venerdì 10 agosto 2018

482) 1965 - 1FC COLONIA - LIVERPOOL FC - LA PIU' GRANDE BEFFA, DELLA STORIA DELLA COPPA DEI CAMPIONI.


Il 23 e il 24 marzo 1965, 20.000 tifosi del Colonia si erano recati a Rotterdam per vedere il loro club sfidare gli avversari stellari del Liverpool per la terza e decisiva partita dei quarti di finale della Coppa Europa dei Campioni 1964/65. Ciò a cui assistitettero fu un incredibile pezzo di storia calcistica. Sia la partita a Colonia che a Liverpool si erano concluse con un pareggio a reti inviolate, il che significava che le due squadre avrebbero dovuto giocare per una terza volta, ma su un terreno neutrale. La prima partita nel Müngersdorferstadion vide i Caproni creare possibilità di rete a volonta', non riuscendo mai a segnare.  Anton Schumacher da parte sua si erse ad eroe imbattuto, vivendo uno dei migliori giorni della sua carriera quando salvo' con una serie di interventi incredibili
la verginita' della sua porta nella partita di ritorno ad Anfield Road. All'epoca non c'erano i tempi supplementari, se due squadre erano ancora in parita' dopo 180 minuti, la UEFA programmava una terza partita, su un terreno neutrale per stabilire la squadra da traghettare al turno di finale. Il match decisivo di Rotterdam fa parte della storia del calcio, del folklore e dei racconti da birreria tra i tifosi del Colonia, da allora ai giorni nostri. In parte anche a causa dell'eroico sforzo che il giocatore dei Renani, Wolfgang Weber profuse in campo quel giorno. Il nazionale tedesco era già stato protagonista di grandi prestazioni personali di entrambe le gare, in cui per 180 minuti mise la museruola a Roger Hunt, l'uomo piu' pericoloso dei Reds. Weber lo francobollo' e lo tenne fuori dalla partita in maniera costante. Hunt sarebbe diventato il capocannoniere del Liverpool con sette gol in quella particolare edizione Europea. Ciò che viene piu' ricordato, tuttavia, fu la sua collisione con
Weber lascia il campo claudicante.
Gordon Milne e le conseguenze che ne riporto' il difensore tedesco. Weber zoppico' a stento fuori dal campo sentendo un dolore lancinante al polpaccio destro. Nel camerino degli spogliatoi, il medico della squadra di Colonia avrebbe dovuto rimetterlo in sesto per la seconda metà della gara. Allora le sostituzioni non erano permesse! A Weber fu chiesto di saltare giù sbrigativamente, dal lettino da massaggio. Dopo un approssimativo controllo, il medico concluse che Weber era pronto per ritornare in campo e si limito' a somministrargli alcuni antidolorifici. Mentre a Weber fu diagnosticata una banale contusione proprio al muscolo del polpaccio, nessuno seppe individuare l'incidente per quello che era e che alla fine si rivelo' essere una frattura alla rotula. (Lo stesso Weber penso' che il suo salto dal lettino da massaggio abbia dato il colpo di grazia all'arto già ferito) Il gioco continuo'. Il Liverpool aveva preso un doppio vantaggio e si trovo' sul 2-0, con gol di Ian St. John e proprio di Gordon Milne. Tuttavia, poco prima dell'intervallo Karl-Heinz Thielen riusci' a indirizzare la palla oltre la linea con un colpo di testa da 10 metri, il che significava che i tedeschi, ora avevano solo bisogno di segnare un altro goal prima della fine dei tempi regolamentari per andare ai supplementari questa volta. Ci penso' Hennes Löhr a segnare il tanto agognato secondo gol al 49esimo, solo quattro minuti dopo la pausa, con un bel tiro dalla distanza. Nel frattempo Weber aveva iniziato a giocare sulla fascia sinistra, piuttosto statico e dolorante non si tiro' mai indietro, anzi partecipo' attivamente per quello che poteva, anche al gioco di attacco della sua squadra, se necessario. Anni dopo Weber dichiaro' che il Colonia gioco' con 10 uomini e un quarto, contro gli 11
del Liverpool, nella seconda metà di quell'incontro. Nonostante un paio di buone occasioni per entrambi, dopo il pareggio, la partita fini' 2-2 dopo i 90 minuti. Questa volta, 30 minuti di tempo extra, si conclusero senza cambiare l'andamento della gara e alla fine, sarebbe stato il lancio di una moneta, che avrebbe dovuto decidere il destino delle due squadre. L'arbitro Schaut, Belga lancio' la moneta in aria, ma la moneta cadendo sul terreno rimase bloccata dal fango, in piedi, senza cadere su nessun lato, in alcun modo e il lancio dovette essere ripetuto. Dopo il secondo lancio e più di cinque ore di calcio, che si erano concluse con le due squadre in parita, furono i giocatori del Liverpool che poterono celebrare quella che fu probabilmente la qualificazione piu' paradossale mai avvenuta in un incontro di eliminazione della Coppa dei Campioni. La moneta aveva eliminato i primi campioni della Bundesliga, dalla piu' grande competizione Continentale.  Fino al 1969-70, in caso di parità dopo la partita d’andata e quella di ritorno, in Europa si era soliti disputare una terza gara a campo neutro. In caso di ulteriore pareggio si ricorreva alla monetina. Ben tre squadre furono costrette ad abbandonare le competizioni europee così. Ma nel 1969-70 vennero introdotti i rigori: la prima squadra a uscire dopo la lotteria dagli undici metri? Il Borussia Moenchengladbach, proprio contro gli odiati rivali di Colonia. Anche quello fu uno schiaffo in faccia. Di quelli forti, che fanno male. E che non si dimenticano più. Ma uscire dopo due lanci di monetina è ancora peggio…
CURIOSITA': Anton Schumacher, e' solo un omonimo precursore del portiere degli anni 70/80 che difese la porta del Colonia.  Harald Schumacher, fu soprannominato ''Toni'' dai compagni di squadra proprio, per un curioso episodio che lo vide protagonista con il collega del Colonia, Harald Konopka, che durante un'azione di gioco gli grido' in occasione di un intervento..''Tua Tony...Tua..'' La gaffe divenne virale, e nella squadra dei Caproni fu Toni per tutti..
- Il Colonia dovette aspettare l'edizione del 1978/79, per poter partecipare nuovamente alla Coppa dei Campioni. Anche in quell'occasione sarebbe stata estromessa da una squadra inglese, dopo due partite al cardiopalmo. Il Nottingham Forest la elimino' in semifinale con i punteggi di 3:3 a Nottingham e 0:1 a Colonia.


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