lunedì 6 dicembre 2021

582) 1950 - SG FRIEDRICHSTADT - ZSG HORCH ZWICKAU 1:5 - LA PARTITA SCANDALO DI DRESDA. ''...la estirperemo dai rami alle radici....''


Ecco il fischio finale. La stagione è finita. Un gran numero dei 60.000 spettatori urla di rabbia in quella domenica di aprile, ma la stagione 1949/50 era terminata e ormai omologata..Forse gia' da prima che venisse giocata. Il ZSG Horch Zwickau era calato in territorio nemico e aveva vinto la partita piu' importante dell'anno con un perntorio 5:1 sull'SG Dresden-Freidrichstadt diventando il nuovo campione. La prima stagione di quella che ricordiamo oggi come la DDR Oberliga, la prima stagione completa di calcio, a girone unico, nell'allora nuova Repubblica Democratica Tedesca, si era conclusa proprio all'ultima giornata, con lo scontro diretto tra le due migliori squadre del campionato. Scherzi del calendario. Ma la storia inizio' poco meno di 20 anni prima. La partita fu solo un epilogo che negli anni

era gia' stato studiato a tavolino...Quando i nazionalsocialisti presero il potere in Germania, la Bundesliga come la conosciamo oggi, era lontana circa 30 anni dall'essere fondata e in mezzo a questi 30 anni ci fu una guerra devastante che coinvolse tutto il mondo. All'epoca il paese, calcisticamente, era diviso in 16 leghe regionali, le Gauliga (queste si espansero man mano che Hitler conquistava sempre più territori), con i vincitori di ogni lega che si qualificavano per le finali del torneo a eliminazione diretta del campionato Tedesco, alla fine della stagione. Negli anni '30 e '40, uno dei grandi nomi perenni del calcio tedesco era il Dresdner SC. Dresda, situata sul fiume Elba nell'est della Germania, giocava nella Gauliga Sachsen ed era la forza dominante della loro provincia. Delle undici stagioni completate tra il 1933 e il 1944 (la stagione 1944/45 comprensibilmente non fu mai completata), il Dresdner SC con le sue famose magliette rossonere divenne sei volte campione, di fronte a un pubblico sempre più numeroso. Mentre il mondo bruciava durante la seconda guerra mondiale, il Dresdner SC si godeva i suoi anni di gloria. Sotto il famoso allenatore Georg Köhler il club vinse cinque dei sei titoli Gauliga Sachsen disputati tra il 1939 e il 1944, la Tschammerpokal (il predecessore della DFB Pokal, la versione tedesca della Coppa d'Inghilterra) nel 1940 e 1941 battendo rispettivamente Norimberga e Schalke e poi nel 1943 e nel 1944 furono campioni dell'intero Reich tedesco, battendo il Saarbrücken 3:0 e l'LSV Hamburg 4:0 nelle rispettive finali, disputate allo Stadio Olimpico di Berlino. Poi, a Dresda arrivo' la guerra. Gli alleati decisero di attaccare il cuore della Germania Nazista. Il bombardamento incendiario della città di Dresda, nel febbraio del 1945 vide 40.000 libbre di bombe trasformare una delle città tedesche piu' storiche, ardere in macerie. La ''Frauenkirche'' sarebbe rimasta in rovina per decenni, come simbolo della grande distruzione. Poi in Sassonia sono arrivati ​​i russi. Ci sarebbe voluto del tempo, molto, prima che ripartissero. Quando la Germania si arrese alla fine della seconda guerra mondiale, uno dei decreti della Conferenza di Potsdam fu che molte delle organizzazioni fiorite sotto i nazisti dovessero essere sciolte. Le squadre di calcio furono incluse nella lista da sminuzzare e mentre le squadre delle zone Occidentali potevano semplicemente ''rifondarsi'', nella zona di occupazione sovietica, questa ''regola'' fu rigorosamente applicata alle istituzioni viste come un "bürgerlicher Verein", un club borghese. Molti dei giocatori del Dresdner SC erano sopravvissuti al bombardamento e altri vennero tenuti lontani dalle linee del fronte, grazie al membro del club Karl Mehnert, un tenente generale della Wehrmacht di Dresda, che capi' che il valore della squadra di calcio, faceva bene allo spirito di propaganda. Gli ultimi campionati di calcio sotto organizzazione del Reich tedesco, furono eliminati dal 1 gennaio 1946. Avendo effettivamente bisogno di ricominciare da zero, con quello che le nuove autorità comuniste chiamarono Sportsgemeinschaften (comunita' sportive),  dal SC Dresdner, nacque il SG Friedrichstadt e prese il nome dal quartiere di Dresda in cui aveva trovato sede il club. Il nuovo club mantenne i colori rossoneri, forse come un