lunedì 6 agosto 2018

471) 1976 - ROGER VAN GOOL - IL PRIMO ''MILLIONEN-MANN'' DI BUNDESLIGA. Il pupillo di Weisweiler.


Era esattamente l'attaccante che l'allenatore del Colonia Hennes Weisweiler stava cercando. Un rifinitore che era allo stesso intuitivo e pericoloso. Un dribblomane esterno, forte, che potessee anche proteggere bene la palla nelle fasi di riflessione della squadra. A Weisweiler non importava molto che Roger van Gool, a causa di un'infezione, si fosse ristabilito da poco e sommariamente. L'allenatore Renano semplicemente amava  l'aspetto malizioso e scombussolato di quel Belga. La sua vena umoristica casinista, la sua affabilità, ma la sua volontà, sopra ogni cosa. "Lo prendiamo", disse nel luglio 1976 al suo istruttore e allenatore tattico Rolf Herings, che aveva già osservato van Gool diverse volte a Bruges. All'inizio le prestazioni non furono così convincenti da rendere il suo
curriculum assai appetibile.. Entrambi gli incontri che Herings aveva visto, videro il Bruges sconfitto in modo netto e imbarazzante. Weisweiler ribatte': "Come può aver giocato bene se perde in un modo cosi' sciagurato?". Ma Herings diede retta, pur se titubante, al vecchio maestro e invitò van Gool a valutare l'ipotesi tedesca. Dopo il suo si, fu il manager del Colonia, Karl-Heinz Thielen a portare la questione sul tavolo della trattativa. Andò a Bruxelles per negoziare con il Bruges, per cui Van Gool era sotto contratto. Il tempo era scarso, perche' il mercato dei trasferimenti era vicino alla chiusura. Poi lo shock: Il Bruges chiese un valore di trasferimento di un milione di Marchi per il suo agile attaccante. Thielen trascorse notti insonni. Mai prima d'ora un club della Bundesliga ha pagato una cifra  a sette cifre per acquistare un giocatore. Fu una decisione difficile, ma i Caproni, avevano abbastanza soldi per correre il rischio. E Weisweiler voleva quell'uomo assolutamente. Thielen con il cuore in tumulto, concluse l'affare. A Hennes Weisweiler piacque la presentazione del Belga. Al primo approccio, in amichevole, lotto' come un pitbull per ogni pallone e il suo carattere allegro e espansivo fece presto dimenticare le invidie di spogliatoio che immaginavano il nuovo arrivato, come la solita star viziata e scansafiatiche. Van Gool divenne in fretta l'allievo prediletto di Weisweiler e il
Belga giustifico' la sua fiducia fin dall'inizio. Veloce, gran palleggio e con un buon rapporto con la porta.  Così l'uomo da 1.72 di altezza, divenne rapidamente un prezioso rinforzo della squadra Renana. Van Gool divenne rapidamente un beniamino del pubblico di Colonia. Con Lui inizio' la fase di maggior successo della storia del club. In campo fu il compagno ideale per gli attaccanti, Hennes Löhr e soprattutto per Dieter Müller, che ha aiutato con i suoi assist nella prima stagione, a conquistare il titolo di capocannoniere (1976/1977, con 34 reti). I modi allegri di proporsi di Van Gool furono utili al buonumore anche nelle serate di gruppo, in ritiro. Persino il burbero e glaciale allenatore Weisweiler non era immune al suo continuo chiacchierare e sparare sproloqui a raffica. "Il boss, non amava i ragazzi seduti nell'angolo, quelli che si isolavano e non facevano gruppo, quindi sono andato in fretta d'accordo con lui", dice Van Gool oggi.  Si capi' brillantemente e in fretta con i suoi compagni di squadra, preferibilmente con quelli che, come lui, si divertivano a bere una birra dopo l'altra. Dopo una sconfitta, il furioso Weisweiler, aveva ordinato ai suoi giocatori di tornare a
casa in pullmann per tre ore di assoluto riposo. Infastidito dal malumore del trainer e dalla lunga  pausa che osservo', senza parlare con nessuno, chiuso nel suo malumore, van Gool e il compagno di squadra Herbert Neumann, si imbucarono in una birreria di Colonia e si ubriacarono. Ma a nessuno
importava davvero se Van Gool beveva. Il suo buonumore si rifletteva nella sua esibizione. Negli anni della Bundesliga di maggior successo del Colonia, tra il 1976 e il 1979, svolse un ruolo importante. Ha segnato 28 gol in 96 presenze e ha confezionato per i compagni ancora molti più goal. La vittoria nella finale della DFB Cup nel 1977 fu seguita dal double, Campionato e Coppa Nazionale nel 1978. Nella stagione successiva il Colonia giochera' in Coppa dei Campioni. I Caproni si fanno strada fino alle semifinali, fino alla ''solita'' squadra Britannica. La doppia sfida col Nottingham Forest entro' nella storia. Il 3:3 al City Ground fu uno spreco e un rimpianto. In una notte di pioggia e fango, il Colonia si trova in vantaggio per 0:2 in casa degli Inglesi e Roger, segna il secondo gol dopo aver preparato a Dieter Muller il primo. Poi la defaillance che ribalta il risultato. Gli arcieri vanno sul 3:2. Ancora Van Gool dara' a Okudera la palla per chiudere in parita'. 3:3. Un buon punteggio tutto sommato in previsione del ritorno al Mungersdorfer di casa. Nella gara di ritorno, Van Gool gioca infortunato e francobollato da Viv Anderson, dovra' limitarsi ad assistere, mentre la squadra perde per 1-0 e da l'addio alla Coppa dei Campioni. La sconfitta colpi' duramente Van Gool. Da quel momento in poi, il simpaticissmo Belga non riuscira' piu' a ritrovare le suei precedenti prestazioni. Soprattutto, la sua schiena comincio' a preoccuparlo: una grave sofferenza cronica da sciatica, lo tormentava. Tuttavia, rifiuto' di sottoporsi a un intervento chirurgico, perché aveva paura degli esiti negativi dell'intervento, che avrebbero potuto condannarlo alla paralisi.. Van Gool fu trattato, su base ambulatoriale, per cinque mesi. Nel frattempo, apri' una concessionaria di auto. Fece affari trasportando auto di lusso dalla Germania al Belgio. I prezzi di acquisto dei veicoli Diesel erano bassi in Germania e rivenderli in Belgio gli procuro' un buon mercato e parecchi soldi senza sforzo. Il manager Thielen penso' che la nuova attivita' lo assorbisse esageratamente e fosse responsabile per il calo delle prestazioni. Weisweiler redargui' aspramente il suo studente preferito: "Non preoccuparti tanto delle tue macchine, concentrati sul calcio". Ma non funziono'. Il tempo di Van Gool in Germania era scaduto. Weisweiler avrebbe voluto portarlo al Cosmos di New York. Ma anche il Coventry City mostro' interesse per il folletto Belga. L'attaccante finalmente decise di sfruttare la sua occasione in Inghilterra. Il Colonia lo rivendette con un profitto di 1,2 milioni di marchi. In Inghilterra, tuttavia, rimase solo 15 mesi poi si  trasferi' da lì, all'Olympique Nimes, dove torno' nuovamente a segnare e far segnare gol e dove ebbe grande peso nell'ascesa del club sul panorama Francese. Dopo una stagione pero', torno' nel suo nativo Belgio dove concluse la sua carriera nel Sint Niklase SK, all'età di 35 anni.


Nessun commento:

Posta un commento