lunedì 6 agosto 2018

472) 1967 - LA PRIMA PARTITA A ''DUE CIFRE'' DELLA BUNDESLIGA. - Borussia M. - Schalke 04 11:0

7 gennaio 1967 - Borussia Moenchengladbach - Schalke 04 11:0
Sicuramente, loro, i protagonisti e i tifosi, vorrebbero dimenticarlo, ma fu il giorno piu' nero dello Schalke 04 fino al 2001 e non potra'essere sradicato ne dalle cronache ne dalla memoria collettiva. Fu semplicemente troppo spettacolare e apparecchiato bene per rimuoverlo dalla storia della Bundesliga. C'era la neve, un pallone rosso...C'era il Boekelberg, fabbrica di leggende...e c'erano 17.000 persone che assistettero a quell'evento. Da tre anni e mezzo c'era la Bundesliga. Erano gia' state giocate quasi 1000 partite. Nei primi anni si realizzavano molti piu' gol che oggi...tanto che neppure un tifoso del
Tasmania Berlin, (108 gol subiti) aveva mai  perso subendo gol a doppia cifra, nell'anno precedente. No, no...nessuna sconfitta con 10 o piu' gol. Poi pero', arrivò il 7 gennaio 1967, il giorno in cui i giocatori dello Schalke, al Bökelberg, divennero gli zerbini della leggendaria squadra dei Puledri. Prima della partita, il Borussia era il quinto e anche il favorito del torneo. Lo Schalke stazionava al tredicesimo posto e si arrabattava ogni settimana, come nei precedenti due anni, contro la retrocessione. Il coach Fritz Langner aveva già fatto una predica, piu' o meno convincente, dopo l'ultima partita di preparazione contro il  Lokomotiv Mosca. (0:3). "Con l'anno nuovo, si presume e si pretende la svolta. Indottrino' ogni singolo giocatore sulle conseguenze di una retrocessione, come rinuncia ad uno status di vita superiore... Ma la strenua ambizione a non dover rinunciare ad un
miglior modo di vivere, non avrebbe cambiato le vicissitudini, che avrebbero collocato questa gara sulla neve, nella storia del torneo, per l'eternita'. Quando lo Schalke si presento' al Boekelberg era privo del suo miglior centrocampista Manfred Kreuz. Sua moglie di 27 anni, mori' inaspettatamente il giovedì precedente, per un virus. "Lo shock dopo la morte di Rosemary fu enorme, sia per me che per la squadra, perché il cameratismo di quel gruppo era enorme". E così lo Schalke, coinvolto involontariamente, dall'elaborazione inconscia del lutto, presto' il fianco a un Borussia in vena di esibirsi. Pronto a stappare lo spumante per l'occasione eccezionale. Inoltre, lo Schalke schiero' tra i pali, Josef Elting appena reduce da un infortunio non del tutto recuperato. Gli fu concesso di tornare  in campo, al posto del giovane, ''inesperto'', Norbert Nigbur. Langner, in pratica, voleva "l'uomo  d'esperienza". Nigbur non la prese bene e espresse il suo ''No Comment''.  "Non voglio commentare questa scusante". Eppure col senno del poi, fu una fortuna per lui non aver partecipato alla gara. Undici volte il pallone arancione, fini' alle spalle di Elting, e la rivista sportiva Kicker affermo': "I minatori possono ancora ancora essere soddisfatti  di questa sconfitta, perché sanno che avrebbe potuto concludersi anche con 20 reti o più''. In pratica ci furono 17.000 spettatori,''più undici'',  come venne riportato il giorno seguente sui vari Magazines. Bernd Rupp apri' le marcature su un calcio di punizione di Netzer (7) e raddoppio' dopo 21 minuti. Un colpo di testa di Herbert Laumen (30esimo) e un altro gol di Rupp (40esimo) dopo le raffinatezze preparatorie di Netzer, chiusero il primo tempo sul 4:0. Il Borussia non considerava assolutamente di risparmiare le forze. Laumen, nel 2014 racconto': "Ricordo come fosse ieri, come Friedel Rausch mi supplicava...''Dai basta. Ora smetti di infierire..'' Ma noi spinti dalla nostra verve giovanile e con una condizione atletica al top, non eravamo intenzionati a fare marcia indietro. Dopotutto neppure lo Schalke, a parti inverse, l'avrebbe mai fatto ". L'allenatore dello Schalke, Fritz Langner, aveva inoltre stimolato lo spirito d'orgoglio del
Borussia, pochi giorni prima, dichiarando: "Non posso prendere che dei cavalli da corsa restino immobili ai nastri  di partenza.'' Si riprende. Stessa solfa, stessi esecutori:  Netzer realizza il 5:0 con un'azione personal (47esimo), raddoppiera' in seguito per l'8-0. (68esimo). Nel mezzo, prima Laumen, aveva timbrato il cartellino di nuovo,(57esimo) e quindi Bernd Rupp al 62esimo. Laumen realizzera' ancora il 9:0 (71esimo) e poi, al minuto 85 esimo e quindi all'90esimo, Jupp Heynkes, rompe il muro dei dieci gol segnando la doppietta che porta a 11 le marcature. Incredibile, ma fu la prima doppia cifra in Bundesliga:  il Borussia ebbe pietà, solo nelle dichiarazioni alla stampa... Netzer disse : "Voglio solo augurare allo Schalke di dimenticare questa sconfitta, cosi' fuori dei canoni, il più velocemente possibile''. Le lettere minatorie accatastate nell'ufficio della sede dello Schalke, non fecero che presagire e assodare, del gran malcontento che serpeggiava tra i fans dei Konigsbalauen. Ma nel calcio, cosi' imprevedibile, astratto e a volte birbone, basta un gioco del destino per superare i momenti piu' tragici. Già una settimana dopo, il 14 gennaio, con Fritz Langner ancora al suo posto in panchina, lo Schalke ebbe modo di redimersi, sconfiggendo e eliminando per 4:2 al Parkstadion, il Borussia, Moenchengladbach nella semifinale di DFB Pokal. La partita vide gia' dopo un minuto i Fohlen in vantaggio con Wimmer e gia' si pensava ad una triste ripretizione dell'umiliazione di sette giorni prima. Ma questa volta, l'orgoglio dei Knappen ebbe la meglio e dopo un altalenante 2:2 al 70esimo, prima Gunther Hermann e poi Gerhard Neuser, marcano i due gol nei dieci minuti finali che eliminano i Renani e con essi si portano via i fantasmi di una settimana prima. Quel giorno Manfred Kreuz c'era e al termine della gara, fu portato sulle spalle dalla marea di tifosi esultanti. E anche Norbert Nigbur aveva ripreso il suo posto tra i pali.



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