mercoledì 10 novembre 2021

545) 1932 - OSKAR ROHR - Quando uno sbuffo di gesso, fu l'inizio della gloria.

Alcune carriere sono condizionate da infortuni, altre dalla mancanza di talento, ma in alcuni casi ci sono una serie di circostanze sfortunate fuori del controllo del giocatore, che possono influenzare un'intera carriera.  La carriera di Oskar Rohr è stata certamente scandita dalla politica degli anni del Nazionalsocialismo, tra il 1930 e il 1945 e sarebbe potuta andare in modo molto diverso, dato il clima politico particolare di quel momento. Oskar Rohr nacque a Mannheim il 24 marzo del 1912 e fu probabilmente uno degli attaccanti più talentuosi del suo periodo. Rohr inizio' la sua carriera al Phönix Mannheim, prima di traslocare al rivale locale, VfR Mannheim. Veloce, imprevedibile o semplicemente ''magnifico''. Quest ultimo fu uno degli attributi che Rohr si guadagno' nelle squadre in cui ha gioco' in carriera. Il tecnico Austriaco del Bayern, di origini ebraiche, Richard Khon..o piu' famoso col nomignolo di Richard ''Little'' Dombi, riusci' in uno dei colpi piu' eclatanti di quegli anni, quando convinse il 18enne Oskar ad unirsi alla sua squadra. Alcuni tifosi, a Mannheim, sono sicuri ''ancora oggi'', che  Dombi offri' a Rohr ulteriori incentivi, probabilmente di genere monetario...oltre alla garanzia di un posto da titolare. Vale a dire soldi, soldi certi, andando contro il regolamento del tempo che contemplava il gioco del calcio solo come una disciplina sportiva dilettantistica. Le ambizioni del presidente Kurt Landauer di trasformare la sua squadra in una squadra vincente, fu presto trasformata in realtà. In parte, a causa di un Trainer esperto e capace come ''Dombi'' e in parte grazie a degli ottimi giocatori tesserati dai Bavaresi, in quel momento. Oskar Rohr, comunemente noto come "Ossi", gioco' un ruolo importante in questo frangente. Dopo l'arrivo a Monaco di Baviera, Rohr, mostro' assai poco, o addirittura nessun senso di sudditanza verso i più anziani e più esperti giocatori che si trovo' di fronte, nella Gauliga Bayern. Le frequenti reti di Ossi furono i principali  motivi che spinsero il Bayern alla finale del Campionato Tedesco nella stagione 1931-1932. Dopo aver sconfitto il Minerva 1893 Berlino, il Polizei SV Chemnitz e gli acerrimi rivali del 1.FC Nürnberg, il Bayern dovette giocare la finale contro l'Eintracht Francoforte a Norimberga. 

Il primo gol arrivo' su calcio di rigore, conquistato proprio dal nostro eroe che si incarico' con coraggio della battuta stessa..Secondo il nostro eroe, come raccontò egli stesso a fine gara: Konrad Heidkamp il rigorista prescelto, non era nelle condizioni di calciarlo in quel particolare frangente. Cosi' con l'incoscienza dei suoi ventanni si incarico' del tiro e sollevando una grossa nuvola di gesso, passata alla storia, per aver scavato troppo sotto il pallone, inganno' il portiere Ludwig Schmitt e porto' il Bayern in vantaggio. Franz Krumm nel secondo tempo, completera' l'opera e i Bavaresi chiuderanno in bacheca il Loro primo titolo Nazionale. La Vittoria Alata. 


Gli exploits di Rohr precedenti alla finale non erano passati inosservati alla DFB. L'allenatore della nazionale Otto Nerz decise di utilizzare l'attaccante contro la Svizzera  gia' nella gara del 6 marzo 1932. Rohr non comparve sul tabellino marcatori nella vittoria per 2:0 della Germania, ma nelle sue tre partite successive per la selezione, contro la Svezia, l'Italia e la Francia, Rohr riusciti a racimolare un impressionante totale di 5 gol Era l'ambizione di Rohr che aveva causato la scelta di allontanarsi dal suo luogo di nascita, Mannheim per accasarsi al Bayern München. L'attaccante era ben determinato a fare una vita da calciatore e Monaco era sicuramente meglio di Mannheim..Il clima politico, di quel contesto storico non giocava a suo favore pero'. 

