martedì 18 gennaio 2022

637) 2001 - QUANDO L'ENERGIE COTTBUS SCESE IN CAMPO CONTRO IL WOLFSBURG, CON 11 GIOCATORI STRANIERI.


Nell'aprile del 2001, l'Energie Cottbus fu la prima squadra ''tedesca'', a disputare una gara di Bundesliga senza un solo giocatore tedesco nella formazione iniziale. La partita contro il Wolfsburg si concluse senza reti, 0:0, ma passò alla storia.
"Penso che sia un fattore molto positivo che gli stranieri siano così forti, così competitivi. Anche per la nostra nazionale. Non serve avvolgere le nostre stelle tedesche nella bambagia e lasciare che durante la stagione, gli stranieri facciano il lavoro sporco. I giovani tedeschi dovrebbero lavorare sodo, dovrebbero farsi il culo e lottare per i loro posti di titolare, guadagnandoseli attraverso un maggiore impegno", l'allenatore del Cottbus Eduard Geyer chiarì sin da subito, in conferenza stampa, il suo punto di vista, dopo lo 0:0 contro il VfL Wolfsburg. Poche ore prima, alla 28a giornata della Bundesliga 2000/01, aveva mandato in campo un 11 titolare, composto interamente da stranieri, il primo in 38 anni di storia della massima serie tedesca. Sullo sfondo c'era una sentenza Bosman e un regolamento che regolava l'impiego dei giocatori stranieri, introdotto per la stagione 1996/97, secondo il quale i giocatori delle federazioni affiliate alla UEFA, considerati prestatori d'opera, quindi ''lavoratori'' a tutti gli effetti, potevano essere utilizzati in numero illimitato. Ne approfittò l'Energie Cottbus, che era stata promossa in Bundesliga per la prima volta nella storia del club nel 2000 e quindi disponeva di risorse finanziarie relativamente scarse. Nella rosa del Brandeburgo, solo sette dei 26 giocatori utilizzati avevano la cittadinanza tedesca e solo Sebastian Helbig tra di loro, collezionò più di 20 presenze. Al contrario, le maggiori performance e presenze per l'Energie, arrivarono da regioni orientali europee, come Bosnia-


Erzegovina (Tomislav Piplica, Bruno Akrapovic), Croazia (Antun Labak), Ungheria (Vasile Miriuta) o Romania (Laurentiu Reghecampf) per pochi soldi. Tuttavia, il fatto che il Cottbus, contro il Wolfsburg per la prima volta, avesse rinunciato completamente all'impiego di giocatori tedeschi, non fu visto così positivamente come lo interpretò Geyer dopo il fischio finale. Il giorno prima, l'allora allenatore del Bayern, Ottmar Hitzfeld, tra gli altri, aveva criticato la sparuta crescita di talenti tedeschi, proprio in vista della effettivamente poi scarsa prestazione della squadra della DFB, all'EM 2000: “In realtà, mi dispiace che le restrizioni sull'impiego di giocatori oltreconfine siano state allentate. Comunque non 

abbiamo abbastanza giocatori tedeschi validi in Bundesliga". Nel frattempo, i responsabili del Cottbus erano certi di non essere condannabili per alcuna colpevolezza. Il presidente dell' Energie, Dieter Kerin negò fermamente le accuse, sostenendo che ''Solo gli "idioti" avrebbero puntato il dito contro di Noi". Oltretutto Geyer, in quel periodo, era anche sempre più infastidito dalla passività e la scarsa competività dei giovani giocatori tedeschi: "Sto ancora aspettando che qualcuno mi venga a dire: ''Allenatore, voglio allenarmi giorno e notte per entrare negli undici titolari'". Almeno a favore della politica della squadra avversaria, si schierò con tutta la sua comprensione l'allenatore del Wölfsburg, Wolfgang Wolf. ''Il Cottbus ha sicuramente degli svantaggi anche per la sua collocazione territoriale e non ha i mezzi finanziari per invogliare i giocatori tedeschi a trasferirsi in quella regione. Inoltre, alla fine, il successo sportivo diede ragione alla squadra e all'ex allenatore della DDR. Il punto contro il Wolfsburg - ottenuto tipicamente nello stile di gioco del Cottbus, poco brillante, ma tanto più combattivo - fu uno dei 39 punti, che alla fine significarono la salvezza dalla retrocessione, poiche' l'Energie fini' al 14° posto. Per altri due anni riusci' a galleggiare in Bundesliga prima di tornare nella serie inferiore nel 2003. Da quel momento in poi, la squadra della Lusazia, fu indicata con il soprannome di "villaggio gallico di Asterix della Germania dell'Est" - e sarebbero stati un collettivo assai fastidioso tra le mura di casa, al Stadion der Freundschaft, per non importa quale che avversario.
Questo e' l'undici che scese in campo contro il Wolfsburg il 6 aprile del 2001.
PORTIERE:
-Tomislav Piplica: Il bosniaco è ancora oggi una leggenda di Cottbus, il suo ''leggendario'' autogol contro il Gladbach un anno dopo la partita col Wolfsburg ha persino aiutato il suo status. Ha giocato per l'Energie in 260 partite divise tra le varie competizioni. 


