mercoledì 22 dicembre 2021

603) 1985 - L' 1.FC SAARBRUECKEN IN SEMIFINALE DI DFB POKAL, CON LA ''BAYER'' NEL DESTINO...


E' storia di ieri. O l'altroieri...DFB Pokal 2020. Daniel Batz, para 5 rigori contro il Fortuna Dusseldorf, a quel tempo squadra di Bundesliga e il Saarbruecken diventa la prima squadra di Regionalliga (Quarta serie in quel tempo) a raggiungere la semifinale di DFB Pokal. Il sorteggio gli riservò il Bayer Leverkusen. Finira' come secondo pronostico, senza clamore, 0:3 per le Aspirine e tutti a casa. Erano passati 35 anni da quando la squadra del Saarland stupi' tutti arrivando a giocarsi una semifinale di DFB Pokal. Fu tanto clamoroso, che il trainer Uwe Klimaschefski, sentenziò: ''Faccio a tempo a morire prima che si ripeta un exploit simile.'' Nel 2020 Klimaschefski aveva 82 anni, e' ancora vivo, eppure la

storia si e' ripetuta. Ma quella che ci importa e' quella di 35 anni fa. Sempre di una ''Bayer'' si trattò, sul cammino per la gloria. Quella volta era il Uerdingen..I cuginetti ''bastardi'', gli Alka Seltzer...Gli adottati...Mica quelli che rappresentavano ufficialmente la Multinazionale Farmaceutica. (Vedi post 5) .Oggi e' diventato Krefelder SC Uerdingen. Era il 1985. Le squadre di seconda divisione in semifinale di coppa non sono mai stati una rarità, neppure negli anni Ottanta, ma ogni volta che guadagnavano il turno successivo era comunque una sorpresa. Quando nel 1985, l'1FC Saarbrücken giunse ad una sola partita da giocare per giungere alla finale per la terza volta nella storia del suo club, fu solo la tredicesima squadra, militante in una divisione inferiore, a giungere tra le ultime quattro belligeranti. 

Nel loro periodo di massimo splendore i neroazzurri erano già arrivati ​​in finale nel 1957 e nel 1958, ma in quell'epoca erano di prima classe (Oberliga Südwest). Persero in ogni caso entrambe le conquiste delle coppe (1957 Bayern, 1958 VfB). Sfortunatamente, questa legge della serie inferiore funzionò anche - a scapito loro - quando entrarono per la prima volta in semifinale come club di classe cadetta nel 1985. Allora come adesso, fu contro una squadra rappresentante della Multinazionale Bayer, che ebbe il suo periodo di massimo splendore con la guida di Kalli Feldkamp: Il Bayer 05 Uerdingen di anziana memoria. La squadra di Krefeld era quarta in Bundesliga nell'aprile 1985 e sognava fortemente il suo primo ingresso in Coppa UEFA. Tuttavia, sarebbe stato ancora più facile per loro, entrare nel giro Internazionale attraverso la DFB pokal. La finalista, anche in caso di sconfitta, come sapeva anche la squadra di Saarbrücken, sarebbe andata in Coppa delle Coppe se il vincitore della seconda semifinale 


fosse stato il Bayern Monaco, la stessa squadra che era diventata campione Nazionale. Perche' in ogni caso il Bayern avrebbe fatto la Coppa dei Campioni. Inoltre, l'incentivo per entrambi i Club ad essere presenti alla prima finale giocata a Berlino dopo la guerra, era enorme. La DFB aveva appena scelto Berlino come destinazione finale permanente, nei secoli dei secoli. Nella squadra della Saarland, sotto la supervisione dell'allenatore Uwe Klimaschefski, c'erano almeno tre professionisti con esperienze di finale: Wolfgang Seel, Reinhard Brendel e Norbert Schlegel. Brendel e Schlegel hanno vissuto amaramente il 2:4 di Norimberga contro il Bayern nel 1982, ma Schlegel nonostante tutto lo definiva ancora come il "punto più alto della mia carriera". Nel 1979 e nel 1980, a Wolfgang Seel fu persino concesso di tenere in mano il trofeo, ma con la maglia del Fortuna Düsseldorf. Oltretutto nella finale del 1979, segnò l'unico gol (1:0 dopo i tempi supplementari, contro l'Hertha BSC). Quindi il trio aveva un po' di vantaggio di esperienza anche sul loro allenatore, Uwe Klimaschefski, che aveva fallito una volta in semifinale come giocatore e allenatore. Un incentivo sufficiente questa volta, per fare quel passo in più, che determino' il colmo della nostalgia per l'allenatore e in territorio completamente inesplorato per la maggior parte dei suoi attuali giocatori. Insolito fu anche lo sfondo della partita, di richiamo ''internazionale" nel Ludwigspark tutto esaurito. Dove nella vittoria per 3:0 contro l'SC Freiburg la settimana precedente c'erano solo 5.000 spettatori, ora 32.000 e oltre erano lì a sostenere la squadra. Il minimo, se si voleva fare la storia della Coppa. Non era il momento in cui le semifinali venivano trasmesse in TV. Nonostante la colossale pubblicità per la coppa Nazionale dell'anno precedente, 

