martedì 25 gennaio 2022

640) 1967 - ÖZCAN ARKOC e ERHARD SCHWERIN - LA PRIMA SOSTITUZIONE DELLA STORIA DELLA BUNDESLIGA.


E' il Nordderby del 1967, HSV contro il Brema: il portiere dell'Amburgo Özcan "Ötschi" Arkoç sbatte il mignolo sul palo. Rotto. Non può continuare a giocare - Fu il primo giocatore in Bundesliga a usufruire della nuova norma appena introdotta, per cui un giocatore possa essere sostituito con un altro. La cosa incredibile e' che Özcan era anche al suo esordio. Per conseguenza anche il suo sostituto, Erhard Schwerin, divenne il primo giocatore subentrato della storia del torneo. La regola fu introdotta dalla DFB quando si capi' che anche le sostituzioni potevano essere parte di una strategia di gioco tendente al risultato. Quindi favorevoli alla spettacolarita' del gioco. All'inizio la concessione di una

sostituzione doveva essere certificata da referti medici sul campo che stabilissero che il giocatore infortunato non potesse realmente proseguire il gioco. Özcan partendo dalla sua esperienza tedesca, racconta quel giorno che divenne storico per tutto il calcio tedesco. "Paura da palcoscenico? Eh sì, certo! Ero davvero emozionato, dopotutto sognavo la Bundesliga da molto tempo. E ora mi era stato effettivamente permesso di giocare". Özcan Arkoç ricorda molto bene il 19 agosto 1967. All'epoca aveva 27 anni, era portiere della nazionale turca, appena trasferito dall'Austria Wien all'Hamburger SV, quando a giorni era in calendario la prima partita di campionato con il suo nuovo club, il derby del nord contro il Werder Brema. Un classico, un duello di prestigio: Dai tempi in Oberliga Nord, dal 1947 al 1963, l'HSV di solito vinceva facilmente contro i rivali di Brema, ma dall'introduzione della Bundesliga nel 1963, non prevalse mai contro i loro vicini della piccola città anseatica. Nel 1964/65 i biancoverdi alzarono addirittura il trofeo in campionato. Otto duelli in Bundesliga: nessuna vittoria contro il Werder, solo tre miseri pareggi e cinque sconfitte. All'ultima apparizione come ospiti a Brema, Uwe Seeler & Co. erano stati addirittura battuti per 1:5 l'anno precedente. La serie nera si sarebbe finalmente rotta o il Werder diventerà del tutto una bestia nera?  E 

come si sentiva il nuovo portiere dell'HSV a pochi minuti dal fischio di via? In attesa, 41.500 spettatori si sono affollati allo stadio Weser in un clima estivo e allegro. E tutti aspettavano con impazienza il nuovo numero 1, il cambio della guardia. Il portiere titolare Horst Schnoor, 33 anni, godeva da tempo di uno status leggendario dopo più di 500 partite ufficiali, ma un infortunio al tendine d'Achille lo costrinse a non poter scendere in campo e per il trainer non era un'opzione idonea per l'inizio della lega. Özcan Arkoç era a posto fisicamente, aveva impressionato per le sue prestazioni in allenamento e nelle amichevoli e i suoi compagni di squadra si fidavano di lui. Ma le cose non iniziarono bene per lui a Brema. Immaginava all'inizio palloni poco impegnativi per permettergli di riscaldarsi, qualche retropassaggio incontrastato....questo avrebbe pian piano, dato sicurezza al portiere. Arkoç si era illuso: niente di tutto questo. Al contrario, il terzo pallone che fu scagliato verso la sua porta si contorse nella rete. Al 10° minuto, passaggio filtrante nell'area di rigore dell'HSV, Bernd Rupp del Werder fugge via ricevendo la palla. Scivolò, ma si rialzò in un lampo, ingannò due difensori e mandò  la palla da una decina di metri, nell'angolo in alto a sinistra. Non raggiungibile per Arkoç. Ma andò ancora peggio poco dopo, perché il secondo tiro nella porta dell'HSV fece anche più male: "Avevo deviato la palla con la punta delle dita sull'angolo di destra, l'azione era effettivamente finita". "Ma quando sono atterrato, ho sbattuto il mignolo della mia mano destra sullo spigolo del palo, che in quel periodo erano ancora quadrati, e notai subito che qualcosa non andava". Arkoç si tolse il guanto: "Il mio dito non stava per niente bene, era piegato di lato e divenne gonfio in pochi secondi. Soffrivo atrocemente". Il medico della squadra e il massaggiatore cercarono di raddrizzare il dito, ma invano. Divenne subito chiaro: non potevo continuare. Il HSV fu fortunato nella sfortuna. Finora i giocatori infortunati erano destinati a lasciare senza essere sostituiti. Oppure venivano relegati, zoppicanti e fasciati, nelle posizioni più all'ala, dove al limite non potevano fare alcun danno, ma potevano comunque creare qualche guaio e tenere un difensore occupato. Quasi due anni prima, ad esempio, il portiere del Bayern, Sepp Maier si era infortunato in trasferta ad Amburgo dopo uno scontro con Uwe Seeler. Maier dovette uscire temporaneamente e fu assistito dietro la porta; Il bomber Gerd Müller, tra tutti, decise di vestire la sua maglia. E fece anche bene come portiere - fino a quando Maier tornò in campo, dolorante ma disponibile. Da questa prima giornata del torneo 1967/68, tuttavia, i club furono autorizzati a effettuare sostituzioni. Gli allenatori di Duisburg e Dortmund si erano astenuti dal

