mercoledì 12 gennaio 2022

630) - 2000 - QUANDO THORSTEN LEGAT SI TIRO' SU I PANTALONCINI....E ALTRE SUE FOLLIE...''Dalla Katana nel bagagliaio, alla Boxe per Vip...''

La stagione 2000/2001, fu la stagione più esaltante dell'FC Schalke 04 in Bundesliga, ad eccezione degli ultimi, leggendari quattro minuti. Ma lo spettacolo cominciò per i Konigsblauen effettivamente prima che la stagione iniziasse. Perché il vulcanico manager Rudi Assauer, aveva avuto un'idea pazza durante la pausa estiva che si rivelò poi un big bang. Non fu una sorpresa. Perché solo Assauer poteva inventare qualcosa di così folle! Il piano di Assauer fu: Andreas Möller dal BVB, sarebbe dovuto passare all'eterno rivale dell'FC Schalke 04. Un trasferimento che in realtà fece scalpore ben oltre il

solito livello. Forse solo quello di Abramczik ebbe lo stesso riscontro. L'allenatore del BVB Michael Meier disse con un sorriso malizioso: "Möller ha giocato d'azzardo tramite il suo agente per avere più soldi con noi, dicendo allo stesso tempo che stava concludendo con un altro club. Poi ci rivelò, così, con naturalezza, che Lui voleva andare allo Schalke.'' ''Non l'abbiamo fatto, di digli che era matto. Ma lo pensavamo." Sorprendentemente, l'ex Dortmund conquistò rapidamente il rispetto della tifoseria dello Schalke. Le sue prestazioni prima buone, poi eccezionali e l'ottimo inizio dell'intera squadra di Stevens, naturalmente lo aiutarono molto. Lo Schalke giocò alla grande e vinse per ben tre volte di fila in trasferta per 4:0 (Berlino, Rostock, Dortmund) prima della pausa invernale. Ma Rudi Assauer aveva 


ponderato un altro trasferimento, che avrebbe suscitato altrettanto scalpore....Forse anche di più. Thorsten Legat fu prelevato dallo Stoccarda, dove era stato messo fuori rosa. Legat aveva scritto la parola "Succo del negro" sulla borraccia di Pablo Thiam, nella sala fitness del VfB, come gesto di discriminazione verso il suo compagno di squadra dalla pelle scura. In seguito fu licenziato senza nessun preavviso dalla società Sveva. Solo Assauer e l'FC Schalke 04 mostrarono ''un cuore'' per Legat e lo accettarono fiduciosi, dandogli una seconda possibilità. Ma il nativo di Bochum non ebbe altro che sciocchezze per la testa. La stagione per Lui si ridusse a sole 4 presenze. Le ultime in Bundesliga. L'episodio piu' eclatante fu ancora prima dell'inizio di stagione, quando dovette essere scattata la foto ufficiale della squadra dello Schalke 2000/01. Allora, il suo compagno di squadra Olaf Thon, gli sussurrò nell'orecchio: "Thorsten, se ti alzi i pantaloni fino alle ascelle, ti dò 500 marchi." Andreas Möller intervenne da dietro e rilanciò: "Aumento a 1.000 se lo fai!" Legat non ci pensò due volte, si 


infilò la maglia nei pantaloncini e se li tirò su fino che poteva, quasi alle ascelle. Una foto per i posteri e i collezionisti. Ed è ovviamente quello che pensarono, ma solo in seguito, i responsabili del leggendario Sondereft di "Kicker". Lo scherzo fu scoperto solo in seguito: le riprese fotografiche, avrebbero dovuto essere ripetute ma fu troppo tardi per la stampa del numero di Kicker. In effetti, fu proprio questa foto a essere inserita nella rivista. Peccato che il manager Assauer mostrò molto meno senso dell'umorismo quando ebbe la rivista tra le mani, tre settimane dopo, la mattina presto: "Caro, Thorsten, cosa hai combinato di nuovo?'' Le conseguenze: una multa di 20.000 marchi, 5.000 per la cassa sociale della squadra e in più una cena da offrire, per tutti. Quando Legat, nell'ufficio di Assauer, obiettò, che non era un provvedimento adeguato, Assauer non solo lo cacciò fuori dal suo ufficio seduta stante, ma gli scaraventò dietro anche il suo portacenere rigonfio di mozziconi di sigari. Dieci mesi dopo fu Rudi Assauer ad essere completamente demoralizzato come un pugile alle corde... Con la voce soffocata dalle lacrime, la sera di quella leggendaria giornata di fine stagione, che vide il Bayern soffiare il titolo sotto lo sguardo di migliaia di tifosi dei Konigsblauen, (vedi post 480) il presidente palesemente sofferente disse: "Se c'è un Dio del calcio, esso è ingiusto. E per me è da oggi è morto.'' I tifosi dello Schalke dovettero guardare sul prato del Parkstadion, mentre il Bayern vinceva il campionato all'ultimo secondo al Volksparkstadion di Amburgo. I knappen avevano vinto il loro primo titolo di Bundesliga per ''soli'' quattro minuti, poi la realtà ribaltò tutto. E Legat? Lui si trattenne coraggiosamente dal disperarsi e ripensò con freddezza ad un'altra storia della sua vita. Un giorno si infortunò a Monaco. Era nella sala d'attesa del famoso dottor Müller-Wohlfahrt. Dopo aver trascorso molto tempo lì in attesa, la porta si aprì e all'improvviso entrò: Pierre Brice, un noto attore famoso per la serie televisiva di 


