lunedì 27 agosto 2018

506) ''CHE-WALD LIENEN'' - L'INTRIGANTE STORIA DEL CAPO DEI ''PIRATI''. - Dal fallo/schock di Siegmann, a idolo di un ''popolo''.


Quando l'FC Sankt Pauli, il club più rock'n'roll in Germania, annuncio' il 16 dicembre del 2014 la firma di un nuovo allenatore di 61 anni, molti osservatori furono perplessi. Sebbene avesse la reputazione di salvare quasi ogni club dalla retrocessione, sembrava troppo vecchio e di vecchio stile per il club di Amburgo. Eppure riusci' a salvare la sua nuova squadra all'ultima giornata. Ma oltre alla salvezza, questo attempato personaggio si accattivo' il sostegno incondizionato del variegato e pittoresco pubblico dei pirati. Il successo popolare, tuttavia, era prevedibile dato il profilo dell'allenatore in questione: Ewald Lienen.
Il piccolo Ewald nacque il 28 novembre 1953 a Schloß-Holte, nell'ovest della Germania. Dopo essersi fatto le ossa nella sua città natale, firmo' il suo primo contratto da professionista nel 1974 con l' Arminia Bielefeld, a soli venti chilometri a nord da casa. La formazione Westfalica era allora in 2. Bundesliga e rapidamente, il nostro attaccante di 21 anni si distinse. Dopo una fallita promozione nel
1977, decise di lasciare la sua regione natale per varcare il Reno e unirsi al Borussia Mönchengladbach. Il club era al momento, triplice Campione di Germanuia e Vice-Campione d'Europa. La stagione seguente, il Gladbach fini' secondo, perdendo per la differenza gol contro il 1.FC Köln. Gli addii all'inizio della stagione successiva, di giocatori come Berti Vogts e Jupp Heynckes, assicurano a Lienen un posto di titolare. Sta guadagnando importanza all'interno del


gruppo e, nonostante il suo piccolo numero di goal, il suo contributo va ben oltre le sue statistiche. Anche se il club riesce a conquistare il decimo posto alla fine della stagione, i ''folhen'', vinceranno ancora la Coppa UEFA contro la Stella Rossa di Belgrado, la seconda e l'ultima della loro storia. Ma dopo i primi successi, Lienen dovra' affrontare alcune disavventure che cambieranno il procedere della sua carriera. Nel 1981, decise di interrompere la sua carriera come calciatore professionista, a soli 27 anni. Tuttavia, Lienen sarà costretto a continuare la sua carriera. Durante l'estate, perde tutti i suoi risparmi dopo essere stato vittima di una truffa immobiliare. Decide di tornare al suo primo amore, l'Arminia Bielefeld. Le cose iniziano molto male per lui. Al secondo impegno della stagione 1981/82 a Brema, viene violentemente ferito alla coscia da Norbert Siegmann. La ferita è così violenta che si puo' vedere l'interno della coscia attraverso le carni. 25 centimentri di taglio. Una scena agghiacciante che sconvolse la Germania intera. Le immagini dell'intervento di Siegmann fecero il giro del mondo. (il video al link in fine post). Il personale medico dell'Arminia pensava che Lienen avrebbe dovuto stare lontano dai campi per almeno due mesi (alla fine Lienen riusci' a rientrare dall'incidente dopo 17 giorni).... ( Siegmann quando interpellato, non ama ricordare questo episodio. L'episodio gli incollo'


