martedì 12 giugno 2018

347) 1988 - QUANDO LARS LUNDE FU SALVATO DA ULI HOENESS.


Tante volte la memoria è l’unico strumento possibile per ricordare avvenimenti, personaggi, storie intrecciati nel cammino di una vita. Vero, le foto possono fungere da supporto, ma puoi sempre stracciarle, buttarle, incorniciarle. La memoria no. Tante cose si possono cancellare col passare del tempo, ma non, se le hai ben impresse nella tua mente. Il calcio, per esempio, contribuisce in maniera sostanziale all’arricchimento di ricordi e delusioni da portarsi sempre con sè. Insomma, certe cose non puoi proprio cancellarle, nemmeno a volerlo.

Provate ad andare a Berna e chiedere a un tifoso sfegatato dello YB a cosa collega il nome, per tanti, sconosciuto di Lars Lunde. Sicuramente con tanta, troppa, nostalgia ti elenca ad uno a uno i gol siglati nella capitale, sponda giallonera, valsi la conquista di uno storico campionato. Poi, provate ad andare in Baviera e porgere la stessa domanda. Sicuramente, i più appassionati, sorrideranno. Inevitabile. Col Bayern di Monaco, Lunde toppo' clamorosamente: solamente due reti in 33 incontri. Il flop tedesco costo' al bomber Danese il trasferimento a Aarau per gli ultimi gol di una carriera interrotta precocemente a causa di un tragico evento. Durante la sua permanenza in Argovia, allenato da ''un certo'' Hitzfeld, Lars dovette segnare il suo gol più importante: quello che gli permise di continuare a vivere dopo giorni terribili di coma. 1988 - Durante un viaggio di ritorno a casa di notte, decide di sfidare il semaforo rosso di un passaggio a livello di una linea ferroviaria. Un treno ad alta velocita' lo travolge in pieno e trasforma la macchina con lui dentro in un ammaso di rottami. Quando arrivarono urgentemente i soccorsi, Lars Lunde si trovava in coma e praticamente senza vita. Alcuni giornali il giorno dopo diedero addirittura la notizia della sua morte. Fu immediatamente trasportato all'ospedale locale piu' vicino di Aarau, ma le condizioni erano disperate e le speranze che si salvasse erano ridotte al lumicino. Nessuna Assicurazione per coprire le costose spese di assisteza. Il preventivo medico sarebbe stato troppo oneroso per le finanze del giocatopre. Lars Lunde restera' in coma per 20 giorni, al suo risveglio le sue capacita' motorie sono azzerate al punto che non e' in grado ne di lavarsi i denti ne di vestirsi da solo. La permanenza ospedaliera sarebbe durata piu' di due mesi. Uli Hoeness, apprese la notizia dai giornali solo due giorni dopo e immediatamente chiamo l'ospedale di Aarau, prese il primo biglietto aereo e si precipito' dal giocatore. ''Una volta Bayern per sempre Bayern'' e' il motto della societa' e Uli Hoeness, l'uomo piu' odiato di Germania ne e' il primo, convinto, esecutore materiale. L'elenco degli ex Bullen in difficolta' aiutati a risollevarsi dal Presidente del Bayern e' lunga. Partendo dalla cordata per strappare Gerd Muller all'alcool, al pronto intervento per accudire Sepp Maier dopo l'incidente d'auto in modo adeguato, alla depressione di Deisler e la tragedie di Kuffour e di Bassemir. Non importa il ruolino di presenze e la militanza nella societa' di Monaco. Per Hoeness, una volta che metti la casacca del Bayern diventi uno di famiglia. Qualcuno asseri' che questo spirito di solidarieta' nacque con l' esperienza dell'incidente aereo che Uli visse in prima persona. Per molti acquisi' un grande senso di responsabilita' e mise da parte l'egoismo di cui era riconosciuto. Quando Lunde usci' dal coma, Hoeness lo fece trasferire in una clinica privata a proprie spese. La ripresa fu travagliata e lunga. Hoeness fa trasferire il giovane calciatore Danese a casa sua. Lo ospita come uno di famiglia per tutto il tempo necessario. Si premura di fargli avere i migliori specialisti del settore a proprie spese. Con lui ospita anche la moglie che si occupera' di cucinare e diverra' la migliore amica di Susi Hoeness, la moglie del presidente del Bayern. Piu' volte Susi Hoeness ribadira' che ha vissuto Lars come un terzo figlio, durante il periodo di rieducazione. Nel 1990 quasi due anni dopo la tragica esperienza Lunde miracolosamente torna in campo con l'Aarau. Il livello pero' non gli confa' e viene dirottato dopo due gare, per una stagione a Zugo, in divisione inferiore. L'ultima della sua carriera. a 27 anni decide di smettere. La stessa eta' in cui smise Hoeness. L'esperienza di aver lottato per la propria vita spinse Lunde ad iscriversi ad un corso di infermieristica, che sara' totalmente sovvenzionato dal Bayern. Colui che gli specialisti del settore pensavano sarebbe stato il nuovo Laudrup, comincia a lavorare nello stesso ospedale che gli salvo' la vita. E' cosi' che l’arciere danese, così soprannominato nel ’90, appese le scarpette al chiodo per indossare tuta ( per allenare i ragazzi) e camice ( da infermiere). Già, dopo la terribile vicenda Lunde , ora, cura le persone risparmiate dal destino, esattamente come lui. Perché tra tutti i gol fatti, c’è ne uno che sarà impossibile da dimenticare






Nessun commento:

Posta un commento