domenica 17 giugno 2018

367) 2009 - E' A HERZOGENAURACH IL VERO DERBY DI GERMANIA. - Adidas - Puma, il derby dei Dassler


Il 21 settembre 2009 si svolse a Herzogenaurach un evento memorabile. Dopo 60 anni di controversie, i dipendenti di Adidas e Puma si strinsero la mano durante una partita di calcio. Sin dagli anni 50 Herzogenaurach divenne famosa per essere “la città dei colli piegati”: dove una persona, prima di rivolgere la parola a un’altra, controllava quali scarpe indossava. La rivalita' tra due fratelli che arriveranno un giorno a non rivolgersi piu' la parola, accuse di delazione, sospetti di tradimento, una città che finira' per spaccarsi tra i sostenitori dell’uno e quelli dell’altro e due famiglie che per decenni continueranno a farsi la guerra.
Gli ingredienti di un grande dramma ci sono tutti. Invece e' la storia di Adolf  ''Adi'' Dassler, il fondatore di Adidas, e di suo fratello Rudolf  ''Rudi'' Dassler, l’uomo che ha creato la Puma. La turbolenta saga dei fratelli Dassler inizia ad Herzogenaurach, in Baviera, o meglio, nella stanza per il bucato di Paulina Dassler. E' qui che suo figlio Adolf, detto  ''Adi'', passa ore a sperimentare, con diversi materiali, per costruire scarpe sportive particolarmente leggere. Nel 1924, di ritorno dalla Prima guerra mondiale, i due fratelli Rudolf  e Adolf  Dassler avviarono una fabbrica di scarpe. Adolf si occupava di fabbricare materialmente le scarpe mentre Rudolf si occupava della distribuzione e della parte gestionale. La prima sede dell’azienda si trovava nella stanza dove la loro madre faceva il bucato. Durante le olimpiadi del 1936 che si svolsero proprio nella Germania nazista, la fabrica Dassler inizia a pensare alla propria espansione, studiando un piano di marketing tramite l'atleta allora più in voga, il mitico Jesse Owens. La decisione e' azzardata visto che Owens e' nero e dunque visto come il fumo negli occhi dai gerarchi nazionalsocialisti ma alla fine l'atleta statunitense vincera' ben 4 medaglie d'oro causando non poca irritazione al Fürehr. In ogni caso, l'intuizione fu esatta: il marchio inizio' a diffondersi a macchia d'olio e arrivarono anche i primi ordini dall'estero. Tra un dissidio e l'altro, i fratelli continuano il loro ottimo lavoro finche non arrivo' la guerra: A questo punto la fabbrica viene riconvertita e i fratelli, ultra quarantenni, vengono coscritti e l'azienda deve sospendere l'attivita'. Ma la guerra necessita anche di calzature, dunque Adi viene esonerato dalla leva per tornare a dirigere l'azienda, mentre Rudolf rimane al fronte, manifestando non pochi nervosismi nei confronti del fratello che gestisce l'azienda comune in solitaria. Rudolf allora decide di abbandonare il fronte e viene per un breve periodo arrestato. Al suo ritorno a casa la famiglia e' ormai definitivamente divisa e c'è di piu': la guerra e' finita e Rudolf viene arrestato di nuovo dagli alleati per sospetto collaborazionismo. Qualcuno aveva accusato Rudi di collaborazione con la Gestapo e i sospetti ricadono sul fratello e la moglie, ormai contabile a tutti gli effetti della fabbrica. Mentre Rudi e' in carcere, Adi fa affari con gli americani in un periodo difficilissimo per le aziende tedesche alle prese con un blocco dei consumi eclatante. L'unico modo per ricevere ordini e ottenere materiale per la produzione e' accordarsi con gli USA e questo aggrava ancora di piu' i sospetti del fratello, convinto che Adi lo abbia tradito in cambio di agevolazioni per la fabbrica. Al suo ritorno dalla prigionia, Rudolf se ne va di casa con la moglie e la famiglia. I due fratelli, pero', gia' in periodi precedenti erano soliti litigare su diverse questioni: il litigio piu' noto, uno dei tanti supposti, all'origine dei loro dissidi,  avvenne durante un bombardamento della città durante la Seconda guerra mondiale, nel 1943. La famiglia di Rudolf aveva gia' occupato un rifugio anti bombardamenti quando sopraggiunse quella