Winnetou. L'attore ovviamente non stava affatto bene. Urlava di dolore appoggiato alla moglie, si muoveva lentamente e poiché non riusciva neppure a parlare da solo, sua moglie chiese a Thorsten Legat, che stava aspettando, se fosse possibile che suo marito passasse prima di Lui. Urlava dal dolore, chiese se fosse possibile che lo facesse entrare - ma Legat, in modo breve e chiaro rispose: "No". E poi proseguì con una frase che semplicemente non si puo' commentare....Legat, guardò il grande attore di Winnetou indignato e disse: "Inoltre, io pensavo che gli indiani non conoscessero il dolore!". Thorsten Legat fu molto temuto durante il suo periodo attivo come calciatore professionista. Era solito attaccare gli avversari senza compromessi. Durante la sua carriera (1986-2001) Thorsten Legat fu uno dei giocatori piu' controversi del calcio tedesco..al pari di Borowka o di Stig Tøfting. Era un difensore che non conosceva        nei duelli, ma era anche considerato un onesto professionista nel suo lavoro. Prima di una sfida con il Bayern, Legat una volta disse: "Il Bayern soffre le difficoltà. Bene, oggi sarò il primo a causargliene.'' Nonostante ciò, fu buttato fuori dal campo solo una volta in 243 partite di Bundesliga. Nella sua autobiografia, Legat raccontò senza vergogne, le continue violenze e gli abusi sessuali da parte di suo padre Gerhard a Lui, sua madre e i suoi fratelli. Queste esperienze lo hanno quasi distrutto dentro. Divenne per un periodo anche dipendente dall'alcool, ebbe addirittura pensieri suicidi e quasi, perse l'appoggio della sua famiglia. Oggi spiega il suo modo duro di giocare nella sua autobiografia come un esorcismo alle esperienze traumatiche della sua infanzia: "Quando sono protagonista di una partita di calcio, vedo mio padre negli avversari diretti e allora penso: Bastardo, ora ti metto fuori combattimento!" Al Werder Brema, Legat ebbe il suo periodo di maggior successo. Ha vinto sul Weser, la Coppa delle Coppe con la squadra Anseatica nel 1992 e il Campionato Tedesco nel 1993. Ma oltre ai successi di squadra, Thorsten Legat visse anche repentini alti e bassi nella vita reale. Alla vigilia di Capodanno 1996/1997, ad esempio, picchiò un uomo in un parcheggio sotterraneo dopo che questi lo aveva solo apostrofato. Del perfido“scherzo” che Legat fece nel 1999 con Pablo Thiam, suo compagno di squadra dello Stoccarda è stato già illustrato sopra: scrisse la parola “succo di negro” sulla sua borraccia. Un altro incidente si verificò nel 2007: quando fu minacciato da diversi giovani nel parcheggio di una filiale di McDonald's a Remscheid, accompagnato dalla moglie, estrasse senza tante cerimonie, dal bagagliaio dell'auto una Katana e la usò per allontanare i giovani. Venne inquisito per tentata lesione fisica e il caso fu archiviato dietro pagamento di 1.000 DM e a un periodo di libertà vigilata a Solingen. Inoltre Legat dovette cedere la sua spada da samurai dopo l'incidente. Nel 2014 Thorsten Legat si fa attrarre dalla Boxe per Vip procacciata dall'emittente ProSieben. Il suo


 cambiamento fisico a 47 anni e' impressionante. Durante il walk-in sul ring, si fa annunciare da ''Thunderstruck'' degli ACDC e il suo primo avversario - per l'occasione il rapper Da Don - poteva davvero provare pura paura in quel momento. Con i denti digrignanti, i movimenti folli della testa e un corpo teso e scolpito, Legat era così esaltato che si sarebbe dovuto temere che Da Don non avrebbe lasciato il ring vivo. Grazie al cielo Legat ritornò in se appena giunto alla vittoria. E pensare che fu proprio questa sua volontà combattiva, questa sua immensa lotta interna da scatenare e questa sua passione, il motivo per cui il suo primo allenatore, ''Tiger'' Hermann Gerland, ai tempi del Bochum, lo mise in campo nel 1986 e potè iniziare la sua carriera da professionista. Un fisico, capace di ottenere sempre le massime prestazioni, un instancabile impegno e i suoi contrasti al limite del consentito alla fine lo hanno fatto diventare un cult-kicker. Dopo 107 partite di Bundesliga con il VfL Bochum, Otto Rehhagel lo portò al Werder Brema nel 1991. Qui il nostro eroe ottenne i suoi più grandi successi. Gli infortuni forse, lo ostacolarono nella conquista di un posto per la formazione Nazionale. O forse il carattere. Dopo aver giocato a Francoforte e a Stoccarda, Thorsten Legat fini' di nuovo nell'area della Ruhr: all'FC Schalke 04. Thorsten Legat ha concluso la sua carriera professionistica dopo un totale di 245 partite di Bundesliga nel 2001. 


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