mercoledì 1 dicembre 2021

577) I PERSONAGGI - ROMAN WEIDENFELLER - ''UNA CARRIERA SULLE MONTAGNE RUSSE''

Roman Weidenfeller fu omaggiato dai tifosi del Borussia Dortmund nell'ultima partita della stagione al Westfalenstadion perché in Germania sono gentlemen e tutti quelli che lasciano un club vengono licenziati con lode, non importa da quanto tempo siano stati nei quadri delle societa'. Ma Roman non è "qualcuno". Lo testimoniano ben 18 anni di carriera professionistica. Fu Otto Rehhagel ad allenare la prima squadra del Kaiserslautern quando fu preso in considerazione per difenderne i pali e fu Andreas Brehme, suo sostituto, che lo fece esordire in Bundesliga, in una partita contro lo Schalke 04. La sua

unica macchia in quella prima fase di carriera fu una sconfitta subita contro l'Hertha BSC per 5:1, con un certo Miroslav Klose davanti, nell'attacco del Kaiserslautern. Il soggiorno di Roman al club del Betzenberg, fu temporaneo e di breve durata, con soltanto sei partite giocate in Bundesliga in tre anni, essendo all'ombra del piu' esperto Georg Koch. Fu cosi' che nel 2003 fu ingaggiato dal BVB, che decise di affidarsi a lui dopo aver conquistato il campionato del 2002. Avrebbe dovuto essere il sostituto di Jens Lehmann al suo ultimo anno a Dortmund . Ma quello che successe dopo, non fu per niente

entusiasmante. La squadra allenata in quel momento da Matthias Sammer chiude la stagione 17 punti dietro ai nuovi campioni, il Bayern, e si posiiziona al 3° posto in classifica. Weidenfeller ha giocato 10 partite quell'anno e ha sostituito Lehmann nel Revierderby, per circa 10 minuti, dopo che il portiere di Essen fu espulso per doppio giallo. Il peggio non era ancora arrivato. In un altro Revierderby, quello che ha aperto la stagione nel 2003, Roman esordisce da titolare, davanti al francese Guillaume Warmuz, arrivato svincolato, dall'Arsenal, il club dove si è accasato proprio Jens Lehmann, dopo aver vinto il campionato con quelli del Signal Iduna Park. In quel periodo non andava affatto bene, ne la squadra, ne questa imprevista competizione per il ruolo di titolare con l'altro portiere. Dopo aver terminato il giro dell'andata, la squadra era al 6° posto, a 14 punti dal leader Werder Bremen. Per il resto della stagione, Sammer decise di mettere in panchina Roman e dare il posto ''fisso'' a Warmuz. Alla fine della stagione, non era cambiato nulla, stessa posizione di metà

stagione e 22 punti di differenza rispetto al campione. Dopo il titolo del 2002, periodi di alti e bassi coinvolsero sia Roman che il rendimento della squadra. Quella prima stagione di Weidenfeller con la sensazione di essere un all'inizio di una luminosa carriera, fu seguita da stagioni altalenanti in cui il BVB tra le altre, finì addirittura 13° in classifica (Quell'anno le vespe andarono in Europa, pur essendo state finaliste sconfitte, in DFB Pokal poiche' il Bayern vincendo entrambi i titoli aveva ottenuto il ''double''). Quella stagione il portiere toccò il fondo a livello di club. Marc Ziegler gioco' più partite, per scelta del nuovo trainer Thomas Doll. Il club in fase di ricostruzione della rosa, decise  di affidare l'incarico di allenatore a uno sconosciuto.  Jürgen Klopp. Dalla sua, un buon curriculum con una lunga permanenza in panchina seppur a livello minore. Dal calcio giocato sull'erba, Klopp è andato dritto alla professione tecnica, nelle file del Mainz 05, un club umile che, in quegli anni, godeva per la prima volta degli onori della Bundesliga. Klopp fu molto importante in 2. Bundesliga, ma nessuna esperienza aveva fino ad ora, al di là della Seconda Divisione. Tuttavia, l'ex difensore del Mainz cambio' il volto del Borussia Dortmund. In sette anni di panchina vinse due campionati tedeschi, una coppa e due 