farlo nella partita di inaugurazione disputata il giorno prima. Ciò rese Özcan Arkoç il primo giocatore ad essere sostituito nella storia della Bundesliga. La rivoluzione delle regole fu decisa dalla DFB l'anno precedente. Le nuove regole Fifa, inizialmente consentivano la sostituzione di un solo giocatore infortunato a partita, per gare ufficiali. In Bundesliga, un membro del club interessato doveva accertare la veridicità dell'infortunio. Era spesso un invito all'inganno, sostituire un giocatore sano ma solo stanco. I più critici chiesero presto che un altro medico, imparziale e esperto confermasse la lesione, l'impossibilità di praticare e la necessità della sostituzione. A partire dalla stagione 1968/69, ''addirittura'' il personale dei calciatori in campo, avrebbe potuto essere sostituito in due occasioni, ora anche indipendentemente dall'infortunio. Nella stagione 1994/95 ci fu un nuovo regolamento, testato poco prima ai Mondiali negli USA: almeno due giocatori di campo e il portiere potevano essere cambiati. La restrizione fu rimossa l'anno successivo; da allora fu consentita la sostituzione di tre giocatori. Ma Ritorniamo al 1967: Erhard Schwerin, 28 anni, va in porta per sostituire Özcan Arkoç. Era considerato un affidabile "secondo portiere.'' Arrivò all'HSV dal Tasmania Berlino nel 1961, quindi tutti lo chiamavano amichevolmente "Tas". ''Tas era una persona molto disponibile, gentile e tranquilla", dice Arkoç del suo compagno di squadra, morto nel 2016. "Siamo diventati buoni amici. La situazione era chiara. Io ero stato considerato numero 1 titolare. Ma se avevi bisogno di Erhard, Lui era sempre pronto. Come contro il Werder". Infatti: Schwerin rimase imbattuto. Parò tutto ciò che gli capitò nei successivi 70 minuti. Ironia della sorte, o legge dell'ex, Hans Schulz, giocatore del Werder dal 1953 al 1966, segnò il pareggio dell'1:1 nel suo vecchio stadio, poco prima dell'intervallo. Bernd Dörfel (65°) e Jürgen Kurbjuhn  (79°) con due gol portarono l'HSV al vantaggio. E poi, poco prima del fischio finale, Charly Dörfel andò a segno centrando il bordo inferiore della traversa con una spettacolare rovesciata - il punteggio finale fu di 4:1. E l'infortunato Özcan Arkoç? "Mi fu fatta un'iniezione per alleviare il dolore e rimasi allo stadio invece di andare in ospedale. Volevo continuare a seguire la partita ed ero molto felice di aver vinto. Poi andai a casa ad Amburgo per le cure. Ebbi un forte dolore per almeno tre giorni, poi andò tutto bene. Dopo una settimana tornai ad allenarmi". E alla quarta giornata, quella casalinga contro il Duisburg, tornai nuovamente a disposizione. Il dito non era rotto come si pensava all'inizio, era lussato e gravemente slogato. "Vai avanti e resisti!" Il portiere crebbe con questa mentalità in Turchia. Ed è così che conquistò il cuore dei tifosi in Bundesliga. Al termine della sua stagione d'esordio, Arkoç raggiunse la finale di Coppa delle Coppe con l'HSV a Rotterdam persa 0:2 contro l'AC Milan e giocò altre 158 partite di Bundesliga fino al 1974. Poi con successo vesti i panni di assistente allenatore al fianco di Kuno Klötzer e nel 1977/78 anche come capo allenatore dell'HSV, succedendo a Rudi Gutendorf. Özcan Arkoç ha un passaporto tedesco dal 1980 e si definisce "tedesco con radici turche". Il suo nome è scritto correttamente nei documenti ufficiali, ma "la maggior parte degli articoli, delle statistiche o delle cronache riportano solo Özcan. ''Questo è il mio vero nome", dice. La spiegazione: "L'errore viene dai miei primi giorni all' Austria Wien, quando qualcuno mi chiese il mio nome. Mi chiamo Özcan, dissi, perché nel mio villaggio natale in Turchia era consuetudine presentarsi per nome. Anche al HSV sono sempre stato solo 'Ötschi', non mi ha mai infastidito". "Ötschi" è rimasto fedele ad Amburgo e al HSV fino ad oggi. All'inizio degli anni '70, mentre era ancora un giocatore, lui e sua moglie Neriman gestivano il ristorante "Bei Özcan" nel quartiere di Niendorf. Lì ha servito ai suoi clienti (tra loro, il lunedì quando non c'era allenamento, anche i compagni di squadra) doner kebab. Fu uno dei primi ristoratori di Amburgo a proporlo. Anche quando esercitò come allenatore di seconda divisione nel 1979 a Worms e a Kiel e nel 1983/84 in Turchia al Kocaelispor, mantenne il suo appartamento a Eppendorf. Alcuni Amburghesi ricordano ancora la sartoria di sua moglie a Poppenbüttel. Successivamente, Özcan Arkoç aprì un proprio servizio di corriere espresso e portò documenti e pacchi in giro per la città fino all'età di 71 anni. Oggi vive a Norderstedt. Spesso e con piacere, il suo percorso lo conduce al Volksparkstadion, dove tiene d'occhio i suoi successori. Sempre molto benevolo e disponibile, per quanto consentito dal personale di servizio di un HSV ormai permanentemente in crisi.