la reputazione di giocatore senza scrupoli, un picchiatore senza ne arte ne parte.  Non contava piu' il fatto che non fu mai espulso in nessuna delle sue 209 partite in Bundesliga. Dopo un paio di giorni inizio' a ricevere minacce di morte. La polizia intervenne offrendogli protezione. Siegmann la accetto' perché c'erano alcuni tizi che indugiavano sporadicamente fuori da casa sua. Siegmann decise di lasciare il suo appartamento per un po', aspettando che le cose si raffreddassero. Il rancore di Ewald Lienen nei confronti delle persone che lo avevano ferito, vide il centrocampista citare in giudizio
Rehhagel e Siegmann per la loro condotta, ma alla fine il caso fu respinto dal tribunale. La DFB decise di lasciare le cose come erano, perché l'arbitro Luca aveva individuato il fallo. Siegmann fu escluso dalla formazione per la partita di ritorno contro l'Armina, mentre Rehhagel dovette indossare un giubbotto antiproiettile durante il match a causa delle numerose minacce di morte ricevute nei giorni precedenti...)......Ma l'attaccante dell'Arminia si rialza, e anche se claudicante, attacca l'allenatore avversario, che non è altri che Otto Rehhagel, che diventerà l'allenatore della Grecia, Campione Europeo nel 2004. Lienen lo accusa di aver spinto il suo difensore ad agire in questo modo e i due uomini litigano violentemente. Lienen continuerà persino ad esprimere la sua rabbia dalla barella. Anche se l'infortunio ha conseguenze meno gravi del previsto, il giocatore presento' una denuncia, una causa che perderà. Col tempo ha perdonato Siegmann, che è diventato un buddista e ha ripreso regolarmente in modo amichevole, i rapporti con Rehhagel. Anche se l'infortunio rimarra negli annali della Bundesliga come il peggiore di tutti i tempi di Ewald Lienen per lo più si parla fuori dal campo.
Non per gli eccessi nelle serate mondane o per i rapporti con le supermodelle, ma piuttosto per le sue opinioni politiche. Il suo impegno nel volontariato e nel sociale. Le lotte a favore degli studenti, della sindacalizzazione delle donne. Diventa un'icona Hippie e di sinistra. Il suo impegno e' reale.  Ma il giocatore dell' Arminia vuole andare oltre l'associativo e impegnarsi attivamente in ambito politico. In un'intervista rilasciata a Playboy del 1982 esprime la sua disillusione per lo sfruttamento del calcio professionistico ed esprime la sua visione politica: "Quando ci chiediamo chi segna il maggior numero di gol in Bundesliga, possiamo stare sicuri che le persone non parlano di centrali nucleari. " L'utilizzo del calcio per coprire argomenti piu' delicati e temi piu' scottanti e' sempre stato il suo peggior cruccio. Le sue violente critiche al sistema calcistico del tempo e ad alcuni giocatori e allenatori che sfruttando la loro immagine, si candidarono in partiti politici, gli fecero guadagnare il rancore dell'organo Federale, che cerco' di emarginarlo bollandolo come estremista.  Lienen si impegna in vari movimenti per la pace, tra cui l '" organizzazione di calcio per la pace" che si oppone con forza alla corsa agli armamenti. Nel 1985, riceverà il premio del Tor des Monats di ottobre dal primo canale, ARD. Durante l'intervista telefonica prima della sua partecipazione in trasmissione, il produttore gli chiede cosa intendesse indossare, domanda che il giocatore trovo' un po 'strana. Si rende presto conto che il produttore si riferisce al maglione "calciatori per la pace" che indossa regolarmente. Furioso, chiede il permesso di indossare ciò che vuole, accusandoli di lasciare che altri giocatori portino il marchio del loro fornitore di abbigliamento sui loro vestiti. Le due parti concordano su un badge pacifista che il giocatore avrebbe il diritto di indossare. All'inizio dell'anno,
Ewald Lienen aveva fatto il grande passo di proporsi quale candidato alle elezioni per il Nord_Reno_Westfalia in cui entrambe, sono le città di Bielefeld e Monchengladbach. Conclude in sesta posizione nella "Lista per la Pace", lista pacifista dell'estrema sinistra. Anche se la lista fa solo lo 0,66% dei voti, questa esperienza colloca definitivamente il giocatore nell'album dei giocatori impegnati, un'immagine che mantiene fino ad oggi, dal momento che la maggior parte delle interviste che dà, spesso sfociano in questioni politiche. Insieme a Benno Möhlmann e Frank Pagelsdorf, fonda l’associazione di calciatori professionisti per tutelare quello che in Germania è diventato un mestiere vero e proprio, molto più tardi rispetto al resto dell’Europa calcistica che conta.  Attualmente è considerata la prima associazione di calcio professionistica e aiuta i giocatori a prepararsi per la propria vita dopo il calcio. Dopo un ritorno tra il 1983 e il 1987 a Mönchengladbach, Lienen decidera' per la sua ultima destinazione come giocatore, Duisburg. Termino' la sua carriera nel 1992 dopo 333 partite di Bundesliga all'età di 38 anni. Per un uomo che voleva interrompere la sua carriera a 27 anni, è piuttosto ironico. Mentre finiva la sua carriera da giocatore con le zebre di Duisburg, si preparava

