domenica 14 novembre 2021

549) I PERSONAGGI - ''STAN'' LIBUDA - ''Il George Best di Germania.''

 

Pensa a un'ascesa fulminea, a dribbling impossibili, all'idolatria da parte della gente, a scandali e a cadute in disgrazia associate a un calciatore. Sicuramente i nomi di George Best e Manuel dos Santos Garrincha saranno emersi subito alla mente. Entrambi sono due figure venerate nel calcio britannico, brasiliano e nell'intero panorama mondiale. Ma anche il calcio tedesco ebbe una sua leggenda la cui esistenza, sopravvive ed è rimasta legata a tutte queste vicissitudini: Reinhard Libuda. Per tutti, ''Stan'' Libuda. Originario di un piccolo paese vicino a Lemgo (città più legata alla pallamano che al calcio), è diventato grande nel calcio della Ruhr, trascorrendo anni con i due grandi rivali della regione: Schalke 04 e Borussia Dortmund. Il club Koenigsblau, che era attivo nella West Oberliga, gli diede una

possibilita' quando raggiunse la maggiore età e il giovane Reinhard, gambe magre, fisico sgraziato, calze abbassate, iniziò a distinguersi in maniera molto evidente in ogni gara sulla fascia destra. Ben presto si guadagnò il soprannome con cui tutti lo avrebbero conosciuto: ''Stan''. In onore al grande Stanley Matthews, dal quale ha copiato il suo famoso dribbling, finta a sinistra e uscita a destra. La verità è che lo stile di Libuda, dribblatore instancabile di fascia destra, non aveva molte delle caratteristiche della stella del calcio Inglese come piedi e dovette lavorare molto per perfezionarsi nella tecnica, ma qualita' di genio e di sregoltezza il biondino le possedeva mica da ridere.
Con la creazione della Bundesliga nel 1963, Stan divenne una celebrità nazionale e fece il suo debutto nella ''Mannschaft'', in una partita contro la Turchia a Francoforte. Alla fine della stagione 64-65, con lo Schalke in fondo alla classifica e retrocesso in seconda divisione, Reinhard ha dato il primo segnale che non avrebbe sposato nessuno finche' morte lo separi. Attraverso la strada e ando' sull'altro marciapiede. Firmo' infatti per il grande rivale dello Schalke, il Borussia Dortmund, che in quel momento stava costruendo una squadra competitiva per emergere e giocare in Europa. A Dortmund, il sensibile e riservato Stan incontrerà uno dei suoi migliori amici, Rudi Assauer. Nel 1965 e vestito di giallo, arrivò la sua consacrazione.  Concludono con un vantaggio schiacciante la stagione del Borussia in Germania, che aveva vinto la Coppa l'anno precedente. I tifosi lo ricordano a memoria: Lothar Emmerich al centro(il cannoniere), come ala sinistra, Siegfried Held (che aveva sostituito il mitico Friedhelm “Timo” Konietzka, implacabile marcatore), al centro e a destra o ovunque spaziasse, Stan Libuda . Quell'anno il nostro protagonista diventa l'incubo di tutti i terzini sinistri della Germania. Distrugge qualsiasi struttura difensiva e aiuta i suoi compagni di attacco con inserimenti mortiferi. È assolutamente inarrestabile. L'immagine di Libuda che fa impazzire i difensori e foraggia i marcatori del Borussia di occasioni da gol, una dopo l'altra, si ripete ancora più frequentemente l'anno successivo. L'Europa, che poco più di un anno prima aveva battezzato il suo ''quinto Beatle'', scoprì Libuda e questa freccia bionda del Borussia durante la Coppa delle Coppe del 1966. 

