giovedì 7 giugno 2018

324) I PERSONAGGI - BRANKO OBLAK - ''Cerebro.''

 Era Yugoslavo. Ora sarebbe Sloveno. Uno dei tanti acquisti del post Mondiale del 1974. Dopo un anno in freezer lo Schalke lo porta in Bundesliga. Non ci si aspettano incursioni dirompenti alla Matthaus...E' un cerebro...La velocita' non e' il suo forte ma il cervello e i piedi ci sono tutti. Due stagioni a Gelsenkirchen senza squilli ma utili all'ambientamento con il Fussball. Libuda compagno di squadra rivelera' che in occasione della semifinale dell'Europeo 1976 tra Yugoslavia e Germania Ovest, Branko si diceva convinto della sconfitta dei Plavi. Prima ancora di giocare. 49 presenze in
due anni coi Konigsblauen. Poi le sirene dall'Isar. Arriva quando i Campioni d'Europa sono in pieno travaglio. Un Hoeness ormai assorbito dalla fama..Maier e Beckenbauer ormai per altri lidi. Prossimi alla rifondazione i Bavaresi cercano il regista a cui affidare la manovra. Senza fama e senza lode il Branko traghetta la squadra in attesa del ritorno del guerriero da terra di Spagna. Finito il tirocinio si gode il Meisterschale. Al quinto anno di Germania diventa Campione e tiene a battesimo il Breitnigge. Ormai per lui non c'e piu' spazio. La mente del Bayern diventa il Paul in prima persona e anche il braccio. Fa un fischio e da Braunschweig arriva il suo cavallo migliore. Wolfgang Dremmler, tanto anonimo quanto indispensabile nel contesto di centrocampo. Brane si fa l'esamino di coscienza e guarda la carta di identita'. Si fa da parte. La sua carriera non e' da disprezzare. 120 gare in Bundesliga e 10 gol. Ma da lui mica si pretende. Piu' titoli in patria che all'estero. Il riconoscimento piu' grande arriva nel 2003. La FIFA lo elegge miglior giocatore Sloveno di sempre davanti a Katanec e Zahovic. Scarso crinito gia' a 25 anni e' il
precursore di Arjen Robben per fisionomia. Taciturno, sgobbone e umile al punto di dare del lei per tutta la stagione a Csernai al suo arrivo al Bayern. La sua giornata migliore. Il 29 marzo 1980 mette il timbro con l'unico gol della stagione nell'anno del suo unico trofeo. A Colonia , contro i caproni, Branko Oblak segna la rete del 2:4 al novantesimo. E' il gol della convinzione. Il Bayern stacca il Colonia dalla corsa allo scudetto e si concentra solo sull'Amburgo. All'ultima giornata Brane non ci sara' per infortunio. Ma le 20 gare disputate in stagione ne fanno a tutti i diritti un titolare del trionfo dopo 5 anni di pausa. Tornera' in patria per chiedere la carriera. Vanta 42 presenze nella Nazionale Yugoslava. Si cimentera' come allenatore. Nel 2004 dopo avventure per Clubs prende in mano la Nazionale Slovena. Un biennio solo poi chiude all'Olimpia Lubiana la squadra che lo lancio' nel professionismo.

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