come allenatore e ottenne il punteggio più alto e il patentino di allenatore. Prese la squadra di riserva dell'MSV nel 1989. Solo un anno dopo il suo ritiro, il club gli chiese di prendere le redini della prima squadra e Lienen si è ritrovo' a fare l'allenatore nell'élite del calcio tedesco. Dopo una prima stagione di successo in cui il club biancoblu, gioca da outsider, la squadra conclude in modo catastrofico e Lienen e' esonerato. Poi un vecchio amico lo chiamo': Jupp Heynckes. I due vanno d'accordo, ma l'allenatore tiene sempre d'occhio l'attività politica del suo sottoposto, avvertendolo che il suo impegno non dovrebbe intromettersi nel suo lavoro. Ma quando Heynckes arriva a Tenerife, sapeva di poter contare su Lienen come suo vice. I due avevano avuto relazioni di calcio come compagni di squadra, al tempo della prima stagione di Lienen coi fohlen. La collaborazione tra i due, fu un caso singolare nel panorama del calcio moderno. Insieme raggiunsero le semifinali di Coppa UEFA con il club spagnolo e si qualificarono nuovamente per l'Europa. La stagione successiva,i programmi non portano i successi sperati e l'avventura si interruppe, perché Heynckes entro' nel Real Madrid, mentre Lienen divento' l'allenatore dell'Hansa Rostock.  A differenza di Sankt Pauli, Rostock si trova in una regione in cui l'estrema destra è molto presente, ma la sua visione politica di sinistra viene comunque rispettata, soprattutto perché riesce quasi a qualificare il club per la Coppa UEFA, mancava solo un punto. La stagione seguente fu molto peggio e Lienen viene licenziato due mesi prima della fine della stagione. Firmo' allora per i caproni di Colonia e nella sua prima stagione riusci' a riportare il club Renano in Bundesliga. I sostenitori del club lo trattano come un eroe, dedicandogli una canzone particolare. La sua abitudine di usare piccoli quaderni in cui annota ogni cosa diventa uno dei suoi tratti di coaching e viene soprannominato "Zettel-Ewald''. Ma, nonostante una buona prima stagione in Bundesliga, venne sollevato dall'incarico nel 2002. Tornò a Tenerife. Questa volta da solo. Duro' per poco meno di una stagione, prima di essere chiamato a Mönchengladbach come allenatore. Grande delusione personale.


L'impegno e' salvare la squadra dalla retrocessione, ma non gli vengono concessi che sei mesi...Verra' sollevato dall'incarico.  Lienen digerisce male lo sgarbo per essere stato trattato in questo modo dal club del suo cuore. Passerà quindi all' Hannover, dove rimarrà per un anno e mezzo. Lascerà quindi la Germania, non piu' per la Spagna questa volta, ma per la Grecia. Nel 2006 firma per il Panionios di Atene. Diventera' un eroe locale, perché questa piccola squadra che ha sempre sofferto in passato per rimanere nella Super League Greca raggiunge la Coppa UEFA. Questa nuova epopea greca gli è valsa il soprannome dalla rivista 11 Freunde di "Zettel-Zeus". Ma l'avventura finisce di nuovo dopo 2 stagioni. Seguiranno vari altri clubs: Una stagione al Monaco 1860, due mesi all'Olympiakos, sei mesi al Bielefeld dove pero' non riuscirà a salvare la squadra dalla discesa in 3. Liga. Ritornera' per una stagione in Grecia al AEK e infine sarà il primo tedesco ad allenare un club rumeno l'Otelul Galati ma se ne va via dopo una stagione. Dopo 12 club, in cui non è mai rimasto a lungo, i suoi detrattori potrebbero chiedersi se Lienen saprebbe ancora rimettersi in gioco all'età di 60 anni. Ma èche finalmente trova il club ideale per lui: l'FC Sankt Pauli. È il dicembre del 2014 e l'FC Sankt Pauli è l'ultimo nel campionato tedesco di seconda divisione con solo 13 punti. Il suo ritardo sulla prima non coinvolta nella retrocessione cresce di giornata in giornta e il club alternativo inizia a temere una discesa in 3. Liga. Ma come dice l'espressione tedesca "Not macht erfinderisch", - l'angoscia rende fantasiosi- : chiamano al loro salvataggio Ewald Lienen. La sua prima partita è la
seconda nella fase di ritorno, l'ultima prima della pausa invernale. Sankt Pauli riceve l'Aalen, un altro candidato per la discesa. La scossa funziona, gli uomini in marrone vincono 3-1 e trascorrono