In quel torneo, il Dortmund batte' la maltese Floriana al primo turno, poi soffre più del previsto per eliminare il roccioso CSKA Sofia, quindi affronta il potente Atlético de Madrid nei quarti di finale e poi dara' una lezione di calcio al West Ham di Bobby Moore, Martin Peters e Geoff Hurst. La squadra di Dortmund batte' in semifinale i campioni in carica del torneo con un punteggio complessivo di 5:2 che lasciava pochi dubbi e poco spazio alle ciancie. In finale affronterà il Liverpool all'Hampden Park di Glasgow. Entrambi i club condividevano un passato recente comune: le loro grandi aspirazioni continentali erano state fermate dal biennio storico dell'Inter di Helenio Herrera nelle semifinali di Coppa dei Campioni. Nel 1964 la vittima fu il Borussia, a cui si aggiunsero alcune accuse di HH che sostenevano che i giocatori tedeschi fossero stati drogati, a giudicare dall'aggressività del loro gioco. Nel 1965 fu la volta del Liverpool, controversa rimonta dell'Inter nella gara di ritorno. La finale di Coppa delle Coppe del 1966 è, come tutte queste partite, dura e competitiva, perché il Liverpool è una vera squadra. Grandi giocatori inglesi e scozzesi compongono il suo undici di partenza, in cui si sono distinti Roger Hunt, Ian St. John, Ron Yeats e Ian Callaghan, tutti miti di Anfield. Fu il biondo Held a portare in vantaggio i Borusser, ma la gioia fu di breve durata e quando l'implacabile Roger Hunt ha segnato il pareggio solo sette minuti dopo tra le file del Dortmund si spengono le velleita'.  Il tabellone dei risultati non si muovera' piu' e nei supplementari, ci pensera' il George Best tedesco a segnare il gol della vittoria. Non senza la sua parte di fortuna. Un'improbabile parabola sorpassa il portiere inglese forse accecato dai fari e rimbalza su Chris Lawler prima di entrare. Questo gol rendera' il Borussia Dortmund il primo club tedesco a vincere un titolo Continentale. Naturalmente, la Germania lo porterà in Inghilterra, quell'estate per la Coppa del Mondo. Una squadra rinnovata e giovane, a cominciare dallo stesso allenatore Helmut Schön, che ha sostituito l'eterno Sepp Herberger. 

 

Ci sono anche i giovani Beckenbauer, Maier e Overath e i per non farlo sentire solo anche i suoi compagni di club Emmerich, Held e il portiere Tilkowski. La lotta per la titolarita' è dura e Schön non si fida troppo del volubile Stan. Il centro dell'attacco appartiene a Held e al grande Uwe Seeler. ''Emma'' è indiscutibile a sinistra. Tuttavia, Libuda lotta per il suo posto con Helmut Haller e Albert Brülls, due veterani della Serie A Italiana. Risultato: la Germania arriva seconda e Libuda.....non ha giocato per un solo minuto. Il suo momento deve ancora venire. Due anni dopo, Libuda torna allo Schalke 04, che lo nomina capitano di una squadra di talento che potrebbe ambire alle prime posizioni. Sono presenti in quella rosa, futuri nazionali, come il portiere Norbert Nigbur, il difensore Klaus Fichtel, l'attaccante Klaus Fischer e i fratelli Erwin e Helmut Kremers. La carriera Internazionale di Libuda decollo' definitivamente e la sua presenza fu essenziale per la Germania, per raggiungere la qualificazione alla Coppa del Mondo in Messico 70.

 Il suo gol vincente contro la Scozia ad Amburgo nel 1969, diede ai tedeschi la vittoria contro una talentuosa squadra. La piu' ostica rivale nel girone di qualificazione. Sul 2:2, Libuda ricevette un passaggio da Haller nella propria meta' campo e comincio' un'azione personale interminabile. Cinquanta metri dopo deposita la palla nella porta Scozzese e assicura i due punti a Helmut Schön. In Messico, incredibilmente, non gioco' la prima partita contro il Marocco, ma partira' poi da titolare in tutte le altre partite del Mondiale. Particolarmente importante fu la seconda partita della prima fase, contro la Bulgaria. Lo stesso Libuda la considererà il miglior incontro della sua vita. I bulgari, che avevano perso il duello iniziale contro il Perù di Teófilo Cubillas, hanno urgente bisogno di segnare per mantenere in vita le speranze di proseguire il torneo. Con Libuda titolare, i Bulgari recuperano il capitano Boris Gaganelov per marcare il temuto giocatore dello Schalke. Un lavoro fatto su misura per un uomo considerato uno dei migliori marcatori del calcio Europeo. Il Bulgaro vivrà un incubo. Libuda, partito da molto indietro, lo batterà più e più volte senza che Gaganelov possa fare nulla. La Germania impostera' la partita sviluppando il gioco attraverso la Sua fascia e da lì  si convogliera' l'intero flusso offensivo della squadra di Helmuth Schön. La prestazione di Libuda sarà tale che segnerà un gol, ne creerà altri due, forzerà un rigore commesso dallo stesso Gaganelov e quindi lo farà sostituire per la disperazione, subito dopo aver steso Stan in area. Contro il Perù ripeterà lo spettacolo e contro l'Inghilterra nei quarti di finale effettuerà un lavoro di vessazione e demolizione sull'esterno Terry Cooper, che sarà completato da Jürgen Grabowski. In terra messicana, Libuda è uno dei giocatori più in vivaci della squadra Tedesca (e il più acclamato dai tifosi), e sebbene venga spesso cambiato perché il caldo e il clima Messicano lo sfiniscono fisicamente, contribuisce a un brillante terzo posto, guadagnato dopo la ''Partita del secolo'' contro l'Italia.

