sabato 27 novembre 2021

567) 2002 - QUANDO NEUVILLE LANCIO' LA MODA DEGLI SCARPINI ROTTI.....


Il primo fu Neuville nel 2002. Nel recente passato Hummels e altri giocatori, hanno modificato gli scarpini da ''lavoro'' per renderli piu' confortevoli o solamente per attirare l'attenzione...Decidiamo..Moda o comfort? Mats Hummels è ritornato in quello che fu il suo vecchio stadio, il mitico Signal Iduna Park, con entrambi gli scarpini visibilmente perforati. Non si sono rotti a causa di un fallo, di un brutto colpo o un maldestro pestone di un avversario, ha lasciato lo spogliatoio consapevole di avere le scarpe bucate. I marchi sportivi dedicano novita' ogni anno all'innovazione dei modelli, per deliziare i giocatori che li indossano, che per legge di marketing, non sono altro che la

migliore vetrina per espandere poi, il proprio marchio, soprattutto a livello di calcio dilettantistico. Un calcio di clienti disposti a pagare,  per il semplice fatto che quelle scarpette sono le armi usate dai loro giocatori preferiti. Le società sportive stesse, inoltre, devono spendere ingenti somme di denaro, per attirare gli atleti tesserati, nella rete commerciale, di cui usufruisce lo stesso marchio tecnico. Hanno le loro agende fitte di agenti e rappresentanti, che ogni anno propongono loro le ultime prelibatezze del mercato. Scarpe che valgono più di 150 euro... e che altro non sono che la fascia alta delle repliche che verranno poi utilizzate dai calciatori dei campi dilettanti ogni domenica. Adidas e Nike, le dominatrici del mercato, rinnovano il loro catalogo con scadenza e precisione millimetrica. Riesumano modelli del passato, introducono le pantofole con calzini, giocano meticolosamente con la disposizione delle 

borchie… Ma non basta.. Mats Hummels è entrato nello stadio del Borussia Dortmund con la punta della sua Adidas, Ace 17.1 rotta per volontariamente e per maggior comodità. Disse a fine partita a chi gli chiedette ragguardo: «Ho dolore alle dita. Le scarpe mi stringono molto e l'obiettivo era non sentire pressioni".  La cosa logica era che si fossero rotte durante l'incontro, anche se la probabilità di rompere entrambe le scarpette nello stesso incontro e nello stesso campo non era ipotizzabile e i social erano in fermento, con utenti che non capivano come dopo il primo tempo, non avesse cambiato le scarpette...se non lo avesse potuto fare duranmte la gara...  "Forse ho creato un modello per il futuro", ha aggiunto ironico Matts. Hummels non immaginava che presto sarebbero emersi imitatori. Addirittura imitazioni sono arrivate dal campionato italiano, nella SPAL , nel 2013, il centrale Francesco Vicari ha

preso atto di ciò che aveva fatto il suo omologo Nazionale Tedesco e ha ripetuto il gioco, anche se l'improvvisazione risulto' più bizzarra e inerente la parte posteriore. L'apertura riguardo' il retro delle scarpe, lasciando entrambi i talloni ben in vista e all' aria. Il pericolo di qualsiasi impatto su queste zone di contatto è estremamente pericoloso. Un calpestamento o un calcio nelle zone nude potrebbero causare spiacevoli lesioni anche se superficiali. Qualcosa che il difensore del Chelsea e della 


Mannschaft, Antonio Rüdiger conosce bene. Le sue scarpette si strapparono durante una partita contro lo Swansea, in modo fortuito e insolito, per il semplice fallamento di costruzione. Curiosamente, il buco nel suo scarpino, coincise nella stessa posizione con quello che Hummels aveva fatto volontariamente nel suo. Il giocatore del Chelsea, contro lo Swansea, si è ritrovo' con le dita insanguinate per i continui contrasti e i fastidiosi sfregamenti. Ma questa nuova moda, che sembra diffondersi da qualche anno, ebbe origine nel 2002, all'inizio del XXI secolo, e sempre in Germania. Oliver Neuville, il piccolo


attaccante teutonico del Leverkusen e della Mannschaft, la introdusse nell'ultimo tratto della stagione 2001/02 e di certo non è coinciso con il miglior periodo calcistico della sua vita. Oliver Neuville si ruppe il mignolo del piede destro, durante un allenamento. Ma la squadra non poteva fare a meno del suo centravanti di rilievo, con la stagione nel pieno degli impegni. Quindi, per invenzione, il ragazzo taglio' l'esterno della sua scarpetta sinistra. Incredibile, il primo giorno in cui gioco' così, segno'. E nonostante Rudi Völler, l'attuale CT della Mannschaft in quel periodo, gli avesse assicurato che sarebbe stato l'attaccante titolare della Germania ai Mondiali del 2002, la vicinanza con questo, seppur lieve infortunio, lo avrebbe potuto lasciare fuori. Neuville decise di non fermarsi, di continuare a giocare con un dito rotto e una scarpetta rotta e combattè con puntiglio. Fu un anno fatidico per lui, poiché è rimase fuori dalla porta da ogni impegno...Perse la finale di Champions League contro il Real Madrid, la Bundesliga rimase al Borussia Dortmund per un solo punto di differenza e ai Mondiali la Germania dovette inchinarsi nella finale contro il Brasile. Neuville arrivò all'appuntamento del Mondiale quasi guarito dall'infortunio, ma nonostante l'allenatore lo avesse rassicurato che sarebbe partito titolare, il fatto di arrivare con due settimane di ritardo al raduno teutonico, a causa della finale di Champions League, fece sì che Völler lo escluderà dalla formazione titolare, per tutta la fase a gironi. Nonostante si fosse quasi ripreso dall'infortunio, Neuville, per scaramanzia, continuò a giocare con la scarpa destra rotta. Un simbolo che rimase con lui per il resto dei suoi giorni e che sebbene non lo usasse regolarmente e in tutte due le scarpe che uso' anche in futuro, rimase parte della sua immagine.

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