giovedì 2 dicembre 2021

579) 1965 - ....ARRIVA IL BAYERN IN BUNDESLIGA. - ''E il calcio Tedesco non sara' piu' lo stesso''.


Oggi per 31 volte campioni di Germania - Da anni leader sovrano della classifica di tutti i tempi: l'FC Bayern Monaco è di gran lunga il club di maggior successo nel calcio per club, Tedesco.
Il Bayern e la Bundesliga. Un rapporto che ora sembra cosi' naturale, nei primi anni dovette essere prima elaborato anno per anno e meticolosamente. Con la nascita della Bundesliga nel 1963, il Bayern dovette aspettare due anni, prima di poter accedere al circolo ristretto di squadre elette della maggior serie Calcistica Tedesca..Un solo alloro in societa'..Un campionato nel 1932. Poi, gli anni del Nazionalsocialismo condizionarono la societa' a una intermittente continuita' e ne rallentarono

sensibilmente il progresso sportivo.  Ma il rapporto tra il club della capitale Bavarese e l'élite tedesca e la sua inclusione nel calcio professionistico non inizio' in modo molto armonioso. "A noi giocatori è dispiaciuto molto che la Bundesliga non ci volesse", dichiaro' l'ex attaccante Rainer Ohlhauser, recentemente, sul sito Web del club. Nel maggio del 1963, Il Bayern era in subbuglio: i biancorossoblu furono informati che non avrebbero ottenuto un posto nella neonata Bundesliga, che avrebbe preso il 


via con l'estate. Il motivo era che non volevano due club di una unica città, nella nuova Lega, quindi gli attuali campioni di Baviera del TSV 1860, furono preferiti ai rivali cittadini locali, ancora distanti dal divenire i detentori della supremazia della Regione. Quindi il Bayern dovette competere ancora nella Lega Regionale Sud, una seconda lega di nuova costituzione. "Fu uno dei giorni più neri per l'FC

Bayern", recita la storia del club, pubblicata nel 1970 in occasione del suo 70° anniversario. Per poter salire ai piani alti in futuro, bisognava raggiungere uno dei primi due posti, in uno dei cinque campionati Regionali. Solo allora gli sarebbe stato permesso di competere nel torneo di Playoff per accedere alla Bundesliga. Da quel momento in poi, i giocatori e i dirigenti del club si impegnarono per fare tutto ciò che fosse in loro potere per raggiungere il prima possibile la nuova classe d'élite.  Per fare questo, tuttavia, il club dovette prima trovare un nuovo allenatore poiche' Helmut Schneider e il club Bavarese decisero di rescindere il suo contratto, perche' potesse trasferirsi sulla panchina di uno dei membri fondatori della Bundesliga, l'1FC Saarbrücken. L'impegno profuso per trovare il suo successore si rivelò un colpo di fortuna. Il presidente del club Wilhelm Neudecker, riusci' a convincere l'allenatore 

