domenica 24 giugno 2018

386) 2008 - L'USCITA FOLLE DI TIM WIESE.



























7 maggio 2008
E pensare che quasi ci faceva tenerezza, bardato di rosa, quando commise quella incredibile papera al Delle Alpi: negli ultimi minuti regalò letteralmente il gol a Emerson, col Werder che salutò la Champions per "colpa" del suo giovane portiere. Scontro di gioco o no, ciò che si è visto mercoledì 7 maggio 2008  ad Amburgo ha spaventato grandi e piccini; il fallo del portiere del Werder Brema, Tim Wiese, sul giocatore dell'Amburgo, Ivica Olic, fa effettivamente impressione, così come fa senso sapere che l'arbitro ha solo ammonito l'estremo difensore ospite.
E' successo sul finire della prima frazione di gioco. Al 42° del primo tempo il portiere tedesco  si lancia in un'uscita spericolata per impedire la rete, ma lo slancio lo porta a colpire in pieno volto l'attaccante croato. Olic va verso il pallone che si trova in area di rigore e lo stesso fa Wiese che esce con la gamba alta, stile kung-fu. "È stato sicuramente un intervento pericoloso, ma ho toccato io per primo la palla: Ivica Olic non doveva entrare" s'è difeso a fine gara il portiere, ma in Germania l'episodio non è passato inosservato: vuoi per il fatto che il gesto è apparso davvero eclatante e fuori luogo, vuoi perché Olic ha subito poi una leggera lussazione. I giornali si sono scatenati. Definito "fallo kamikaze" ma anche "mossa da kung-fu" e "scena da film horror", ci ha pensato Beckenbauer ad appellarlo nel modo più duro: "Quasi un tentato omicidio, per fortuna la testa è ancora al suo posto". Insomma, non un buon esempio per i bambini, non un modo per distendere gli animi durante un Nordderby che appariva infuocato alla vigilia e che alla fine ha visto vincere il Brema col gol di Almeyda al 5° della ripresa dopo 8 ammoniti e due espulsi. La squadra di Schaaf si è assicurata la Champions, ma che figuraccia per Wiese...

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