lunedì 7 maggio 2018

41) 1982 - LE PARTITE STORICHE - SCHUMACHER - BATTISTON... E Germania - Francia non sara' piu' la stessa.

 La Nationalmannschaft e' forse la squadra che ha piu' rivalita' nell'arco del panorama mondiale calcistico. Per reminescenze dovute al periodo bellico, per sfide infinite con alte poste in palio, per questioni di confine o semplicemente per precedenti mai dimenticati e mai digeriti. Inghilterra, Italia, Argentina e Francia sono sicuramente nell'ordine le sfide che hanno un sapore in piu'. A poche settimane dalla semifinale dell'Europeo
che ha visto la Francia eliminare i tedeschi si e' riesumato, su tutti i giornali, l'episodio mai seppellito, della valanga Schumacher in semifinale di Spagna 82. Rivediamolo a distanza di anni con le testimonianze di vari protagonisti. 8 luglio 1982, semifinale del Mundial Spagnolo, stadio Ramon Sanchez Pizjùan di Siviglia. Le squadre vivacchiano sull' 1:1. 60esimo minuto, palla da Platini in corridoio...Battiston si inserisce nel varco tedesco e si invola verso la rete....Schumacher in uscita scomposta a mo' di palla da bowling colpisce in volo con il corpo il francese che frana a terra. Battiston crolla, due denti e tre costole rotte e conseguenti problemi di schiena che lo affliggono ancora oggi. La palla finisce sul fondo...L'arbitro olandese, Charles Corver, ordina un calcio di rinvio. L'intervento delle ambulanze posizionate fuori dello stadio comportera' tre minuti. I fantasmi di quell'episodio aleggiano ormai ogni volta che Germania e Francia si incontrano in singolar tenzone. La Germania passera' ai calci di rigore in una serata strana, sia per questioni sportive che umane. I giorni precedenti alla gara la Francia aveva il totale consenso della stampa, la Germania non aveva impressionato nelle qualificazioni e soprattutto non aveva dimostrato quel furore agonistico che poi sfoderera' contro i Francesi. Michel Hidalgo ando' a Gijon, per presenziare al biscottone con l'Austria ed assistere alla gara dei tedeschi. Con ironia affermo' che i tedeschi meritavano il Nobel per la pace in quanto ad agonismo e rinuncia all'impegno. Quell'anno la squadra tedesca era una congrega di pazzi, guidata da un selezionatore senza polso. Lothar Matthaus, non certo un santerellino, dichiaro' inorridito di non aver mai assistito a situazioni assurde come in quella spedizione. Mezza squadra viveva in modo sregolato. Addirittura una volta, dice Lothar, Derwall dovette posticipare un allenamento per attendere che alcuni giocatori smaltissero i postumi di una sbornia della sera prima. Nell'Hotel che ospitava i bianchi c'era una sfilata di moda e alcuni giocatori sparirono nelle stanze con alcune modelle...Tutto questo creo' una frattura nella squadra che sfocio' con un corpo a corpo tra Rummenigge e Stielike nella pausa tra il primo e secondo tempo della finale contro l'Italia. Hrubesch, grande professionista, dichiaro' che la squadra aveva bisogno di pugno di ferro. Eppure potenzialmente questa era una squadra che contro la Francia avrebbe dovuto vincere facilmente. Almeno per gli esperti. Ma in quelle condizioni e con vere fratture nello spogliatoio, la Germania scese in campo nervosa e poco unita al cospetto dei galletti. Per molti la Francia, calcisticamente, pago' un centrocampo troppo raffinato, poco incline alla battaglia...e coi tedeschi si sa..non e' mai finita. Platini, Giresse, Tigana, Genghini....oggi non giocherebbero neppure due di questi insieme. L'unico filtro era Battiston. Col senno del poi si penso' ad una premeditazione nel gesto di Schumacher per eliminare l'unico ''osso'' di centrocampo. Ma su quel episodio si disse di tutto. L'arbitro olandese Corver, più di 30 anni dopo disse: "Nel corso della partita, Schumacher era molto nervoso. A incidente avvenuto, non e' mai andato ad informarsi sul conto di come stesse Battiston o dimostro' uno slancio di pentimento o l'intento di scusarsi. Lui rimase lì.... dicendo più e più volte. ''Non ho fatto niente. Non è stata colpa mia.'' ''Devo