cenno di richiamo alla sua storia, o forse in modo sibillino, rappresentava un pollice verso, al nuovo ordine. Era una forma di strumentalizzazione che non sarebbe mai andata via davvero. Il calcio continuo' ad essere usato per la propaganda, proprio come sotto i nazisti. La gente voleva un senso di normalità? E così il calcio riprese a svolgersi. All'inizio non c'era una Sachsen League, ne c'era la vecchia Gauliga. Le gare si giocavano a livello locale, al massimo all'interno della regione. Il Striesen vinse la nuova Stadtliga Dresden (Lega di Dresda ) nel 1945/46, ma presto i volti e giocatori piu' noti ritrovarono i loro piedi e il SG Friedrichtstadt, ex Dresdner SC la vinse nella stagione 1946/47. Le autorità decisero per la stagione 1947/48 che, all'interno della zona di occupazione sovietica nell'est della Germania, ci sarebbe stato un campione di calcio per l'intera regione, da decidere nel modo in cui era stato fatto durante la guerra. Il SG Friedrichstadt ebbe una stagione produttiva nella Stadliga, ma fu superato alla fine dal Mickten; tuttavia, poiché c'erano sette gironi in Sassonia, il Friedrichstadt fu invitata a prendere parte alle qualificazioni per l'Ostzonenmeisterschaft (campionato della zona orientale) per consentire un numero pari di squadre. Il Friedrichstadt batte' lo Zittau 4:3 nella loro prima partita che diede loro una possibilità di qualificazione, ma una sconfitta per 3:1 contro l'Einheit Meerane concluse la loro stagione. Nel 1948/49 si vollero gettare le basi per qualcosa di diverso. Mentre i sovietici e gli alleati occidentali si scontravano sulla questione Berlinese, il palesarsi di uno stato comunista tedesco, sembrava svilupparsi con sempre piu' certezza. Sarebbe l'ultima stagione della Ostzonenmeisterschaft; ci sarebbe stato un campione incoronato alla vecchia maniera, ma in ballo ci sarebbe stato anche l'ingresso nella nuova Oberliga, un'unica, massima, divisione, per coprire l'intera zona Est della Germania divisa. Quando guardi alla complessità del sistema che le squadre hanno attraversato per vincere il titolo di quell'anno, puoi capire come fosse forte il desiderio di semplificare il sistema. Per prima cosa il SG Friedrichstadt dovette farsi strada nel campionato locale di Dresda e quindi nei playoff per essere il campione della città. Dopo ci fu un ulteriore turno contro le altre vincitrici regionali di Sassonia, con tre squadre che si guadagnarono la fase finale di qualificazione per l'Ostzonenmeisterschaft. Insieme a Meerane e Industrie Lipsia, il SG Friedrichstadt arrivo' alla finale a tre. Una vittoria per 1:0 sul Lipsia e una vittoria per 3:2 sul Meerane permisero all'SG Friedrichstadt di qualificarsi per l'Ostzonenmeisterschaft. Gli ultimi campioni della vecchia Germania, avevano nel mirino il campionato di questo nuovo ordine. Tuttavia, tutto l'apparato calcistico si sarebbe fermato bruscamente. L'Ostzonenmeisterschaft riprese alla fine di maggio del 1949, con i quarti di finale e vide il SG Friedrichstadt viaggiare in trasferta per affrontare i campioni del Sachsen-Anhalt, il ZSG Union Halle. 30.000 fan si sono accalcati quel giorno nello stadio, per vedere l'Halle vincere 2:1. Ci sarebbe stata la lega nazionale di calcio per il SG Friedrichstadt nel 1949/50 se avesse vinto, ma la stagione 48/49 si concluse con una delusione. La massima serie del calcio della Germania dell'Est inizio' prima ancora che venisse creata la nazione. Poco più di un mese prima che la Repubblica Democratica Tedesca si dichiarasse uno Stato a tutti gli effetti, l'SG Friedrichstadt iniziò la sua prima stagione di Oberliga il 3 settembre 1949 in trasferta, al BSG Märkische Volksstimme di Babelsberg. Il giocatore/allenatore Helmut Schön, elemento di spicco della squadra vincitrice della ultima coppa e dell'ultimo campionato durante la guerra, scelse di non giocare quel giorno. Non era necessario. Erano in vantaggio per 6:0 all'intervallo e hanno continuato a vincere fino al 12:2 con sei reti del giovane Walter Werner. Sarebbe stata la più grande vittoria in trasferta nella storia dell'Oberliga, fino alla sua scomparsa nel 1991. Le sconfitte contro l'Horch Zwickau e contro la perenne squadra spauracchio dell'Einheit Meerane, intaccarono il loro record, ma durante la pausa invernale, la differenza reti superiore