del Colonia dal 1962, Zlatko "Tschick" Cajkovski a trasferirsi sulle rive dell'Isar.  (il soprannome Tschik si riferisce alla sua altezza di 1,64 metri e significa qualcosa come ''mozzicone di sigaretta''....insomma nanerottolo), la squadra, che fino ad ora non aveva avuto successo, riusci' a diventare dinamica e veloce poiche' la levatura della rosa, era di eta' molto bassa. Dopotutto non c'era tempo di aspettare di costruire un squadra fisica e potente.  Il club, che all'epoca non era finanziariamente solido, non aveva soldi per nuovi costosi acquisti. Così fu fatta di necessità virtu' e quindi costruita quasi esclusivamente su giovanissimi talenti provenienti oltre che dalle squadre giovanili anche dai vivai del circondario. "Noi nel girone eravamo quelli giovani e selvaggi, per così dire, pieni di entusiasmo, pieni di motivazione e difficili da domare", ha poi ricordato il portiere Sepp Maier nel suo libro ''Chi balla con la palla?.''  Nel primo anno di Regionalliga Sud, la giovane squadra Bavarese, prese d'assalto il torneo di qualificazione per la Bundesliga. Quell'anno, tra l'altro, anche un certo Franz Anton Beckenbauer festeggio' la sua prima partita in casacca rossa nella vittoria per 4:0 sul St. Pauli, ma un'amara delusione attendeva la squadra: alla fine manchera' un solo punto nel girone di Playoff e il Bayern dovette cedere la possibilita' di salire in Bundesliga, al Borussia Neunkirchen. Nella successiva stagione per ambire alla promozione, l'arrivo di un certo Gerd Müller, incastro' un pezzo importante nel puzzle per il successo della stagione che andava a iniziare e per l'intera storia futura della societa'. In quella stagione, la squadra più giovane del campionato regionale, con un'età media inferiore ai 22 anni, raggiunse nuovamente, con rinnovata sicurezza, il torneo Playoff, che decideva il passaggio per la Bundesliga. E questa volta il momento era maturo e finalmente la permanenza nel Purgatorio delle serie minori fini'. Prima dell'ultima partita del torneo di qualificazione contro il Tennis Borussia Berlino, il 26 giugno 1965 allo Stadio Olimpico di Berlino, l'obiettivo minimo era chiaro: un pareggio e finalmente saresti salito in Bundesliga. La squadra con un'asse di reparti, formata ormai da, Sepp Maier a guardia della porta, Franz Beckenbauer a guidare il centrocampo e davanti a lui Gerd Müller e Rainer Ohlshauser a occuparsi di segnare, vinsero contro il campione del campionato Regionale della Liga di Berlino, davanti a 15.000 spettatori per 8:0 e strappo' quindi, il biglietto per la prima classe. ''Mettemmo un distacco così netto e imbarazzante tra Noi e gli avversari, che nessuno pote' addurre a coincidenze di sorta....'' dichiaro' Sepp Maier...'' Il Gladbach e il Bayern.... Anche il 'Gladbach si guadagnò la promozione, nell'altro girone, lo stesso anno. Si poteva prevedere, senza essere  grandi profeti, che le due neopromosse sarebbero state destinate a scrivere la storia del calcio tedesco per un ventennio, sia in campo Nazionale che Internazionale. ( disse Kicker....) Quello che ne seguì, quando i ''rossi'' arrivarono all'aeroporto di Monaco di Riem, fu semplicemente sensazionale, per l'epoca: 6000 fan hanno dato il benvenuto ai loro eroi e li hanno celebrati festanti per tutta la notte: "I fan entusiasti ruppero addirittura le barriere che conducevano sulla passerella",  ricorda Kaiser Beckenbauer, descrivendo gli attimi di quell'avvenimento, nella sua autobiografia ''Gentleman am Ball''. Anche l'FC Bayern di oggi ricorda felicemente quei giorni. Per questo tra i Rekordmeister invitati all'Allianz Arena, per festeggiare il 50°


 anniversario della promozione in Bundesliga nel 2014, erano presenti quattro degli eroi di quella stagione: (in ordine da sinistra nella foto sopra)  Peter Kupferschmidt, Jakob Drescher, Dieter "Mucki" Brenninger e Rudolf Gosser,. Quest ultimo ha ricordato quello come un momento speciale. Ha detto Brenninger, strizzando l'occhio e sottolineato l'importanza di quel traguardo di allora: "La vittoria in Campionato, in quegli anni era importante per noi, quanto vincere oggi una Champions League". Il quartetto aveva anche un vero tesoro con se in valigia. Tutti e quattro hanno firmato la maglia originale della partita decisiva contro il TeBe Berlin, indossata all'epoca dal capitano Adolf Kunstwadl. Il cimelio adorna ora la sala delle maglie del museo del Bayern presso l'Allianz Arena. Le firme mancanti dei restanti giocatori sarebbero state previste il 14 agosto del 2015, nell'ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario della prima giornata di Bundesliga affrontata dal Bayern. La maglia del capitano è già la terza originale da gioco, in memoria di un leggendario evento, dopo una divisa di Beckenbauer e una di Gerd Müller. ''Cio' e' incredibile se si considera come è andata dopo il fischio finale allo Stadio Olimpico di Berlino'': narra Brenninger, "la mia divisa da gioco è stata letteralmente stracciata", Brenninger ha descritto le scene di giubilo insieme ai tifosi dopo il fischio finale. Alla fine dell'evento, Kupferschmidt ha anche ricordato i tempi passati, con uno sguardo ai numerosi trofei ora accumulati in decine di bacheche nei saloni del museo e con uno scintillio negli occhi disse: "Nel 1965 abbiamo gettato le basi per tanti successi". L'attuale 80enne ha perfettamente ragione e probabilmente se sarà possibile festeggiare ulteriori allori in Bundesliga e nel Mondo, negli anni a venire, sara' tutto grazie agli eroi di quella fantastica promozione.


 

Nessun commento:

Posta un commento