Uwe Klimaschwefski
quando furono segnati 21 gol in due partite - tra cui il mitico 6:6 tra Schalke 04 e Bayern - dello show sportivo del 1985 c'erano solo stralci trasmessi saltuariamente. Poiché si trattò di una partita pomeridiana (15:30) in un sabato di Pasqua, gli interessi dei dilettanti che si eibivano quel giorno, dovettero essere protetti. I tifosi che si racavano allo stadio dovevano riempire le casse dei club. Un'occasione come poche. Secondo i regolamenti, il corrispettivo per l'ospite doveva coincidere con il 45 percento del reddito acquisito. Fino ad allora, l'1FC Saarbrücken aveva guadagnato 250.000 marchi tedeschi tra tutte le gare di DFB Pokal, ora la somma raddoppiò in un colpo solo. Nel budget erano stati previsti solo 30.000 DM, ma era sicuramente un affare per i Saarlanders, che in precedenza avevano eliminato tre squadre di seconda divisione e addirittura i campioni Nazionali in carica, del VfB Stuttgart, ai rigori. Il bonus per il vincente poteva corrispondere a quello della intera gestione in un campionato, "Non ci saranno più di 2000 marchi extra per giocatore. Dopotutto, il club deve contare sui suoi soldi", ha spiegato il vicepresidente Friedrich Wunn. La stagione del Saarbruecken nella DFB Pokal 1984/85 fu particolarmente buona per saldare i debiti: ammontavano a circa due milioni di marchi. Ma torniamo allo sport: Klimaschefski ha dovette fare a meno dell'ex del Bayern, Michael Nushöhr squalificato ma ha accolto con sollievo il rientro di Norbert Hönnscheidt, l'uomo destinato a fare i gol. Inizialmente, l'Uerdingen non aveva problemi di personale. Durante la settimana però, entrambe le squadre hanno dovuto giocare in campionato. Mentre il Bayer aveva perso 2:0 contro lo Schalke, l'1FCS aveva vinto 2:1 in casa del Fortuna Köln aveva mantenuto la sua concreta possibilità per una promozione. L'allenatore del Bayer 05, Feldkamp esordì con cautela: "Di certo non sottovalutiamo l'1FC, sappiamo che questa squadra è forte in casa, ma siamo molto fiduciosi nella vittoria". Poco prima della partita, la fiducia diminuì un po', poiché l'unico giocatore Nazionale attuale, 

Matthias Herget dovette lasciare la squadra con un forte mal di denti e con la varicella. Al suo posto giocò libero, il veterano Friedhelm Funkel, che in realtà era un centrocampista. Suo fratello Wolfgang abdicò dopo 12 minuti per infortunio, quindi l'equilibrio della partita, per il Uerdingen, minacciò di vacillare sempre di più. Ma per farlo, i Saarbrückener avrebbero dovuto scuoterlo con molta più forza. Ma quel giorno non furono in grado di farlo. Nei resoconti delle partite non ci sono chiare occasioni da gol per lo sfavorito, che almeno ha tenuto aperta a lungo la partita in contrasto alle piu' rosee previsioni. Soprattutto grazie anche al portiere Carsten Hallmann, l'eroe dei rigori contro lo Stoccarda. Salvò tutto anche contro l'Uerdingen - fino a quando il suo compagno di squadra Guido Szesni ebbe la genialata fatale al 74' sbagliando un disimpegno e favorendo la conclusione di Norbert Brinkmann dopo una ribattuta di Hallmann. ''Fu il gol più importante che ho segnato nella mia carriera", ha detto il difensore biondo. Eccome se gli si crede. Certo, perché portò il Bayer 05 a Berlino, dove poi ha anche vinto la coppa - 2:1 contro il Bayern. Quel 26 maggio gli abitanti di Saarbrücken erano seduti davanti alla TV e se prima  erano concentrati sull'obiettivo dell'altro torneo: la promozione, la stessa, è ciò su cui ritornarono a concentrarsi subito dopo la partita. Hallmann con saggezza: "Ora dobbiamo stare attenti a non buttare via tutto. Anche se la finale di Pokal non è andata a buon fine, l'altro obiettivo, la promozione in Bundesliga, ora deve essere raggiunto ad ogni costo". A proposito, il Saarbruecken arrivò terzo e salì in Bundesliga anche se retrocedette l'anno stesso. Klimaschefski: "La finale di Berlino e' stata un sogno meraviglioso. Chissà quanti anni passeranno prima che l'1FC Saarbrücken sarà di nuovo in semifinale? Peccato che Io non ci sarò''...Esattamente 35 ne sono passati - E Klimaschefski, era ancora tra Noi.


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