E' storia di ieri. O l'altroieri...DFB Pokal 2020. Daniel Batz, para 5 rigori contro il Fortuna Dusseldorf, a quel tempo squadra di Bundesliga e il Saarbruecken diventa la prima squadra di Regionalliga (Quarta serie in quel tempo) a raggiungere la semifinale di DFB Pokal. Il sorteggio gli riservò il Bayer Leverkusen. Finira' come secondo pronostico, senza clamore, 0:3 per le Aspirine e tutti a casa. Erano passati 35 anni da quando la squadra del Saarland stupi' tutti arrivando a giocarsi una semifinale di DFB Pokal. Fu tanto clamoroso, che il trainer Uwe Klimaschefski, sentenziò: ''Faccio a tempo a morire prima che si ripeta un exploit simile.'' Nel 2020 Klimaschefski aveva 82 anni, e' ancora vivo, eppure la
storia si e' ripetuta. Ma quella che ci importa e' quella di 35 anni fa. Sempre di una ''Bayer'' si trattò, sul cammino per la gloria. Quella volta era il Uerdingen..I cuginetti ''bastardi'', gli Alka Seltzer...Gli adottati...Mica quelli che rappresentavano ufficialmente la Multinazionale Farmaceutica. (Vedi post 5) .Oggi e' diventato Krefelder SC Uerdingen. Era il 1985. Le squadre di seconda divisione in semifinale di coppa non sono mai stati una rarità, neppure negli anni Ottanta, ma ogni volta che guadagnavano il turno successivo era comunque una sorpresa. Quando nel 1985, l'1FC Saarbrücken giunse ad una sola partita da giocare per giungere alla finale per la terza volta nella storia del suo club, fu solo la tredicesima squadra, militante in una divisione inferiore, a giungere tra le ultime quattro belligeranti.Nel loro periodo di massimo splendore i neroazzurri erano già arrivati in finale nel 1957 e nel 1958, ma in quell'epoca erano di prima classe (Oberliga Südwest). Persero in ogni caso entrambe le conquiste delle coppe (1957 Bayern, 1958 VfB). Sfortunatamente, questa legge della serie inferiore funzionò anche - a scapito loro - quando entrarono per la prima volta in semifinale come club di classe cadetta nel 1985. Allora come adesso, fu contro una squadra rappresentante della Multinazionale Bayer, che ebbe il suo periodo di massimo splendore con la guida di Kalli Feldkamp: Il Bayer 05 Uerdingen di anziana memoria. La squadra di Krefeld era quarta in Bundesliga nell'aprile 1985 e sognava fortemente il suo primo ingresso in Coppa UEFA. Tuttavia, sarebbe stato ancora più facile per loro, entrare nel giro Internazionale attraverso la DFB pokal. La finalista, anche in caso di sconfitta, come sapeva anche la squadra di Saarbrücken, sarebbe andata in Coppa delle Coppe se il vincitore della seconda semifinale
fosse stato il Bayern Monaco, la stessa squadra che era diventata campione Nazionale. Perche' in ogni caso il Bayern avrebbe fatto la Coppa dei Campioni. Inoltre, l'incentivo per entrambi i Club ad essere presenti alla prima finale giocata a Berlino dopo la guerra, era enorme. La DFB aveva appena scelto Berlino come destinazione finale permanente, nei secoli dei secoli. Nella squadra della Saarland, sotto la supervisione dell'allenatore Uwe Klimaschefski, c'erano almeno tre professionisti con esperienze di finale: Wolfgang Seel, Reinhard Brendel e Norbert Schlegel. Brendel e Schlegel hanno vissuto amaramente il 2:4 di Norimberga contro il Bayern nel 1982, ma Schlegel nonostante tutto lo definiva ancora come il "punto più alto della mia carriera". Nel 1979 e nel 1980, a Wolfgang Seel fu persino concesso di tenere in mano il trofeo, ma con la maglia del Fortuna Düsseldorf. Oltretutto nella finale del 1979, segnò l'unico gol (1:0 dopo i tempi supplementari, contro l'Hertha BSC). Quindi il trio aveva un po' di vantaggio di esperienza anche sul loro allenatore, Uwe Klimaschefski, che aveva fallito una volta in semifinale come giocatore e allenatore. Un incentivo sufficiente questa volta, per fare quel passo in più, che determino' il colmo della nostalgia per l'allenatore e in territorio completamente inesplorato per la maggior parte dei suoi attuali giocatori. Insolito fu anche lo sfondo della partita, di richiamo ''internazionale" nel Ludwigspark tutto esaurito. Dove nella vittoria per 3:0 contro l'SC Freiburg la settimana precedente c'erano solo 5.000 spettatori, ora 32.000 e oltre erano lì a sostenere la squadra. Il minimo, se si voleva fare la storia della Coppa. Non era il momento in cui le semifinali venivano trasmesse in TV. Nonostante la colossale pubblicità per la coppa Nazionale dell'anno precedente,
Uwe Klimaschwefski |
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