l'intervallo al 16esimo posto. Tuttavia non tutto il futuro è roseo e contro le squadre che non lottano per salvarsi, il club di Amburgo ha più problemi, cominciando un saliscendi che lo porto' a toccare anche diverse volte l'ultimo posto. Alla 26esima giornata il club era quindi a 4 punti dal primo non-relegabile, il Monaco 1860. L'ambizione era giocarsi lo spareggio del 16° posto, contro il 3° 
in 3.Liga. Ma è in questo momento che si  risveglio' la bestia. Il Sankt Pauli dichiara un 4-0 a Düsseldorf, mentre i ''Sechzig'' perdono, accorciando le distanze che si riducono ad un punto. Nonostante due sconfitte, il club riusci' a battere le squadre più importanti della divisione: Kaiserslautern, RB Leipzig e Bochum. La squadra arrivo' al 14° posto e, nonostante una sconfitta a Darmstadt nell'ultima giornata, il Sankt Pauli chiuse 15esimo. Lienen diventa un eroe.  Maik Krükemeier su ARD: "C'è qualcosa di speciale in un allenatore che fa il giro dello stadio prima della partita per motivare i tifosi, nessuno lo ha fatto finora, comunque non in casa. Le superstar del rap tedesco Fettes Brot, provenienti da Amburgo e tifosi del Sankt Pauli, scrissero una canzone in omaggio di Ewald Lienen che pubblicarono su YouTube, subito dopo la fine dell'ultima partita. I
sostenitori iniziarono a produrre adesivi con la sua effigie, dandogli il soprannome di "Che-wald", in relazione al suo passato di sinistra e alla sua abilità nel condurre le sue squadre in questa battaglia che è il calcio. Ma l'intesa è principalmente spiegata dai valori condivisi sia dai fan che dall'allenatore. Il culto del St. Pauli è particolarmente basato su forti idee politiche che hanno il club ei suoi sostenitori, soprattutto dagli anni '80: antifascismo, anti-omofobia, sessismo, pacifismo, 20.000 tifosi sono soci del club e partecipano attivamente alle decisioni. Questi valori sociali e la democrazia di base sono anche quelli di Ewald Lienen, come dice lui stesso:
"Appoggio pienamente le opinioni politiche e sociali dell'FC Sankt Pauli, contro il razzismo, il fascismo, il sessismo o l'omofobia per citarne alcuni... Nella stagione della rivolta contro la visione commerciale del RB Leipzig e della protesta del Sankt Pauli in concomitanza con la gara al Millerntor, Lienen espresse la sua opinione e giustifico' il suo club: "Il Sankt Pauli non vuole fare pubblicità per la Red Bull! ". Ultimamente l'allenatore alternativo del club ha parlato molto anche
della recente crisi dei rifugiati. Ha prima fatto appello a tutti i club professionistici tedeschi chiedendo loro di aiutare queste donne e uomini in fuga dalla guerra. Il Sankt Pauli ha prodotto T-shirts "Rifugiati benvenuti" che Lienen stesso ha portato. Il club di Amburgo ha organizzato una partita amichevole contro il Borussia Dortmund i cui profitti  sono andati in aiuto di queste popolazioni. Ma sono state soprattutto le sue parole dopo la partita a catturare l'attenzione dei media. Alla domanda circa la crisi sociale in Europa di fronte a questo afflusso di persone, dopo aver ribadito l'importanza di essere generosi e aperti, ha indirizzato un messaggio per i fascisti e gli esponenti della destra populista "Siete una massa di malati " In una recente intervista rilasciata a 11 Freunde, Ewald Lienen ritorna nuovamente sulle sue opinioni politiche ed esprime la sua ammirazione per "Utopia", come affettuosamente chiama lui, il club di Sankt Pauli. È un sistema gestionale che a suo avviso dovrebbe applicarsi all'intero paese: tutti sono ritenuti responsabili e tutti partecipano alle decisioni.


Esprime anche che nulla può essere raggiunto senza utopia o sogni. Ewald Lienen ha percorso nella sua carriera di allenatore, miriadi di volte su e giù la linea laterale, sbuffando, manco volesse entrare in campo, ha riempito pagine e pagine dell’inseparabile quaderno, ha riletto gli appunti dietro le mezze lune degli occhiali e ha preso per la collottola i giocatori quando necessario. Tra il sorriso rassicurante del professore che tutti avremmo voluto e l’animo da ultras della Sudkurve  ha attraversato mezza Europa con tuta, giaccone e occhialini da lettura. E’ cresciuto tra il calcio totale del Borussia Mönchengladbach e lo spirito ribelle delle lotte sindacali. Non dimenticate che Ewald Lienen e' uno che impiegò 17 giorni per tornare in campo dopo uno squarcio di 25 centimetri alla gamba, uno che nonostante la coscia lacerata non ci pensò due volte ad andare faccia a faccia con Otto Rehhagel per accusarlo di aver incitato Siegmann a giocare duro. Uno che non ha mai nascosto il suo orientamento politico tanto da diventare uno dei fondatori del sindacato tedesco dei calciatori professionisti. Un uomo di sinistra, talmente a sinistra da rifiutare di firmare autografi perché infastidito dall’aurea da divo che avvolgeva i giocatori.
Con la stagione 2017/18 il suo incarico diverra' quello di Direttore sportivo e ambasciatore dei Pirati. Dopo una stagione diretta da Olaf Jansen ora sulla panca sei Pirati c'e' (2018/19) Markus Kauczinski.
https://www.youtube.com/watch?v=j7gXE6IflNg

Nessun commento:

Posta un commento