DIFESA:
-Janos Matyus: Attivo per il FCE dal 2000 al 2002, l'ungherese salì in Bundesliga con il Cottbus il primo anno. 46 volte (3 gol) in campo, poi passò al Hibernian Edimburgo. Oggi fa l'allenatore nella seconda divisione ungherese.
-Rudi Vata: Cottbus era già la settima squadra per l'albanese, che in precedenza aveva già giocato tra le altre anche per il Celtic Glasgow. Titolare fisso in difesa, ma poi infortunato per molto tempo. In seguito andrà al LR Ahlen, dopo 87 partite competitive con l'Energie. In seguito continuerà l'attività   in Giappone.
-Faruk Hujdurovic: Il bosniaco è arrivato nella Germania dell'Est da Ried nel 2000 e vi è rimasto anche dopo la sua carriera. Dopo 67 partite ufficiali passò al Jena nel 2004. Ha concluso la sua carriera solo nel 2015. Ha giocato 12 volte anche per la nazionale bosniaca.
CENTROCAMPO:
-Bruno Akrapovic: Il bosniaco arrivò a Cottbus nel 2000 passando per l'Arminia Hannover, il Göttingen 05, il TuS Celle, il VfL Wolfsburg, il Mainz 05 e il TeBe Berlin. Era un titolare fisso e ha giocò per il Cottbus 71 partite (2 gol). Attuale allenatore del CSKA Sofia dal novembre 2020.
-Moussa Latoundji: l'uomo del Benin arrivò dall'FC Metz nel 1998. Poi ebbe molta sfortuna con gli infortuni: nell'ultima giornata della stessa stagione si starppò il legamento crociato e successivamente si ruppe la rotula. 130 gare ufficiali per l'Energie.
-Vasile Miriuta: Cottbus fu la decima squadra dell'altro ungherese e di gran lunga la sua più bella esperienza. Arrivò nel 1998 e vi rimase 4 anni.  Ha segnato 24 gol e ne ha propiziati 32 in 129 partite ufficiali. Successivamente diventò allenatore delle giovanili della FCE, nel 2015 allenò persino i professionisti per una stagione.
-Laurentiu Reghecampf: La carriera del rumeno non poteva avere più successo che in Lusazia. Dal 2000 al 2004 si distinse con 38 gol in 142 partite. Poi, ancora sempre attivo in Germania per Aachen e 1.FC Kaiserslautern. In seguito ha allenato 14 squadre in 11 anni.
-Andrzej Kobylanski: Il polacco aveva già traslocato per 5 volte in Germania prima di approdare alla FCE nel 2000. Non è mai rimasto più a lungo che a Cottbus, da nessuna parte, segnando 7 gol in 78 partite ufficiali fino al 2003. Suo figlio Martin, sta attualmente giocando con un certo successo per l'Eintracht Braunschweig.


ATTACCO:
-Franklin Bittencourt: dopo 6 anni al VfB Leipzig, il brasiliano arrivò al Cottbus nel 1998 e vi rimase per 5 stagioni (89 partite, 22 gol). Dal 2005 svolse anche attività di formatore presso l'Energie. Il figlio Leonardo, sta attualmente giocando per il Werder.
-Antun Labak: il croato è passato dagli Stuttgarter Kickers all'Energie nel 1997. Lì segnò 32 gol in 131 partite ufficiali e fu ribattezzato "Pistolero" per la sua maniera di esultare. Più tardi passò ad Ahlen e Eintracht Trier, oggi è allenatore all'NK Vihor Jelisavac.
SOSTITUTI:
-Jonny Rödlund: Sostituì Bittencourt al 79' minuto. Lo svedese arrivò nel 1999 e collezionò solo 22 presenze ufficiali (3 gol). Poi si trasferì al Pechino Guoan in Cina. Due gare internazionali con la Svezia per lui.
-Sabin Ilie: Il rumeno entrò in campo insieme a Rödlund, gli fece spazio Reghecampf. La sua voce su Wikipedia elenca 22 club in 25 anni, a Cottbus fu in prestito per una stagione (10 partite). Era stato capocannoniere della Steaua Bucarest nel 1997.
-Witold Wawrzyczek: Il polacco entrò per Labak quattro minuti prima della fine. Firmò per il Cottbus nel 1997. Quando entrò a far parte del KSC nel 2002, aveva segnato 13 gol in 102 partite ufficiali in Bundesliga. Si ritirò nel 2012 e ora è un agente di giocatori.
ALLENATORE
Eduard Geyer: "Ede" è stato il responsabile della ''innovazione'' in Bundesliga. Il 76enne allenò il Cottbus dal 1994 al 2004, fu artefice della promozione in Bundesliga e vi tenne il club per 3 anni. Un tempo era stato l'allenatore della nazionale della DDR.

Nessun commento:

Posta un commento