dire che la cosa mi ha davvero irritato.'' "Non ho visto l'incidente. La mia visuale non era idonea, così sono andato dal mio guardalinee e lui ha detto: ''Non c'era alcun intento volontario''. Se ci fosse stato il replay video disponibile, avrei preso sicuramente una decisione diversa. "La Francia avrebbe comunque potuto vincere. Dopo 13 minuti di supplementari, il punteggio era 3-1.'' Lo stesso commentatore della TV tedesca sul 3:1 non ci credeva piu'...''La Germania si e' dissolta'' annuncio'..per poi negare e dire di non ricordarsi di averlo detto successivamente. Fu allora che la Germania tiro' fuori due delle prerogative a loro sempre appartenute, la resistenza e la caparbieta', il non sentirsi mai sconfitti e la capacita' di vincere ai calci di rigore. I precedenti con l'Inghilterra con la Yugoslavia e la Cecoslovacchia nel 1976 deponevano a favore dei bianchi tedeschi. Le rimonte avevano gia' fior di precedenti...a partire dal 1954. Le singole realizzazioni, frutto piu' di doti personali, che non di una manovra compatta, ebbero il clou nella ennesima rovesciata del ''Re'' Fischer. Ai rigori il fattore emotivo sarebbe stato decisivo e il gap recuperato in pochi minuti fece diventare le gambe molli ai tiratori francesi. Lo stesso sorteggio si sarebbe ripetuto 4 anni dopo in Messico e anche stavolta la Germania ne usci' vincitrice. Era una squadra diversa piu' compatta piu' ordinata, nonostante il girone di qualificazione non esalto' le vere potenzialita' del gruppo, limitato anche dalle non perfette condizioni del suo leader Rummenigge.. I tedeschi arrivaroono a Monterrey dopo un viaggio aereo al limite del terrore. Avuto a disposizione un aereo dal presidente Messicano, incapparono in una tempesta di lampi e solo la freddezza di Thomas Berthold che incito' i compagni a cantare a squarciagola varie canzonette, pote' calmare un po' l'apprensione dei viaggiatori per le poco salutari condizioni di volo. Il centrocampo francese era prossocche' lo stesso di 4 anni prima se si eccettua Fernandez al posto di Genghini. Le voci di rivalsa....( piu' che altro sui quotidiani francesi si parlava di vendetta ) ...erano palesemente un quotidiano nell'ambiente dei Bleus. Franz Beckenbauer aveva preso il posto di Jupp Derwall. Come ad Atene Happel, kaiser Franz sacrifico' su Platini la marcatura di Wolfgang Rolff. Anche stavolta l'Amburghese fece il suo compitino da 10 in pagella. Battiston e SchumacheR si trovarono nuovamente faccia a faccia anche in un paio di occasioni da rete, ma Schumacher questa volta si concentro' sul pallone. La Germania vinse 2:0 con le reti di Andy Brehme e Rudy Voeller, ma secondo Lothar Matthaus la chiave della gara fu Schumacher. ''Se avesse giocato cosi' contro l'Argentina in finale, avremmo vinto il Mondiale 4 anni prima...'' Due anni fa la Germania ha di nuovo battuto la Francia nei quarti del Mondiale Brasiliano. Per l'occasione si sono sprecati gli articoli su Schumacher e Battiston. Il portiere è apparso per l'evento, in un documentario sulla televisione tedesca. I capelli non sfoggiano piu' una ricca boccolosa permanente, ma un innaturale rado marrone, inconsueto per un 60enne. Ancora una volta, si trincea dietro uno scudo di inconsapevolezza, per ribadire che non aveva fatto nulla di male. Battiston, che attualmente e' responsabile della squadra giovanile del Bordeaux, ha detto di aver perdonato Schumacher, ma che non ha alcun desiderio di incontrarlo. La gara in sé è stata l'ombra delle epiche semifinali di Spagna e Messico, decisa a favore dei bianchi da un colpo di testa di Mats Hummels. L'ultima puntata a Marsiglia, pochi giorni addietro, di fronte al pubblico dei galletti, ha il sapore di una vendetta compiuta. Sappiamo che non e' cosi', che la storia infinita iniziata nell'82 continuera', che l'episodio tra Schumacher e Battiston ormai e' storia a cui abbeverarsi ciclicamente....E poi tutto sommato dopo la finale tra Francia e Portogallo, a ridere sono stati ancora i tedeschi...

Nessun commento:

Posta un commento