giovedì 11 novembre 2021

547) ''LE TANE'' - GLI STADI CHE HANNO FATTO LA STORIA - 5) ''STADION AM GESUNDBRUNNEN'' - Berlino - ''Die Plumpe''.

 

La Bundesliga è famosa per i suoi imponenti e moderni stadi, oggi in parte un retaggio della Coppa del Mondo del 2006 tenutasi in Germania. Tuttavia, alcune delle squadre più grandi e migliori della Lega tedesca hanno una tradizione molto lunga e alcune delle loro glorie passate sono state giocate in arene storiche e molto diverse. Lo stadio dell'Hertha Berlino era lo ''Stadion am Gesundbrunnen.'' L'Olympiastadion di Berlino, con il suo cancello per l'arrivo della Maratona all'estremità Nord è uno degli stadi più iconici della Germania, con ben più di un tocco di storia in esso custodito. Gli inquilini dell'Hertha Berlin SC, come suggerisce il soprannome di "Vecchia Signora", hanno una storia

simbiotica ben più lunga con la loro casa spirituale, il loro antico Sancta Sanctorum che si trova effettivamente nel quartiere Wedding della capitale. Fondata nel 1892 da quattro giovani amici, l'Hertha ha giocato a calcio nel ''Gesundbrunnen'' allo Schebera-Sportlatz fino a quando la fusione del BFC Hertha 1892 e del Berliner Sport-Club nel 1923 richiedette una nuova sede. Letteralmente attraverso Behmstraße c'era un terreno aperto, collocato vicino alla stazione ferroviaria di Gesundbrunnen e nel febbraio 1924 vi fu costruito un nuovo stadio. Conosciuto semplicemente come "Plumpe", il soprannome dello stadio, viene fatto risalire a una vecchia pompa dell'acqua che fu trovata in Behmstraße presumibilmente collegata al centro termale della vicina Luisenbad. Il dialetto colloquiale Berlinese in qualche modo, ha  cambio' "Wasserpumpe" in "Plumpe". Lo stadio una volta completato, aveva una capacità di circa 35.500 spettatori. La gara di apertura vide l'Hertha battere il VfB Pankow per 1:0. Dopo essere arrivato secondo nel campionato tedesco quattro volte di fila, tra il 1926 e il 1929, l'Hertha mise finalmente le mani sull'ambita ''Viktoria'' sia nel 1930 che nel 1931. (gli unici successi del club in campionato). Quando i Giochi Olimpici del 1936 si tennero a Berlino e Adolf Hitler corteggiava subdolamente il mondo con il nuovo Olympiastadion, allo Stadion am Gesundbrunnen si tennero due partite del torneo di calcio e uno dei quarti di finale, che videro il Perù battere l'Austria 4:2 in circostanze controverse (giocatori austriaci aggrediti dai tifosi peruviani). Come la maggior parte della citta' di Berlino, lo stadio fu così gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale (C'erano circa 200 crateri di bombe nel campo e fu necessario sminare), che l'Hertha non poté farvi ritorno fino al 1950. Quando l'Hertha fu invitato dalla DFB a diventare uno dei club fondatori della Bundesliga nel 1963, fu necessario trasferirsi all'Olympiastadion poiché il "Plumpe" semplicemente, non soddisfaceva i nuovi requisiti. La retrocessione in Regionalliga tra il 1965 e il 1968 vide l'Hertha tornare nel suo vecchio stadio, ma dal 1968 comincio' ad ospitare solo le squadre giovanili e dilettantistiche. Quando l'Hertha fu coinvolto nello scandalo delle partite truccate del 1971, si trovò di fronte a una rovina finanziaria e fu percio' presa la difficile decisione di vendere il terreno su cui si trovava lo Stadion am Gesundbrunnen. 

La antica casa della Vecchia Signora fu venduta ad agenti immobiliari e nel 1974 lo stadio venne demolito. Era stata programmata un'ultima partita d'addio contro l'FC Nürnberg, ma la partita fu annullata all'ultimo a causa di forti piogge.  Oggi, dove un tempo l'Hertha Berlino vinse il campionato tedesco, ci sono 440 appartamenti. Il pub locale (il Bierbrunnen an ''der Plumpe'') è uno degli unici collegamenti al glorioso passato del sito oltre a quattro sculture di calciatori, nello spazio verde del complesso residenziale prodotto da Michael Schoenholtz. Percorrendo la linea Berlin S1 Straßenbahn oggi, difficilmente immagineresti che gli appartamenti e gli alberi che vedi fuori dalla finestra mentre viaggi, nascondono uno stadio un tempo iconico dove giocava l'Hertha Berlino.  



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