mercoledì 15 agosto 2018

487) 1982 - ADRIAN MALEIKA, IL GIORNO PIU' BUIO DEL CALCIO TEDESCO. - Morte di un ragazzo di 16 anni.


È il 16 ottobre 1982. L'HSV riceve il Werder Bremen nel secondo turno della DFB Pokal. l'Amburgo vincera' per tre a due, ma quella sarà solo statistica, una cronaca secondaria. Quel giorno diventera' uno dei più bui momenti della storia del calcio tedesco. Il giovane tifoso sedicenne del Brema, Adrian Maleika viene ferito a morte in un attacco da parte di una frangia estremista di destra, facente parte della tifoseria dell'HSV. Un simile tragico incidente, non si era mai verificato prima in Germania. Questa tragedia è accaduta da 35 anni ormai e ha cambiato il calcio e soprattutto, il rapporto tra Werder e HSV per sempre, dando al Nordderby, un'ulteriore motivo di rivalita' e astio. Adrian Maleika, membro del fan club del Werder "Die Treuen" (I Fedelissimi), aveva intrapreso il  viaggio
da Brema ad Amburgo con circa altri 150 sostenitori. Già alla stazione principale di Amburgo, ci furono i primi scontri con i fan dell'HSV, ma la polizia riusci' a mantenere la situazione sotto controllo. I fan degli ospiti furono accompagnati, scortati dalle forze dell'ordine alla S-Bahn. Adrian Maleika, di 16 anni, continuo' il tragitto con un piccolo gruppo di tifosi che avevano perso il treno,
fino a Eidelstedt, attraversando senza la protezione della polizia, la zona che portava allo stadio. Negli anni 80 era molto comune che le frange organizzate si muovessero agghindate di tutto punto con i colori della propria squadra anche durante le trasferte. Sciarpe, berretti e soprattutto i folkloristici ''Kutten''. Giubbotti generalmente di jeans, su cui venivano cucite le insegne del proprio club, in maniera arlecchinesca. In seguito ai fatti dell'1982, vennero dichiarati fuorilegge perche' identificativi di molte associazioni di tifosi, violente e coinvolte politicamente. Quel giorno Adrian aveva deciso di vivere la trasferta in abiti borghesi, ma cio' non basto' a renderlo anonimo all'attacco dei tifosi dell'Amburgo. Il gruppo fu vittima di un'imboscata organizzata con stile da guerriglia urbana, da un gruppo di tifosi skinheads nominati ''Die Löwen''. L'attacco fu supportato da
lanci di fumogeni e pistole lanciarazzi, seguito da un fitto lancio di pietre e mattoni.
I fan del Werder diedero vita ad un fuggi fuggi generale, ma uno, Adrian Maleika, nel tentativo di nascondersi presso dei cespugli, venne colpito alla nuca da una pietra e cadde privo di sensi. Non contenti di ciò, i neonazisti di Amburgo, lo raggiunsero sul luogo dove Maleika era caduto a terra e cominciarono un pestaggio, colpendolo con vari calci. Ci vollero diverse ore per trovare il corpo di
Adrian, seminascosto nei rovi. Il giorno dopo, presso la clinica di Altona presso cui era stato ricoverato in condizioni disperate, il giovane Adrian Maleika, apprendista vetraio di appena 16 anni, mori' per fratture alla base del cranio e una conseguente, grave, emorragia cerebrale. La morte fu uno "shock" non solo per la famiglia del ragazzo, ma per il calcio tedesco in generale. Per i tifosi appassionati e il Werder in particolare. Le prime pagine dei giornali tedeschi diedero un notevole eco sui fatti della tragedia. Circa 600 persone seguirono le esequie del giovane ragazzo, tra cui la squadra del Werder Brema al completo e Gunther Netzer come rappresentante dell'HSV. La sua morte significo' una rottura totale, nella storia della rivalita' tra i tifosi di Amburgo e di Brema. Fino ad allora, la relazione tra i sostenitori di Werder e HSV era stata considerata abbastanza normale. In retrospettiva, i fans piu' anziani  la definiscono "parzialmente, quasi amichevole". I manager delle due squadre, Willi Lemke e Wolfgang Klein sono concordi nel sottolineare che la morte di Maleika fu il momento più triste del loro mandato manageriale. ''Perché, almeno a livello dirigenziale, c'era più di una relazione amichevole tra Werder e HSV...'' dice Klein: "Forse è stato ingenuo pensare che questo rapporto si applicasse anche ai fans." Una cosa è certa: l'estrema rivalità tra i sostenitori è andata ad aumentare in modo esponenziale da questa tragica data.
Il 20 ottobre 2012, il Werder Bremen inauguro' una targa commemorativa nella tribuna est del Weserstadion. Fino al 2004 il Werder, organizzo' anche un torneo a suo nome. Fu poi sospeso su richiesta dei parenti del ragazzo. Nel gennaio del 1983, le due tifoserie si incontrarono per un chiarimento pacifico in cui entrambe le fazioni stabilirono regole e rinuncie ad eventuali vendette. Il vertice diventera' famoso come ''la pace di Scheessel''. Sono trascorsi quasi 40 anni dal tragico evento. I buoni propositi della generazione che lo visse, non sono stati di insegnamento alle nuove leve del tifo. Nel 2004, nella curva dei tifosi dell'Amburgo si alzo' un coro che cantava pressoche' queste parole...''Adrian Maleika...le pietre corrono piu' veloci di te...''. Da parte loro, nella curva dei Werderer fu esposto uno striscione, raffigurante razzi lanciati da aerei che bombardavano una citta di Amburgo in rovina. 
CONCLUSIONE:
Il lanciatore non fu mai identificato. Otto fans dell'Amburgo furono accusati, tre condannati per gravi violazioni della pace urbana e pericolosi assalti. Il leader dei ''Löwen'' subi' una condanna a due anni e sei mesi. Con il sostegno della città anseatica, la gioventù sportiva di Amburgo fondo' un progetto tra i fan dell'HSV che esiste ancora oggi. Lo scopo di questo progetto e' sociale e tendente a una formazione costruttiva dei giovani sul piano e civico e solidale. L'intento primario era quello di allontanare dalle tifoserie i nuclei di estrema destra che negli anni 80 e 90 si stavano radicalizzando all'interno delle tifoserie tedesche. Conseguentemente, la separazione negli stadi tra le varie fazioni di tifosi, non abituale negli anni 80, fece il resto. A seguire la tecnologia, con l'introduzione della videosorveglianza, compi' un'ulteriore passo verso una maggior prevenzione e la sicurezza.




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