Erhardt Schwerin in azione.

...e Schwerin? Il portiere di riserva dell'Amburgo Erhard Schwerin fu il primo giocatore nella storia della Bundesliga, ad entrare a gioco in corso: alla prima giornata del 1967/68 nella vittoria per 4:1 a Brema, entrò in campo al 20' per il portiere titolare Özcan "Ötschi" Arkoc. Fu il momento sotto i riflettori di Schwerin, che divenne un pioniere, come primo sostituto in assoluto della storia della Bundesliga. Curiosità: Schwerin aveva sempre subito almeno un gol in ciascuna delle 17 presenze in Bundesliga. Nel derby contro il Brema, tuttavia, mantenne la porta inviolata dal 20' e contribuì alla prima vittoria del HSV sui rivali di Brema, in Bundesliga. Özcan aveva già subito il gol, nella vittoria per 4:1, al 10'. Altra curiosa coincidenza, volle che il 26 agosto del 1967, Erhard Schwerin tra i pali dell'HSV contro il Kaiserslautern, fosse proprio colui che subi' la prima rete segnata da un giocatore entrato come sostituto. La prima ''Jokertor'' della storia della Bundesliga. Fu Gerhard Kentschke (vedi post nr. 525) a segnargli il gol del pareggio al 90esimo dopo che entro' al 75' in sostituzione del compagno Heiz Dieter Hasenbrink.

Gerhard Kentschke. Primo Jokertor della storia della Bundesliga.

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