martedì 21 dicembre 2021

601) 2004 - QUANDO LA BUNDESLIGA INIZIO' CON 65' MINUTI DI RITARDO. - ''Werder Bremen - Schalke 04 e il Blackout del Weser Stadion''.


"Chi e' che sta scavando una buca con la scavatrice, così tardi? Quello è Bodo con la scavatrice e sta ancora scavando." Le persone nate in Germania, al massimo negli anni Settanta del secolo scorso, possono ancora ricordare a memoria la hit dello strampalato Mike Krüger. E così il 6 agosto 2004, 42.109 spettatori allo stadio Weser di Brema e milioni di appassionati di calcio a casa, davanti agli schermi TV, hanno pensato proprio a questa canzone quando le luci si sono spente puntualmente, per l'inizio della 42a stagione di Bundesliga che si inaugurava nella città anseatica. È stata letteralmente l'ora più buia che la Bundesliga abbia mai vissuto - un vero botto all'inizio della stagione. Proprio in

tempo per il calcio d'inizio della partita inaugurale, tra i campioni in carica del Werder Bremen e lo Schalke 04, i riflettori si sono spenti. Come si sparse la voce inizialmente nello stadio, sarebbe stata propio colpa di un conducente di escavatori (il Bodo della canzoncina) ad aver danneggiato un importante cavo di alimentazione. Andreas Müller dello Schalke rimase giustamente stupito: "Alle otto e mezzo di sera c'è ancora qualcuno a Brema, con un escavatore che sta lavorando?" In effetti, in 

seguito si scopri' che era una delle tante decine di migliaia di manicotti che contenevano i cavi di alimentazione che aveva smesso di essere attivo. Quindi, Bodo con il suo escavatore era fuori pericolo per ora. Lo Stadtwerke Bremen ha poi correttamente precisato che fu una presa ad alta tensione che  si era bruciata e aveva portato a un'interruzione di corrente nello stadio di casa del Werder. E grazie all'intervento di instancabili addetti al sistema elettrico, l'incontro di apertura della nuova stagione pote' finalmente iniziare seppur con un ritardo di 65 minuti. La partita d'esordio della stagione 2004/2005 quindi è entrata nella storia della Bundesliga a causa di un'interruzione di corrente durata 65 minuti. Il fatto che il Werder in seguito sia stato all'altezza del suo ruolo di favorito e abbia mandato a casa i Gelsenkircheners con una sconfitta per 1:0 fu solo argomento di marginale interesse. E così, anche dopo che la partita era finita e il Werder aveva vinto per 1:0, però l'argomento della serata era ancora un altro. Il sudamericano del Brema e marcatore della partita, Nelson Valdez, ha espresso il suo stupore in seguito: "Io stesso non ho mai visto niente di simile in Paraguay". E con quanto detto da Valdez torno' in mente ai romantici del calcio in Germania, un altro leggendario guasto dei riflettori e una frase di stupore quasi simile. Allora fu quando il portiere della nazionale Toni Schumacher volle festeggiare il suo addio al Müngersdorfer Stadium di Colonia dopo una lunga carriera coi Caproni. Diventò tutto improvvisamente nero come la pece. La frase che Schumacher proferì nella sua rabbia rimase impressa a molti appassionati di calcio - e non solo in Germania - fino ad oggi: "Sarebbe potuto succedere in 

Turchia, ( Schumacher ci gioco' in Turchia...) ma non nel mondo civile". A proposito di Colonia e di un guasto a dei proiettori: c'è una leggenda secondo cui l'indimenticabile e onnipotente presidente del Fortuna Colonia, Jean Löring, avrebbe risolto in qualita' di elettricista a modo suo, un difetto

 Jean Löring, presidente del Fortuna Köln.


