CURIOSITA': QUANDO TOMISLAV PIPLICA NEGO' IL GOL A OLIVER KAHN.


Ci sono diversi fotogrammi della carriera di Tomislav Piplica, che ogni appassionato di calcio avrà probabilmente in mente per sempre quando penserà all'audace portiere di culto dei bei vecchi tempi della Bundesliga. Ad esempio, come Piplica si gettava audacemente sulla strada degli avversari a gamba tesa. O come si aggrappava alla traversa e guardava il pubblico dello stadio, con i suoi lunghi capelli e la fascia di spugna intorno alla fronte. Naturalmente, chiunque ricorderà il suo famoso

spassoso autogol di testa contro il Borussia Mönchengladbach (vedi post nr. 93).
E poi c'è questo, a prima vista un'immagine completamente pazza della partita in trasferta a Monaco il 23 febbraio 2002 con il Cottbus. Il portiere del Bayern, Oliver Kahn si era precipitato in avanti facendosi spazio tra i compagni con l'intenzione decisa di calciare finalmente un rigore che gli 

consentisse di entrare nel tabellino dei marcatori per una volta. Ma nonostante la precipitazione, una volta sul dischetto, all'inizio non potè perché Piplica si era girato di schiena ed aveva voltato le spalle al dischetto. Invece di guardare la palla, guardava fisso nelle telecamere dei fotografi posizionate dietro la porta, mentre il "Titano" Kahn dovette aspettare la fine della estemporanea recitazione. "In seguito capii dai suoi atteggiamenti che era davvero arrabbiato", per la mia pantomima, disse poi sornione, Piplica. Ma volevo fargli perdere di concentrazione. Il rigore di Kahn e l'immagine della deviazione sul palo di Piplica, suscitarono scalpore in Bundesliga in quel momento. L'ex portierone della nazionale in realtà voleva solo una cosa: segnare finalmente il suo primo gol. E il 23 febbraio 2002 sembrava fosse arrivato il momento giusto. Il Bayern era già in vantaggio per 6:0 contro l'Energie Cottbus nello Stadio Olimpico. Per gli ospiti, Janos Matyus e Laurentiu Reghecampf avevano dovuto entrambi lasciare il terreno di gioco anzitempo, visto il cartellino rosso dopo un'espulsione e quando mancava ancora mezzora, il Cottbus dovette affrontare con nove giocatori il Bayern che conduceva gia' per 5:0. E' il 90', quando l'arbitro Florian Meyer indicò il dischetto. Il fatto che Oliver Kahn volesse trasformare un rigore per la prima volta nella sua carriera era stato deciso da tempo. Quando meglio che in questa partita? La mancanza di tatto verso avversari gia' penalizzati nel risultato e nei ranghi, fu visto da molti spettatori, come una mancanza di rispetto per l'avversario diretto, Tomislav Piplica. Dopotutto, l'allora allenatore del Bayern, Ottmar Hitzfeld aveva pubblicamente dubitato delle qualità di rigorista del suo capitano portiere. "Se fossimo in risultato di parità, non so se avrei il coraggio di lasciarglielo tirare", dichiarò Hitzfeld, riferendosi all'ansia di Kahn di segnare finalmente un gol. Tomislav Piplica potrebbe essersi ricordato di quelle parole, quando si 


girò verso la curva e mostrò il retro della sua maglia giallo brillante con il leggendario numero 23 al tiratore, quel sabato pomeriggio a Monaco. Piplica guardava stoicamente e con insistenza in direzione delle telecamere invece che verso la palla. Anche Oliver Kahn abbozzò un sorriso digrignando i denti, per il comportamento insolito del suo collega portiere. In piedi al limite dell'area di rigore, con le mani sui fianchi, il "Titano" osserva la scena bizzarra e aspetta e aspetta che finalmente si possa tirare. Ma

sicuramente dentro era in ebollizione. Ciò che presumibilmente fu lo scopo dell'atteggiamento inconsueto di Piplica. Continua a stare voltato. E fa aspettare Kahn. In termini di mancanza di rispetto, ora almeno siamo sull'1:1. "Questo sembrava confonderlo", disse Piplica più tardi in un'intervista. Tanto più che la confusione non mancò di fare effetto al momento del tiro di rigore: Kahn corre, calcia..Piplica decolla – e manda la palla sul palo. Sul forte rimbalzo la difesa del Cottbus, spazza. Quindi di nuovo nessun gol per Kahn. Se il portiere del Bayern fosse arrabbiato per l'errore o per il comportamento di Piplica non si potè ricostruire con certezza a posteriori. Probabilmente fu un rimescolio di rabbia, che Kahn si  portò a casa nonostante la vittoria per 6:0. Il Bayern vince nettamente, la gara, ma Piplica vinse la sua al 90'. Solo molto tempo più tardi ebbe luogo un chiarimento di riappacificamento, tra i due portieri di culto e l'ammissione della reciproca mancanza di rispetto. Ora finalmente, sia Kahn che Piplica, che dopo quattro anni al Wacker Nordhausen, ora lavora come allenatore dei portieri del Carl Zeiss Jena juniores, possono solo ridere di quell'episodio.  

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