Nel momento che sto scrivendo, Vedad Ibisevic ha segnato 111 reti in 288 gare. L'ultima, sabato scorso, 25 agosto 2018 alla prima giornata della sua 13esima stagione di Bundesliga. (1:0 contro il Norimberga ). Ma comunque andra' a finire la sua carriera e tutto ciò che accadra' in seguito, il suo riscatto nella vita lo ha ottenuto ampiamente. Una mattina di maggio del 1992, il piccolo Vedad Ibisevic di soli 7 anni, fu scosso dal sonno da sua madre Mirsada. I soldati stavano arrivando. Condusse suo figlio e sua figlia a una buca frettolosamente scavata appena vicino alla loro casa, nella piccola città bosniaca di Vlasenica e li scongiuro' di rimanere fermi mentre andava a sistemare le ultime cose al posto di lavoro. I soldati arrivarono, ribaltarono sotto sopra la casa degli Ibisevic, ma
non si accorsero mai della presenza del ragazzo che stava accovacciato nel bunker di fortuna improvvisato tra gli alberi, insieme alla sorellina addormentata. Se ne andarono e alla fine Mirsada tornò con suo marito Saban. La famiglia gettò tutte le loro cose essenziali in due borse e fuggì. Erano i primi giorni della guerra in Bosnia, un conflitto che avrebbe causato circa 100.000 morti tra il 1992 e il 1995. Alla fine, Vedad e la sua famiglia, riuscirono a fuggire con un autobus per Tuzla, un luogo
Saint-Germain, che era in tour in America. Impressionato dal talento del suo giovane compatriota, Halilodzic offri' ad Ibisevic il suo primo contratto professionistico e lo porto' quindi nella capitale Francese per l'inizio della stagione 2004/2005. Le cose non andarono bene. Forse semplicemente, Ibisevic, che aveva compiuto 20 anni il giorno prima della partita di apertura della stagione, non era ancora pronto per la grande platea. Gioco' 4 partite in Ligue 1, e l'ultima apparizione coincise con un'espulsione cinque minuti dopo essere entrato in sostituzione di Pauleta. Sarebbe stata la sua ultima uscita in prima squadra per il PSG, che lo dirotto' in prestito al Digione, in seconda serie, nella finestra dei trasferimenti di riparazione di gennaio. Dopo un rendimento di maggior successo in Ligue 2 con dieci gol in 34 partite, Ibisevic ebbe il suo primo assaggio di Bundesliga, il campionato in cui alla fine sarebbe diventato una star. Nel luglio del 2006, passa dal PSG all' Alemannia Aachen e nonostante un apporto di sei reti e un assist, non pote' impedire ai ''Kartoffelkäfer'' di retrocedere al termine del torneo 2006/07. A quasi 23 anni, Ibisevic si stava avvicinando a un importante punto di svolta nella sua carriera. Il 24 marzo 2007, prima della resa di fine stagione dell' Alemannia, fece la sua prima apparizione in Nazionale per la nazionale della Bosnia ed Erzegovina, sotto la guida di Fuad Muzurovic. Ibisevic gioco' tutti i 90 minuti sulla sinistra e la Bosnia vinse per 2-1 in trasferta contro la Norvegia, in una gara di qualificazione a UEFA EURO 2008. Con le sue impressionanti esibizioni in Bundesliga e grazie al suo nuovo status
internazionale, Ibisevic attiro' l'attenzione di Ralf Rangnick, che aveva appena concluso la sua prima stagione con l'ambiziosa sorpresa TSG Hoffenheim. Claudicante nell'ottava divisione durante i primi anni '90, il club era volato di promozione in promozione, scalando le varie divisioni nei primi anni del 2000, grazie all'investimento del miliardario locale, del software, Dietmar Hopp. Rangnick aveva appena promosso l'Hoffenheim in Seconda divisione e ora il suo obiettivo era puntare fermamente alla Bundesliga. "Il professore" come veniva chiamato
Lincredibile girone di andata 2008 di Vedad Ibisevic. |
l'Hoffenheim, prima di unirsi ai tre volte vincitori della Bundesliga del VfB Stuttgart, nel gennaio 2012. Gli Svevi avevano avuto una stagione altalenante, ma grazie a otto gol in 15 partite del Bosniaco, conclusero al sesto posto riuscendo a raggiungere l'Europa League. La sua stagione di maggior successo con lo Stoccarda fu nel 2012/2013 quando, oltre a segnare 15 gol in 30 partite nella Bundesliga, segno' cinque volte in Europa League e quattro volte in DFB Pokal, dove lo Stoccarda fu battuto per 3-2 dal Bayern Monaco in una finale da brivido. Ibisevic si riprese presto dalla delusione. Segno' da corretto''ex'' una superba tripletta contro i suoi ex compagni dell'Hoffenheim il settembre successivo, prima di uno dei più grandi momenti della sua carriera e probabilmente della sua vita. Il 15 ottobre 2013, segno' l'unico gol della vittoria per 1-0 della Bosnia-Erzegovina sulla Lituania, che assicuro' la prima qualificazione del suo paese alla la Coppa del Mondo FIFA. Fu un'occasione memorabile, che vide decine di migliaia di sostenitori affollare le strade di Sarajevo per dare alla squadra il benvenuto da eroi. Dopo un nuovo infortunio nel 2014/15, il viaggio nella Bundesliga di Ibisevic, lo porto' nella capitale. Entro' nell rosa dell'Hertha Berlino in prestito, nell'estate del 2015, prima che l'acquisizione fosse resa definitiva nel 2016. Promosso capitano da Pal Dardai, che aveva letto in lui le sue doti di leader e il carisma da trascinatore, il Bosniaco ebbe un ottimo inizio di stagione, segnando sei gol e tre assist nelle sue prime otto partite. A giugno con la sua Nazionale partecipo' alla Coppa del Mondo in Brasile. In tre presenze segno' un gol. Fu contro l'Argentina, nella prima gara del girone F. Un girone neppure troppo impeditivo con Nigeria e Iran, vide la Nazionale di Ibisevic salutare il torneo con due sconfitte su tre incontri. Resta la indimenticabile esperienza. La stagione 2016/17 Ibisevic raggiungere una
serie di traguardi significativi. Segno' la sua ventesima doppietta in Bundesliga contro l'Amburgo alla sesta giornata, proprio poche ore dopo che sua moglie Zerina aveva dato alla luce la loro figlia, oltretutto superando Barbarez come attaccante Bosniaco piu' prolifico della Bundesliga. Segno' il suo 100esimo gol in Bundesliga, con un altra doppietta contro il Mainz 05 alla 12esima giornata, prima di raggiungere la sua 250esima apparizione nel massimo campionato tedesco, alla 23a giornata. I successi di Ibisevic parlano da soli. Il ragazzo che fu costretto a nascondersi in una buca e fuggire dalla sua casa, per scappare agli orrori della guerra, è diventato negli anni, uno degli ultimi veri protagonisti della Bundesliga. Un marcatore prolifico, un leader ispiratore e un capitano riconosciuto. Vedad Ibisevic e' la vera testimonianza di come la disperazione prima e lo spirito umano poi, possano superare le avversità. Il calcio è sempre stata la sua via di fuga, ma tramite il calcio Vedad Ibisevic ha trovato anche la strada della sua vera vita.
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