domenica 7 novembre 2021

536) HEINER STUHFAULTH...Il precursore di Manuel Neuer.

 
Un portiere dalle mille braccia, l'undicesimo giocatore di movimento - La stampa mondiale impazzi' dopo la prestazione di Manuel Neuer ai Mondiali di Germania contro l'Algeria. Il portiere, a quanto pare, aveva reinventato il ruolo e lo aveva trasformato in una nuova forma d'arte.
Nei giorni e nei mesi successivi Neuer fu acclamato per il suo stile di portiere. Pochissimi portieri prima di lui si erano avventurati così lontano dall'area... in campo aperto. I suoi passaggi, il controllo della palla e la visione di gioco lo renderebbero un discreto giocatore di movimento anche in terza divisione, secondo alcuni dei suoi compagni di squadra. Lo stesso Neuer ha dichiarato di aver voluto poter diventare un giocatore di movimento negli anni della sua giovinezza. Ma il suo amore per il gioco palla al piede, lo ha probabilmente trasformato in un portiere piu' completo. Alcuni potrebbero persino arrivare a definire unico, il suo bagaglio tecnico di abilità, ma non è giusto sottilizzare per una leggenda come il portiere tedesco. Heiner Stuhlfauth nasce l'11 gennaio 1896 a Norimberga. All'inizio il bambino era ossessionato dalle biciclette. Tuttavia, fortunatamente scopri' il calcio poco prima di raggiungere l'adolescenza, tesserandosi per il FC Franken nel 1908. Tuttavia, c'è solo un piccolo problema. Karl e Babette Stuhlfauth, i genitori del ragazzo, non volevano che il figlio giocasse a calcio!!!!. Dopo che le sue numerose scuse avevano indotto i suoi genitori a prendere nota, Stuhlfauth fu finalmente costretto a promettere che avrebbe giocato a calcio solamente nel suo tempo libero. Lo sport arrivato dal'Inghilterra era barbaro e non qualcosa che un vero giovanotto di classe avrebbe dovrebbe intraprendere. Tuttavia, i suoi genitori furono persuasi dal fatto che molte persone intorno a loro iniziarono a parlare del talento del loro giovane ragazzo in campo. All'inizio il giovane Heiner inizio' la sua carriera come giocatore di movimento, proprio come Neuer. Tuttavia, dopo aver perso il portiere, la squadra giovanile dell'FC Franken decise di mettere in porta in nostro eroe. Cosi' alto e robusto sarebbe stato un ottimo guardiano dei pali. Nonostante la sua nuova e insolita posizione, Heiner continuo' a eccellere sia in porta che come giocatore di campo. Pero' essere dietro a tutti, l'ultimo baluardo, non era proprio gratificante nei primi giorni della carriera di Stuhlfauth. Nel 1911, il quindicenne decise di lasciare il suo club per passare all'FC Pfeil, convinto di poter tornare a giocare in attacco. Nel suo nuovo club sperava di poter giocare ancora una volta come attaccante e segnare molti gol. Nella biografia di Stuhlfauth, l'autore Christoph Bauenwein, nota che questa alternativa era comprensibile, poiché a quei tempi si prestava poca attenzione alla posizione del portiere. I portieri dell'FC Nürnberg durante gli anni primordiali del calcio erano uomini di dimensioni considerevoli, ma non di talento. E per fortuna, perche' nel 1914 a Stuhlfauth fu ordinato ancora una volta di ricoprire il ruolo di portiere. 
Al portiere titolare di Pfeil, Georg Hoffmann, fu ordinato di arruolarsi e partecipare allo sforzo bellico, lasciando in cambio il posto vacante nella prima squadra.  Durante gli anni della guerra, Stuhlfauth ebbe la fortuna di non lasciare mai la Baviera. Trascorse il suo tempo prima a Ingolstadt e quindi dal 1916 a Norimberga. In quei giorni il nostro portiere gioco' molto a calcio, sia nell'esercito che dopo essere entrato a far parte del “Der Club”...l'1FC Nurnberg, il 1 ottobre 1916. Fu cosi' che Heiner Stuhlfauth divenne uno dei portieri più leggendari della Germania. In quei giorni il Norimberga lottava per rimanere in Bundesliga o non precipitare in Bundesliga 2, ma dopo la prima guerra mondiale il Der Club riusci' a mettere insieme pezzo per pezzo una squadra leggendaria. Uno dei motivi principali del successo del Norimberga in quegli anni, fu proprio il loro abile portiere. Stuhfaulth era alto 1,84 metri, molto per quegli anni, ma non furono la sua altezza o i suoi riflessi massicci a renderlo una leggenda. L'uomo vestito con una felpa grigia e un berretto piatto ha fece tremare di paura la maggior parte degli attaccanti in Germania a causa della sua presenza fisica e del fatto che decideva di esprimere il meglio di se e del proprio bagaglio