di Adolf, il quale disse una cosa tipo ''di nuovo quei bastardi'', con rifermento alle forze alleate (entrambi, dal 1933, facevano parte del partito nazista). Rudolf credette invece che Adolf si riferisse alla sua famiglia. Un’altra versione del loro litigio e' che tutto sia nato per una donna contesa. Secondo un’altra versione infatti la ragione dello scontro sarebbe da ricercare in una relazione avuta nel 1940 da Rudolf con la moglie di Adolf, Käthe. Nel 1948 nella stessa citta' di Herzogenaurach, più che mai lontani l’uno dall’altro, Rudolf fonda Ruda (poi Puma), mentre Adolf Adidas (il nome deriva dalla combinazione del diminutivo  ''Adi'' e delle iniziali del cognome: AdiDas). Dal momento della scissione anche la cittadina Bavarese si divise in due fazioni. i due decisero di dividersi a meta' l’azienda spartendosi anche i dipendenti.  Furono costruite le due fabbriche sulle sponde opposte dell’Aurach. Come racconta Klaus Peter Gäbelein, un membro di un’associazione locale a difesa del territorio, ''se un impiegato dell’Adidas avesse sposato uno della Puma avrebbe rischiato di spaccare la propria famiglia. Anche la religione e la politica erano parte di questo guaio: la gente di Puma era considerata cattolica e conservatrice, mentre quelli di Adidas protestanti e socialdemocratici''. Ciascuna delle due fazioni aveva i propri negozi: c’era un macellaio di area Puma, un pub per quelli che indossavano solo Adidas e così via. Circola una storia, riportata dal Wall Street Journal, secondo cui una volta un ragazzo che lavorava per Adidas si innamoro' della figlia di un dirigente di Puma: dopo averla sposata fu costretto a entrare nella fazione della  ''gente di Puma'' con tutta la famiglia. Si racconta che suo padre non si riprese mai completamente. Non solo, ma la guerra dei fratelli Dassler si tramanda: nel 1970 Armin Dassler, figlio di Rudolf, mette sotto contratto per la Puma Pele', rompendo cosi' il patto di non belligeranza sul campione brasiliano stretto tra suo padre e suo zio e inasprendo lo scontro col figlio di Adolf, Horst (che più tardi fondera' la Arena, specializzata in abbigliamento per il nuoto). Oggi Adidas e Puma hanno ancora sede a Herzogenaurach. Adidas e' cinque volte più grande di Puma. La sua ascesa internazionale e' legata anche alla rivalità tra i due fratelli. Nel 1950 Sepp Herberger, allenatore della Nazionale Tedesca-Occidentale, propone a Rudolf Dassler, inventore dei primi scarpini con tacchetti intercambiabili, di rifornire gratis la nazionale e gli chiede un compenso per se' di mille marchi al mese. Rudolf lo caccia in malo modo. Herberger va a quel punto dal fratello Adi, che accetta. Quattro anni dopo, alla finale dei Mondiali, di fronte a una pioggia incessante, Adi Dassler cambia a fine primo tempo i tacchetti alla nazionale tedesca. Il “Miracolo di Berna”, la vittoria della Germania Ovest contro la strafavorita Ungheria, fu anche merito suo. Secondo le stesse Puma e Adidas, che fra l’altro sono quotate in borsa e non sono più controllate dai discendenti dei due fratelli, la rivalita' e' diventata negli anni meno accesa. Herzogenaurach ha attirato diversi nuovi dipendenti di Adidas e Puma, che non hanno vissuto la rivalita' precedente. Nel 2009 i dipendenti di Puma e Adidas hanno giocato una partita a squadre miste come segno di riappacificazione, operai contro dirigenti (hanno vinto gli operai 7-5). La palla utilizzata nella partita aveva impressi i marchi di entrambe le aziende. Il sindaco, che in passato si e' barcamenato fra le due fazioni indossando a giorni alterni vestiti Puma e Adidas, ha fatto costruire una nuova fontana con una statua che raffigura dei bambini che giocano al tiro alla fune: due indossano scarpe Adidas, gli altri scarpe Puma.
P.S. A  Herzogenaurach vi nacque un tal Lothar Matthaus. Per tutta la carriera indosso' scarpe Puma...come Pele', Cruijff e Maradona.



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