lunedì 11 giugno 2018

341) 1985 - LA DOPPIETTA ITALIANA DI HANS PETER BRIEGEL.

10 febbraio 1985
Hans Peter Briegel con una doppietta, l'unica della sua esperienza ''Italiana'' decide una gara incredibile in quel di Udine. Al ''Friuli'' al cospetto di Zico, il trattore di Kaiserslautern, e' protagonista di un'altalena di gol incredibile. Da fare invidia alla Bundesliga. Apre le marcature dopo 3 minuti e in vantaggio per 0:3 subisce la rimonta dei friulani che tornano in gara. Poi con l'altro braccio armato Preben Elkjær Larsen chiude la gara sul 3:5. I giornali tutti lo esalteranno come
elemento trascinatore di un Verona che sta sorprendendo tutti e che allla fine della stagione vincera' uno storico Scudetto. '' Briegel oscura Zico con due lampi e vince nettamente il confronto..''.dira' Tuttosport... Briegel chiudera' con ben 9 marcature. Una piu' del compagno danese e una piu' di Kalle Rummenigge. In Italia gioca 106 gare tra Verona e Sampdoria con 21 centri all'attivo. Giunto da Kaiserslautern, terra natia con cui gioca per 240 partite segnando 47 reti, si presenta in Italia a Verona ed esordisce contro Maradona alla prima giornata. Anche li annulla il Pibe e segna il primo gol della stagione scaligera. 3:1 finale. Dotato di un fisico da decatleta, si da al calcio a 17 anni. Potente, tenace sempre trascinante nelle sue icursioni, ottiene 72 presenze anche nella Mannschaft co cui vince un Europeo nell'1980. La stagione 1984/85
lo consacra Fussballer des Jahres in Germania nonostante giochi all'estero. Famoso per i suoi calzini corti in qualsiasi condizione metereologica mostra fasce muscolari esagerate. José Antonio Camacho, giocatore della nazionale spagnola dichiaro' in seguita alla sconfitta per 5:0 contro il Kaiserslautern, in uno storico confronto di Coppa Uefa, che faceva impressione vedere Briegel da vicino e che la differenza física tra spagnoli e tedeschi rendeva quasi impossibile batterli. Gioco' il Mondiale del 86 a quasi 32 anni e c’è una immagine che puo' simbolizzare l’inizio della fine della sua carriera. Trattasi della giocata del terzo gol di Burruchaga nella finale. Passaggio filtrante di Maradona e l’indistruttibile Briegel ad inseguire invano Burruchaga che rimase solo davanti a Schumacher e lo trafisse senza pieta'. Per la prima volta questo autentico treno tedesco non arrivo' alla meta. Era il gol del 3-2 e la fine di una generazione tedesca che per la seconda volta rimase alla porta degli allori. Quattro anni dopo, una Germania unificata e senza Briegel alzava la Coppa del Mondo sotto il cielo di Roma.


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