Quando Christian Fiedler nel 2013, risolse il contratto di allenatore dei portieri dell'Hertha Berlino, l'ultimo dei componenti la squadra ''Amateure'', che fece sognare la capitale e la Germania intera ventanni prima, lasciava la societa' che gli permise di ritagliarsi una ribalta su cui costruirsi una carriera. Fiedler 8 anni a difesa dei pali della ''Alte Dame'' il 12 giugno 1993, faceva parte di quella squadra ''riserve'' del Hertha Berlino che disputo' la finale di DFB Pokal contro il Bayer Leverkusen di Dragoslav Stepanovic. Nessun altra squadra ''Amateure'' ci era mai riuscita' e mai piu' ci riuscira', ad oggi. I ''Bubis'' ( approssimativamente..i ''babies'' o ''i cuccioli'') bianco blu, riuscirono dove la prima squadra aveva gia' fallito dopo il terzo turno, coincidente con gli ottavi di finale, quando proprio contro le Aspirine, una rete di Andreas Thom li estromise dal torneo. L'Hertha oltretutto quella stagione praticava in Seconda Serie, per cui e' ancora piu' esaltante l'idea che una squadra riserve, neppure
appartenente a una squadra di Bundesliga, potesse farsi strada fino alla finale. Le simpatie verso questa squadra di ragazzini, cominciarono a manifestarsi, via via che i turni si succedevano, fino a trasformarsi in un vero e proprio supporto Nazionale, con la disputa delle semifinali. L'Hertha Bubis, come ormai era definita, rinnovava ogni volta l'eterna sfida di Davide e Golia e nelle fantasie e l'immaginario dei media e degli sportivi tedeschi, fu una fonte romantica a cui abbeverarsi e fantasticare. Il portiere Christian Friedel aveva 18 anni ed era il piu' giovane della squadra. Fu uno dei pochi che poi riusci' a fare carriera tra i professionisti. C'era Carsten Ramelow, forse colui che poi

E' l'apoteosi. Il giorno dopo i professionisti uscivano di scena a Leverkusen. Nei quarti arriva il primo scontro con una squadra di Bundesliga. I giocattolai dell'1FC Norimberga. Quella sera gli spettatori, anche in coincidenza che la prima squadra non era piu' in corsa, diventarono 14.000. I Bubis, vanno in vantaggio al 69esimo e quando mancano ormai spiccioli all'ennesima sbornia di adrenalina...Der Club pareggia con Baurle all'89esimo. Mancano pochi secondi. Forse il rilassamento dei granata, forse lo scampato pericolo...Daniel Lehman, ne approfitta e prima dello scadere segna il gol del 2:1 che porta le riserve in paradiso. I dilettanti dell'Hertha erano in semifinale! Sara' il Chemnitzer FC la prossima avversaria. La squadra ex FC Karl Marx Stadt. Per l'occasione si gioca all'Olympiastadion di Berlino. 57.000 spettatori e l'intera Germania fanno il tifo per questa sorprendente realta', che appassiona sempre piu'. Nell'altra semifinale, il Leverkusen vince a Francoforte contro l'Eintracht e prenota la finale. Questa volta le birbe biancoblu non aspettano lo svolgersi degli eventi. Ormai sono diventate ''grandi''. In 22 minuti con Ramelow e Meyer si portano a debita distanza di sicurezza. Solo un gol su rigore degli avversari manterra' il pathos fino alla fine. La festa e' incontenibile. La favola fu scritta 25 anni fa.
Ma le favole non sempre hanno un lieto fine. Il Leverkusen non commettera' l'errore di sottovalutare la squadra di dilettanti come spesso e' successo nella storia della DFB Pokal. Stepanovic in primis fu categorico con la sua squadra. ''Conta solo la vittoria...Non l'estetica e il narcisismo.'' Gli Hertha Bubis, ormai adottati dalla Germania intera neutrale, si arresero a 13 minuti dal termine, quando Ulf Kirsten segno' la rete che valse il trofeo per le Aspirine. Tutti i tifosi della squadra Berlinese piansero...l'intera Germania si commosse....Solo i 10.000 tifosi del Leverkusen festeggiarono. Il giorno dopo, i titoli dei giornali furono solo consolatori per gli sconfitti...''Kicker'': Non piangere meravigliosa Hertha. ''Der Boulevard'': Hertha Bubis siete dei giganti.. questi solo alcuni.. E i Bubis? Come reagirono? Da veri uomini accantonarono in fretta la sconfitta. Il piu' forte degli avversari di quel giorno, sarebbe venuto a Berlino. Andreas Thom avrebbe giocato anche in Champion's con la Alte Dame, ma ne lui, ne gli altri colleghi professionisti dell'Hertha, sarebbero mai piu' riusciti a raggiungere una finale di Coppa negli anni a seguire. (Agg.2018)
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