del SG Friedrichstadt porto' a guidare un trio di squadre, con otto vittorie e due sconfitte. Aiutato in modo massiccio dal risultato di Babelsberg e da un'ulteriore vittoria per 11:0 in casa, contro l'Anker Wismar (la vittoria casalinga record dell'Oberliga che sarebbe durata anche essa fino alla cessazione della divisione), il SG Friedrichstadt si sedette comodamente a guardare dall'alto, davanti a Zwickau e Waggonfabrik Dessau, mentre arrivava il Natale. Alla metà della stagione 1950 il SG Friedrichstadt, ri-iniziò imbattuta, con sei vittorie in otto partite e 26 gol segnati. Tuttavia, alcuni risultati portarono ad un drammatico finale di stagione. Un'inaspettata sconfitta per 2:0 contro l'Altenburg, a rischio retrocessione, nel marzo 1950, così come diverse partite pareggiate, permisero al Zwickau di mettersi sulle tracce del SG Friedrichstadt fino ad affiancarlo. Nel penultimo turno entrambe le squadre hanno vinto per rimanere a pari punti, ma con il SG Friedrichstadt che aveva la differenza reti nettamente superiore.  Entrambe, erano chiaramente le migliori squadre della nuova Lega, ma il Zwickau era molto più vicino ai cuori del nuovo regime. La squadra della fabbrica della casa automobilistica Horch Zwickau, era la squadra dei lavoratori nella nuova Germania comunista; Il SG Friedrichstadt con i suoi giocatori che erano sopravvissuti alla guerra e avevano vinto titoli sotto i nazisti erano si, popolari a Dresda, ma avrebbero anche potuto scendere in campo indossando la svastica agli occhi di alcuni funzionari del partito. Erano la squadra più supportata del campionato con un ampio margine di seguito. Giocavano e vincevano con alti punteggi e praticavano un calcio scorrevole, ma queste cose non avevano importanza in un disegno piu' politico che sportivo, che temeva uno sconvolgimento dello schema delle cose. Per quanto il SG Friedrichstadt giocasse bene, il club era borghese; il club era un "bürgerlicher Verein". Il che ci riporta all'inizio della storia e a una sceneggiatura che sembrava gia' scritta nelle stelle, confermandola la squadra vincitrice che si prende tutto, quindi anche il primo campionato del nascente paese comunista. 60.000 persone entrarono nello


 stadio quel giorno, pagando qualcosa tra il prezzo ufficiale di 80 pfennig e il prezzo di mercato nero di 100 Ost Marks pur di essere presenti. Ci furono anche segnalazioni di biglietti contraffatti stampati in occasione della partita. Fu scritto che altri 40.000 fan e piu', si radunarono fuori dallo stadio. La partita inizio' bene per il Friedrichstadt quando il difensore Kurt Lehman porto' in vantaggio dopo soli tre minuti Schoen e compagni, anche se il gol di Heinz Satrapa per lo Zwickau avrebbe livellato le cose solo sei minuti dopo. Poi ecco il disastro: al 12' un giocatore del Zwickau interviene violentemente sul difensore Walter Kreisch con un contrasto scorretto che lesiona nuovamente il menisco che lo tormentava da tempo. Kreisch era uno della vecchia guardia: c'era nelle vittorie della Tschammerpokal e del Deutsche Meisterschaft, ma ora è costretto a uscire dalla finale che designera' il primo vincitore del titolo della DDR. Senza riserve in quel momento, il SC Friedrichstadt doveva giocare i restanti 78 minuti con dieci uomini. La folla di parte rossonera, si infurio' ulteriormente quando un fallo sul portiere del SG Friedrichstadt, Kurt Birkner rimase impunito dall'arbitro Willi Schmidt, permettendo poi a Herbert Heinze di segnare. Quando Siegfried Meier segno' il 3:1 per lo Zwickau, prima dell'intervallo, la partita sembro' ormai una gara decisa. Eroe nel primo tempo, Lehman segno' un autogol nella seconda frazione di gioco e quindi il secondo gol del pomeriggio di Heinze, diede alla partita il punteggio finale bugiardo di 5:1. Il SG Friedrichstadt lascio' il campo a teste chine, pieno di rabbia e non disposto a congratularsi con gli avversari. La folla era infuriata. Una pessima prestazione 