Libuda e' in costante crescita, è sulla cresta dell'onda, tutti hanno un limite, tranne Libuda, cantano i tifosi di Gelsenkirchen. Né in campo né fuori può essere imbrigliato. Stan sembra abbia le ali, è letteralmente incontrollabile. La sua velocità e resistenza allo sforzo, non corrispondono a quelle di quell' accanito fumatore quale è. Nel 1972 lo Schalke ando' vicina vicina allo scudetto, ma si consolo' con la finale di DFB Pokal ad Hannover, contro il Kaiserslautern. (5:0) Ma ecco che arriva l'inevitabile polemica, forse temuta da settimane. Lui e altri due nazionali dello Schalke (Fischer e Fichtel, due leggende del club), si trovano coinvolti nel cosiddetto ''Bundesligaskandal'' (vedi post        ), un intreccio di partite truccate per fare in modo che il Rot Weiss Oberhausen e 'lArminia Bielefeld non sarebbero retrocessi nella stagione precedente. Stan, punito dovette lasciare il Paese (e quindi anche la Nazionale), ma non ando' molto lontano. Attraversato il confine gioco' per lo Strasburgo. Tornò allo Schalke di nuovo...tempo dopo, ma riusci' a malapena a vivere un ruolo di primo piano, durante quei tre anni di esilio francese. All'età di 32 anni, decise di lasciare il calcio. La sua caduta in disgrazia coincise presto con l'addio alle ribalte, quasi contemporanea al momento di abbandonare la sua grande passione: il pallone. Alcol, tabacco, donne, cattivi investimenti e cattive compagnie... e soprattutto l'anonimato e il distacco dalla vita pubblica. Fini' in disgrazia e snobbato da tutti. Reinhard ''Stan'' Libuda, morì il 25 agosto 1996 all'età di soli 52 anni, per un ictus. Era indigente da tempo, era solo e depresso. Trascorse i suoi ultimi anni combattendo contro un cancro alla gola, un prodotto conseguente forse, della sua dipendenza dal tabacco. Stan era famoso per aver infranto tutte le regole, sia in allenamento che nelle partite,

 

aprofittava di ogni pausa, ''per fare qualche tiro'', specialmente con il suo amico Rudi Assauer ai tempi del Borussia. Entrambi sono stati accomunati anche nel male: Problemi economici e di salute anche per Rudi Assauer (soffri' di Alzheimer negli ultimi anni), gli minarono la vita. Divenne Direttore Generale dello Schalke 04,  gestendo il club con grande successo, (vittorie in UEFA e DFB Pokal) e  promovette la  costruzione della Veltins Arena..., sebbene la sua ristrutturazione si concludera' con problemi fiscali per la Societa' e per se stesso, poiché accusato di manovre fraudolente. Assauer mori' nel 2019. Ma questa e' un'altra storia. I numerosi paragoni di Libuda con Garrincha e con George Best non sorprendono a causa della sua straordinaria abilità, per il suo rapporto con le masse di fan, per la sua ribellione agli stereotipi e per il suo triste finale. Stan Libuda, dovette vendere tutto ciò che possedeva, compresa la sua attività ultima di tabaccaio, che gli dava un umile sostentamento negli anni finali della sua vita. Ovviamente anche tutti i suoi trofei. E fu così, che la sua fine oscura divenne il punto opposto, all'enorme brillantezza e gioia che la sua chioma bionda trasmetteva ogni volta nelle sue corse,  quella chioma sempre incollata al gesso della fascia destra di qualsiasi campo da gioco, che fosse Tedesco, Europeo o Messicano. 



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