tecnico.... Un giornalista noto' anche, che alcuni degli attaccanti avversari sembravano essere così in soggezione nei confronti del portiere che finivano per tirargli addosso, presi dalla precipitazione, piuttosto che inquadrare la porta. Questa osservazione è supportata dal fatto che Stuhlfauth fu uno dei più grandi killer del suo tempo. Tuttavia, ciò che distingueva la leggenda del portiere da tutti i suoi coetanei all'epoca era il fatto che aveva un eccellente cervello calcistico. Stuhlfauth poteva prevedere il pericolo da molto lontano. Spesso si spinse a correre lontano dall'area per contrastare l'attacco delle azioni avversarie ancora molto distanti della sua porta... Oooooh....si parla di 100 anni fa... A proposito della sua comprensione del gioco, Stuhlfauth una volta osservò:
 “Lasciare la porta al momento giusto, deve essere vissuta una qualità innata. A volte basta una frazione di secondo per arrivare sul pallone prima dell'avversario. Dagli spalti potrebbe sembrare un errore lasciare la porta. L'avversario può essere a due o tre metri di distanza dalla palla e il portiere ha 15 metri per raggiungerla. Tuttavia, se il portiere calcola correttamente la distanza, sarà il primo a prendere la palla, perché la palla sta arrivando verso il portiere e l'avversario deve inseguire la palla". Un po' arcaico come ragionamento forse...ma erano ancora gli albori del calòcio..E sembra che nonostante tutto, di Stuhlfauth se ne parla ancora.. Chi ha visto giocare Manuel Neuer lo avrà visto precipitarsi fuori dall'area a velocità incredibile, arrivando sul pallone prima dell'avversario. I giornalisti hanno commentato spesso l'ottimo senso di posizione e i tempi di reazione del portiere del Bayern. Nella partita contro l'Algeria molti tifosi hanno subito sbalzi di ritmo cardiaco a un ritmo allarmante, a causa del fatto che Neuer è uscito dalla porta a un ritmo così alto. Tuttavia, la sua comprensione del gioco e il fatto che può calcolare il rischio di lasciare la sua area in modo molto accurato hanno reso Neuer l'undicesimo giocatore di movimento, sia quella notte, che in molte altre partite per le Germania e il Bayern. Neuer ha addirittura influenzato una nuova corrente di portieri. Il portiere libero. Il giocatore da cui riparte l'azione spesso e volentieri, gia' dall' area piccola. Tuttavia, a volte anche Neuer e ai suoi tempi Stuhlfauth, potevano essere in ritardo sui tempi. Avere intorno difensori che potessero capire il modo in cui, portieri come questi, lasciano la loro porta, era essenziale per evitare che gli errori diventassero situazioni favorevoli agli avversari, secondo Stuhlfauth: “Quando lasciavo la porta, prendevo la palla per 95 volte su 100 ed ero in ritardo le altre cinque volte, in media.... Quando i miei difensori si rendevano conto che stavo lasciando la porta, uno di loro, subito tornava a coprirla. Intanto Io correvo per 20 o 30 metri per sventare un attacco e calciare via il pallone”. Proprio come Manuel Neuer, anche Stuhlfauth ha avuto alcune esperienze in altre posizioni prima di passare a diventare un portiere. Quegli anni lo trasformarono in un miglior portiere, piu' completo tecnicamente e consapevole dei prorpi mezzi tecnici, secondo lui stesso: "Consiglierei a ogni portiere di giocare come attaccante nelle squadre giovanili, poiché anche il portiere dovrebbe essere parte della partita fuori dalla sua area. Prima di iniziare a fare gol, ho giocato come ala sinistra per diversi anni durante la mia giovinezza". Doversi tuffare per un pallone potrebbe sembrare spettacolare, ma secondo Stuhlfauth quella mossa dovrebbe essere l'ultima opzione considerabile e praticabile per un portiere. Negli anni in porta al Der Club il portiere preferi' prevenire gli attacchi semplicemente usando i piedi, per tenere fuori i palloni. Fare un tuffo per fare un salvataggio sarebbe stata una sorta di sconfitta per il leggendario portiere. Tutte queste qualità sopra menzionate, hanno reso Stuhlfauth uno dei calciatori più popolari di Norimberga durante la sua carriera. Coloro che hanno scritto della storia del Der Club negli anni '20 hanno citato il portiere come uno dei giocatori chiave della generazione d'oro dell'1. FC Nürnberg. Durante quel decennio Stuhlfauth e la sua squadra vinsero il campionato cinque volte (1920, 1921, 1924, 1925 e 1927), diventando la più grande squadra dell'epoca. 
 

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