arbitrale, alimentava un contesto di sospette pressioni dall'alto (sebbene nessuna colpa sia mai stata definitivamente provata) che suggerivano la squadra piu' consona per vincere. La polizia fu chiamata a sedare diversi di quelli che vennero definiti tumulti da alcune fonti e sommosse da altre. Walter Ulbricht, che sarebbe poi diventato capo della DDR, aveva parlato da mo' di voler distruggere lo spirito del Dresdner SC "dai rami..fino alle radici" ed ecco la sua occasione. Nonostante le frustrazioni sul campo, i giocatori del SG Friedrichstadt furono esteriormente magnanimi nella sconfitta. Dopo essere stata snobbata alla fine delle celebrazioni della gara da Ulbricht, (la squadra non ha mai ricevuto le medaglie per il secondo posto in campionato e la squadra ha tranquillamente evitato le formalità.) Helmut Schön fu convocato in una riunione dove esordi' dicendo: "Il Zwickau era senza dubbio la squadra migliore. Ai nostri compagni tendiamo la mano dell'amicizia”. Tuttavia, la magnanimità non avrebbe salvato il club dall'ira delle autorità. La stampa locale scrisse che i tifosi del SG Friedrichstadt erano i vecchi tifosi del Dresdner SC e poiché i giocatori non si erano congratulati con lo Zwickau sul campo, questo rifletteva il loro status di club nostalgico di un passato nazionalsocialista, oltre che borghese. La punizione fu pesante: un numero consistente di componenti della squadra, fu squalificato per periodi di tempo variabili. Anche il loro leader Helmut Schön, fu squalificato per un anno per condotta antisportiva e addirittura lo stadio di casa del club, non fu autorizzato a ospitare calcio al di sopra del livello regionale, per dodici mesi. ''rami e radici furono estirpati e tagliati...'' come si era proposto Ulbricht. Al club fu ordinato di sciogliersi per la seconda volta in cinque anni. Non ci furono i trasferimenti dei giocatori del SG Friedrichstadt ad altre squadre della DDR, come si sarebbe potuto immaginare... Le autorità sportive locali, che erano in sostanza anche le autorità politiche locali, "delegarono" i giocatori a un club di lavoratori "accettabile" locale, chiamato Tabak Dresden, in pratica la squadra della fabbrica di sigarette locale. Tuttavia, vari giocatori ne avevano abbastanza...Schön annunciò che sarebbe andato in vacanza. Una pausa di riflessione..Si trasferi' all'Ovest armi e bagagli. Altri salirono su un taxi e senza che ancora esistesse alcun muro per fermarli in quel momento, si trasferirono a Berlino Ovest e andarono a infoltire le fila dell'Hertha Berlino. Questo esodo lascio' le autorità sportive dell'Est con un problema. Volevano una squadra di Dresda nella massima divisione, dato il suo status di città importante, ma la maggior parte dei giocatori del suo club principale era fuggita. Poiché il Tabak non avrebbe avuto i servigi dei giocatori destinati dal direttivo, fu quindi promossa la squadra della polizia locale: la Volkspolizei Dresden. Pochi anni dopo il club sarebbe diventato la Dynamo Dresden, che continua ancora oggi la propria attivita' sotto lo stesso nome. Altre squadre andarono e venirono a Dresda. La Dynamo divenne pero' il punto focale, ma alcuni dei giocatori del SG Friedrichstadt che restarono, così come uno o due che andarono a Ovest e tornarono, giocarono per dei club con nomi altrettanto evocativi in DDR come il Rotation Dresden o l'Einheit Dresden. Helmut Schön non sarebbe piu' tornato a Dresda, ma si sarebbe ritrovato in occasione dei Mondiali di Monaco 1974, faccia a faccia con la Germania dell'Est. Ebbe una carriera di successo, sia come giocatore che poi come allenatore. La Germania Est sconfisse la Germania Ovest 1:0 nella prima fase a gironi, prima di essere eliminata al turno successivo. Non ci sarebbe mai più stata un'altra qualificazione ad un campionato per Nazionali, ne Europeo ne Mondiale. Dopo la caduta del regime della Germania dell'Est, molte vecchie societa' rappresentative di ministeri, cambiarono di nuovo nome e i sodalizi una volta ritenuti inaccettabili dal regime comunista, pian piano tornarono. Il Dresdner SC fu rifondato con i suoi vecchi colori sociali e attualmente (2021/22)  gioca nel settimo livello della piramide calcistica tedesca, nella stessa divisione del vecchio avversario della Stadtliga, l'SG Dresden-Striesen. Questa partita, in sintesi, oltre ad essere stata una palese dimostrazione di come il governo della nazione, potesse influenzare i risultati sportivi, fu un pretesto per punire il Dresdner SC, in quanto ritenuta, sempre dallo stesso governo, una società troppo "borghese" e quindi in contrasto con i principi della nazione.


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