Max Merkel, Campione di Germania con Monaco 1860 e Norimberga agli albori della Bundesliga, fu uno degli allenatori più duri della vecchia scuola del calcio Europeo. Se si dà uno sguardo alle nuove metodologie del calcio che hanno portato a nuovi sistemi di lavoro e di allenamento e si confrontasse con le vecchie sedute di allenamento, per vedere come si lavorava un tempo e nel calcio di decenni fa, forse ci si troverebbe faccia a faccia con metodi equiparabili con quelli del ''Domatore''.. Sessioni fisiche senza palla, con molta attenzione all'aerobica e l'atletica. Esercizi quasi più tipici di un addestramento militare che non del calcio. Una totale assenza del materiale tecnico con cui si lavora oggi,
ecc. ecc. Ebbene, in quel calcio, tanto rude quanto bizzarro e romantico, c'era un uomo che vinceva praticamente tutto e che era già il più tosto del momento. Stiamo parlando, ovviamente, di Max Merkel, meglio conosciuto come ''il Domatore''. Un soprannome che gli fu affibiato nel suo periodo in Spagna all'Atletico Madrid. Nato nel 1918 a Vienna, Max Merkel ha avuto una carriera da ricordare. Fu un calciatore, un allenatore e un soldato. Forse fu proprio per quest ultimo aspetto, che in seguito applicò alcuni metodi al suo lavoro di allenatore, che gli costò il soprannome di cui sopra. Fu internazionale con la Germania e l'Austria e una volta finita la seconda guerra mondiale, come allenatore, tra il 1954 e il 1983, diresse numerose squadre, tra cui il Rapid Vienna, il Borussia Dortmund, il Monaco 1860, il
Siviglia, l'Atlético Madrid, lo Schalke 04, il Karlsruher SC, lo Zurigo e ai primordi, tra il 1955e il 56 la squadra Nazionale Olandese. Vinse il campionato in tre paesi diversi...In Austria con il Rapid, in Germania, prima con il Monaco 1860 e poi con il Norimberga e in Spagna con l'Atlético Madrid nel 1972. Ma se qualcosa lo ha tramandato alla storia, è stato proprio per il suo cambiamento nella concezione dell'allenamento calcistico, qualcosa di trascurabile all'epoca. Introdusse metodi marziali con più carichi fisici, niente a che vedere con l'allenamento tranquillo del calciatore medio dell'epoca, grassoccio e poco scolpito già per natura. I suoi metodi e una sua foto a un festival di beneficenza, vestito da domatore, con la frusta in mano, fecero il resto, per guadagnarsi il soprannome di cui sopra. Ebbe controversie a Siviglia e Madrid, dove il suo stile e il suo carattere si scontrarono con i modi e gli stili di vita della Spagna dell'epoca. Tuttavia, in entrambi i club, si rinomò come allenatore e li portò entrambi in vetta, nonostante deietro di se lasciò uno strascico farcito di numerosi aneddoti controversi e a volte grotteschi.. Max Merkel ''il Domatore'', ha lasciato questo mondo nel 2006 all'eta' di 88 anni.
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