supercoppe, oltre che a diventare finalista in una Champions League. E tutto questo, con Roman Weidenfeller come portiere. Quei grandi momenti vissuti a livello di club contrastavano per il portiere, con i dati e la considerazione a livello Internazionale. La stagione del 13° posto del BVB, coincise anche con il ritiro di Oliver Kahn dal calcio professionistico. Ma Kahn avrebbe avuto già un sostituto e non era Roman Weidenfeller, ma Manuel Neuer. Il biondino di Gelsenkirchen avrebbe completamente eclissato il portiere del Dortmund a livello Internazionale. Tanto che nonostante quelle grandi stagioni per la squadra giallonera al Signal Iduna Park, la presenza di Weidenfeller nella Nationalmannschaft si ridurranno a cinque partite. Il che testimonia chiaramente della rilevanza che Neuer ha avuto in Nazionale. Il nostro protagonista ha avuto la sua prima grande occasione molto presto. In vista della Coppa del Mondo 2006, la DFB ha deciso di assemblare una rosa "B" per testare i giocatori per il grande torneo, che si sarebbe svolto in terra Teutonica. Di quella selezione ''B'' facevano parte giocatori come Robert Enke, Mario Gómez, Kevin Kurányi, Patrick Helmes, Simon Rolfes, Stefan Kiessling, Tim Borowski, Timo Hildebrand e Clemens Fritz. Di quei calciatori che facevano parte della Germania B, solo quattro fecero poi parte della lista finale che andò ai Mondiali e tra questi, non c'era Roman Weidenfeller. Si rifara' 8 anni dopo. Partecipera' al Mondiale in Brasile, naturalmente come una delle alternative a Neuer insieme a Robert Zieler. Pur senza mai scendere in campo, avra' la soddisfazione di sollevare la Coppa del Mondo con la maglia della Nazionale durante i festeggiamenti a fine gara. 

Quindi, dopo i successi con la squadra di club, Roman ritorno' a vivere un momento nero. Il Borussia girava ininterrottamente sulle montagne russe. Momenti di ripresa si alternavano con tonfi clamorosi. Il Bayern vinse la Bundesligas con punti record e con molti giorni di anticipo. Il BVB, surclassato, finì addirittura in settima posizione, ben 33 punti dietro la squadra bavarese, nell'ultima stagione di Klopp alla guida del club e ovviamente, con Roman Weidenfeller a difesa della porta, seppur con i suoi 35 anni sulle spalle. La partenza di Klopp coincise con il declino di Weidenfeller e con un rinnovamento della rosa in generale. Con Tuchel arrivo' un altro Roman.  Roman Bürki, dall'SC Freiburg, che divento' il nuovo titolare della porta del Dortmund. Uno dei piu' grandi portieri tedeschi degli ultimi anni, fu relegato in secondo piano e ogni volta che giocava, le sue prestazioni erano una veritiera conferma per chi lo aveva lasciato in disparte utilizzandolo da sostituto, visto che si vedeva palesemente che aveva perso fiducia e sicurezza. La stella di Roman Weidenfeller si era spenta. Era solo questione di tempo e di coraggio prima o poi che decidesse anche che la sua carriera era alla fine. La sua ultima partita di campionato non pote' essere piu' traumatica e non certo un momento da ricordare per sempre. Fu, infatti, il Revierderby della ''leggendaria'' rimonta dei Konigsblauen. All'intervallo il BVB aveva organizzato un addio felice per lo storico portiere. I gialloneri entrarono nello spogliatoio festanti con uno schiacciante 4:0 a favore, ma la ripresa, si rivelo' un vero e proprio inferno. Domenico Tedesco e la sua squadra sono riusciti a rientrare in gara e segnando 4 reti hanno finito per pareggiare. Fine crudele della carriera di un portiere che, dal nulla, è diventato un 


giocatore importante e ha finito per essere coinvolto molto spesso, dalle discontinue prestazioni della sua squadra. Un uomo che ha vissuto per molte stagioni, senza rivali, nella porta del BVB, ma che ha vissuto la Selezione Nazionale come un sogno impossibile, a causa di Manuel Neuer, che lo ha messo in ombra e per cosi' a lungo, che la sua carriera e le sue ambizioni terminarono prima. Roman Weidenfeller lascio' il calcio dopo 18 anni di carriera professionale. Le sue montagne russe a quel punto si fermarono. E Lui scese


Nessun commento:

Posta un commento