giovedì 9 agosto 2018

479) 1999 - LA SCOMPARSA DI CHRISTOPH WESTERTHALER. - 20 minuti per l'eternita'.


A volte entrare nella storia o nel ricordo di qualcuno e' questione di circostanze, di casualita' di fortuna o di tragici eventi. A Christoph Westerthaler, Austriaco, ex attaccante dell'Eintracht Francoforte  sono bastati 20 minuti per diventare un personaggio indimenticabile per la storia delle Aquile. 20 minuti che oggi sono ancora piu' importanti dal momento che l'ex giocatore a soli 53 anni se ne e' andato per sempre. Westerthaler, non era un giocatore di quelli che hanno vestito per decenni la maglia di una squadra fino a diventarne un simbolo imprescindibile. Westerthaler ha giocato solo 31 volte in Bundesliga spalmate in due stagioni e mai una gara intera. Ben 27 volte e subentrato a gioco in corso e 4 e' stato rilevato pima del termine. Arriva a Francoforte a 32 anni. Una carriera
confinata sempre entro i confini Austriaci, con una comparsata in quel di Cipro, con un paio di tornei nazionali in bacheca e soprattutto una classifica cannonieri nel 1992. Non ha pretese. Sa che il suo sara' un ruolo di comprimario secondo esigenze. Nel 1998/99, l'Eintracht e' impelagato nella lotta per non retrocedere. Le battaglie di massa cominciano gia a una decina di giornate dal termine del torneo e vedono coinvolte parecchie squadre che si aggiungono o spariscono giornata per giornata, secondo le coincidenze di risultati che muovono la classifica, una volta a favore di una e una volta a favore di altre. Alla 28esima, l'Eintracht si trova ad affrontare i diretti avversari dell'Hansa Rostock. Le Aquile sono penultime a 24 punti e gli Anseatici li sovrastano al terzultimo posto di tre punti. Diventerebbe un divario incolmabile in caso di sconfitta. Subito si mette male. Il primo vantaggio degli ospiti viene rintuzzato, ma nel secondo tempo il raddoppio della squadra bianco blu mette paura. Jorg Berger decide di rafforzare l'attacco e gioca il tutto per tutto. A un quarto d'ora dal termnine inserisce
Christoph Westerthaler. La mossa sara' decisiva. L'austriaco imbeccato da Brinkmann, realizza a tempo scaduto il gol del 2:2 e mantiene le distanze invariate...Ci sono ancora 6 partite per sperare. Di quelle gare Christoph giochera' pochi scampoli di tre, come al solito. All'ultima giornata le speranze delle Aquile sono appese ad una classifica avulsa di concomitanze di risultati, oltre che alla differenza reti. La situazione al fischio d'inizio e' la seguente: 5 squadre in tre punti per l'ultimo posto valido per la  relegazione. Norimberga 37 punti. Stoccarda e Friburgo a 36, Hansa Rostock a 35 e Eintracht Frankfurt a 34. Ricordo che a parita' di punti conta la differenza reti e eventualmente ad ulterirore parita', i gol segnati...lo Stoccarda batte il Werder 1-0 e va a 39 punti. L'Hansa batte in trasferta il gia' retrocesso Bochum per 2-3 e va a 38 punti. Lo scontro diretto tra Nurnberg e Freiburg vede vittoriosi per 1-2 la squadra di Volker Finke, che sale a 39 punti. A 20 minuti dal termine della stagione la lotta per la retrocessione vede per l'ultima piazza ora, Norimberga e Eintracht Francoforte.  I rossoneri del Meno conducono per 2-1 sul Kaiserslautern ma la differenza reti e' ancora di tre reti a favore dei giocattolai. Prima Gebhardt all' 80', quindi Bernd Schneider all'82' portano sul 4-1 l'Eintracht e a -1 il divario di reti tra le 2 contendenti. Mancano 6 minuti e Berger fa cenno a Wersterthaler di entrare. Si gioca il tutto per tutto. Quando mancano spiccioli, al fischio finale della gara, alla fine del torneo e all'inizio della retrocessione, Christoph Westerthaler, azzecca il corridoio giusto che fa viaggiare Jan Åge Fjørtoft verso la rete di Nikolov. Il norvegese si prendera' i giusti meriti dell'exploit al cardiopalmo. 5-1. Ora le squadre hanno la stessa differenza reti, ma per le aquile i 44 gol fatti contro i 40 del Club saranno decisivi per la permanenza in Bundesliga. Solo con la scomparsa prematura dell'Austriaco, la sua importanza in questa azione decisiva, tornera' alla memoria. Il 20 luglio 2018 un infarto se lo porta via a soli 53 anni. Una vita passata sui campi di calcio seppur in sordina. Dopo l'esperienza in Germania torna in Austria dove chiude la carriera giocata nel 2003 e si dedica a quella di allenatore. Al momento della tragedia era allenatore da 6 stagioni della piccola realta' del SV Horn. Una carriera come tante. Un paio di lampi che lo  faranno rivivere per sempre, soprattutto nella memoria dei tifosi dell'Eintracht. A volte basta poco per entrare nella storia...20 minuti e una tragedia.


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