dell'alimentazione. Vista la sua annosa esperienza in campo elettrico. Si dice che con le sue mani nude da operaio, Loering abbia tenuto insieme due cavi di alimentazione fino al fischio finale. Pazzo! Leggenda. Ma molto folkloristico. Curiosamente, all'inizio i pali dei riflettori funzionavano ancora. Furono gli ultimi a guastarsi. Ma l'addetto stampa del Werder, Tino Polster, affermo' che non fu stato possibile avviare il gioco "per motivi di sicurezza". Un'altra cosa curiosa era che la luce nello stadio era ancora accesa, ma la parte di energia che 

alimentava la tecnologia aveva detto addio completamente. Le emittenti televisive non potevano inviare alcuna immagine dallo stadio e inizialmente (per cautela) venne lasciato il pubblico televisivo all' oscuro degli eventi. Dapprima sui Tv a casa, mostrarono varie pubblicità, vecchi highlight di gare di calcio e una registrazione di uno spettacolo di successo. Nel frattempo, i fan presenti allo stadio, avevano creato una buona atmosfera con accendini, cori  e slogan ad alta voce, improvvisando anche la Ola. I responsabili della Lega calcistica tedesca (DFL), i rappresentanti dei club e la squadra di arbitri attorno a Stefan Trautmann hanno tenuto un consiglio di crisi sul prato. All'inizio la partita fu rinviata, ma quando fu assodato che non c'era alcun pericolo per le persone presenti, finalmente si decise di iniziare, pur senza immagini televisive. Ma ecco che proprio mentre Trautmann voleva fischiare l'inizio della partita alle 21:16, tre dei quattro pali dei riflettori si guastarono improvvisamente. Ora allo stadio si cominciò a propagare l'ignoranza su cio' che stava accadendo. L'alimentatore di emergenza riusci' a porre rimedio fiinalmente alla situazione. Il gioco inizio' alle 21:35 con un'illuminazione leggermente soffusa. I telespettatori avevano ora un'immagine da una telecamera, ma i commentatori dovettero arrangiarsi per telefono da Brema. La partita fu decisa quando gli orologi indicavano le 23:15 - con il gol segnato ''piu' tardi'' nella storia della Bundesliga. Il Paraguayano del Werder, Nelson Valdez ha 


infilato di sinistro all'83', l'ex portiere del Brema Frank Rost, ora a difesa dei pali dello Schalke. In ogni caso. L'argomento della serata fu la mancanza di corrente. Per inciso, la gara di apertura era attesa perche' aveva un'altra prelibatezza da offrire. Perché prima della stagione, l'attuale capocannoniere di Bundesliga e atipico brasiliano Ailton, si era trasferito dopo sei stagioni dal Werder allo Schalke. Quello che nessuno sapeva allora, ma che tutti avrebbero potuto immaginarlo: il trasferimento si rivelo' da subito un grosso azzardo. Perché Ailton non fu necessariamente sin dall'inizio, accolto a braccia aperte dai sostenitori dei Konigsblauen. Il che era comprensibile, comunque! Perché già prima del trasferimento, il brasiliano aveva fatto commenti sulla sua nuova città di adozione: "Tutto quello che ho sentito dire su Gelsenkirchen finora è un disastro". E quando arrivo' allo Schalke, con un'auto a noleggio, con la targa di Dortmund, la stima verso Ailton ando' ai minimi termini. Ma l'esperto marpione della Bundesliga, fece di tutto per calmare i tifosi bianco blu: "Dipingerò di blu il prato del mio giardino. Il verde è il colore del Werder, ma ora Io sono un vero Schalke". La Schalker Fan-Initiative eV però, gli scrisse ancora una lettera aperta: "Gentile signor Goncalves da Silva. Non abbiamo scelto Noi, Gelsenkirchen e nemmeno lo Schalke. Noi ci si siamo nati! Tra qualche giorno non saprà nemmeno dov'era Brema". Ma, come si sa, non è mai successo. Ailton segnò 14 gol in quella stagione, ma lo Schalke04 concluse la stagione ben 14 punti dietro ai nuovi campioni di Germania, il solito Bayern, con un ''rispettabile'' secondo posto e dopo la 34a giornata, il Brasiliano smonto' la sua tenda in Germania e parti' per la Turchia.


 

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