 

Il presidente della DFB, Felix Linnemann,  era un convinto sostenitore nel mantenere il calcio uno sport dilettantistico e riuscì a convincere l'appena insediato dal regime, Reichssportsführer Hans von Tschammer und Osten, a seguire la stessa linea. Il calcio professionistico era un progetto molto lontano a venire, in Germania e il frustrato Rohr convinto antinazista, scelse cosi' di lasciare il Bayern e il calcio Tedesco per unirsi alle ''cavallette'' del Grasshopper Zürich all'alba del 1933, pochi mesi dopo essersi laureato Campione Tedesco col Bayern. Questa mossa fece sì che l'attaccante non sarebbe stato convocabile per la Nationalmannschaft, perché la DFB osservava la regola severa, di ignorare i giocatori tedeschi che giocavano all'estero. Dopo aver vinto la Coppa Svizzera nel 1934, Rohr emigra in Francia e dopo una breve sosta a Mulhouse decide di accasarsi al RC Strasbourg. L'attaccante, grazie al professionismo viveva una vita di lusso vicino al confine Tedesco. La scelta di vivere all'estero fu dovuta all'impopolarita' di cui si copri' per la sua convinzione antinazista. I giornali lo tacciarano come mercenario. Kicker apri' un articolo intitolato: ''Il Gladiatore che vende all'estero i suoi servigi.''  

L'attaccante non si preoccupo' piu' di tanto, sul modo in cui i media Tedeschi lo avevano descritto. Rohr riusci' a segnare un incredibile bottino di 117 reti tra il 1934 e il 1939, un record per il club dell'Alsazia-Lorena che e' ancora oggi imbattuto.  La politica di Hitler per la guerra scatenata contro il resto d'Europa ebbe certamente un impatto non indifferente sul giocatore. Dopo lo scoppio della guerra, Rohr  era diventato una persona non gradita nella sua ex patria.  Oskar chiese la cittadinanza francese che gli fu però negata, allora si arruolò nella Legione straniera e combatté i nazisti nella campagna di resistenza del 1939-40. Dopo l'occupazione della Francia da parte della Wehrmacht, Rohr si trasferì a Sète, una cittadina nei pressi di Montpellier, tesserandosi per il FC Sète. Non fu mai provato pero' se Rohr gareggio' in una delle partite del suo nuovo team, data la mancanza di statistiche di questo periodo. Nel novembre del 1942, subì tre mesi di prigione dopo essere stato arrestato dalla polizia Francese a Marsiglia, per attività "anti-Francese e propaganda comunista". Scontò percio' la sentenza nella Cittadella di Strasburgo. Consegnato alla Gestapo fu internato per due mesi in un campo di lavoro presso Karlsruhe. Arruolato obbligatoriamente nell'esercito nazista, Ossi Rohr, fu spedito sul fronte Russo, dove, nei momenti di pausa, giocò nella squadra della sua armata.  Il pluripresente difensore del Bordeaux anni 80, ed ex Bayern Monaco anni 70, Gernot Rohr, e' nipote del nostro eroe e dichiaro' in un'intervista, che le autorità tedesche lo mandarono volentieri in battaglia, dove era molto probabile che potesse essere ucciso. L'attaccante in effetti fu ferito e trasportato fuori dalla zona di guerra con un aereo di evaquazione. Il capitano dell'aereo era un fan del Bayern di Monaco e durante il volo aveva riconosciuto l'ex Nazionale Tedesco. 

Dopo la guerra Rohr, ritorno' ai campi di calcio nella sua città di nascita, Mannheim. Dopo 3 gol in 7 partite per il VfR Mannheim, l'attaccante, in seguito cambio societa' altre tre volte, giocando per il TSV Schwaben, l'Augsburg e il FK Pirmasens e finendo, quindi, la sua carriera al SV Waldhof Mannheim. Dopo il suo ritiro dal calcio nel 1949 Rohr riusci' a ottenere un lavoro nel consiglio comunale cittadino. Oskar Rohr mori' l'8 novembre 1988. I suoi successi come calciatore non sono stati dimenticati,  però. Per i 100 anni dell'attaccante, nel 2012, un gruppo di tifosi del gruppo ultra' del FC Bayern München, ''Schickeria'' ha organizzato un viaggio da Monaco, per omaggiare la sua tomba a Mannheim, apponendo una corona coi colori della societa' Bavarese. Molti calciatori sono spesso ossessionati dalla questione del "cosa succedera' dopo?....'' Questo probabilmente non fu il caso di uno degli attaccanti più talentuosi del calcio Tedesco degli anni 30/50. Oskar Rohr riusci' a dare il meglio nella sua carriera, nonostante le correnti politiche dell'epoca lo condizionarono, mettendogli spesso i bastoni tra le ruote. Gli appassionati del RC Strasbourg considerano ancora oggi  il Tedesco come una leggenda del club Alsaziano. Ancora oggi...i tifosi del Bayern ricordano con onore Oskar Rohr e il suo sbuffo di gesso sollevato calciando il rigore. Quello sbuffo da cui comincio' l'epica storia della societa' di calcio Tedesca piu' blasonata nel mondo del calcio.

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